La nuova definizione di infarto miocardico: analisi del documento di consenso ESC/ACC e riflessioni sull'applicabilità alla realtà sanitaria italiana (original) (raw)

La definizione universale di infarto: un "ufficio complicazioni affari semplici" o un reale avanzamento nella pratica clinica?

Riassunto La definizione universale di infarto miocardico acuto si propone quale esigenza clinica e al contempo speculativa, essen-do l'infarto miocardico, una delle prime cause di mortalità e morbilità nei paesi occidentali nonché criterio di arruola-mento o end-point primario in molti studi clinici. Nel corso degli anni, sono state proposte differenti definizioni, ognuna delle quali nata dall'esigenza di superare i limiti delle precedenti e al contempo di integrare le informazioni dei progressi ottenuti nel campo della biochimica e delle tec-niche di imaging. La "definizione universale di infarto miocardico" proposta nel 2007 dalla Task Force dell'European Society of Cardiology/American College of Cardiology, si propone quale definizione integrata di criteri clinici, biochimici, di imaging e istopatologici e appare orientata non tanto alla definizione della patologia in sé, ma alla circoscrizione dei setting clinici in cui essa si manifesta, definendo 5 tipi ...

Linee guida della Società Europea di Cardiologia sull'infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST: cosa c'è di nuovo?

Giornale italiano di cardiologia, 2009

È stato dimostrato che l’implementazione delle linee guida per il trattamento dell’infarto miocardico acuto con sopraslivellamento persistente del tratto ST (STEMI) comporta un aumento dei pazienti sottoposti a terapia riperfusiva e un maggior utilizzo dei farmaci raccomandati, comportamento che si traduce in una ridotta mortalità ospedaliera1. Analogamente il registro GRACE2 ha mostrato che negli ultimi anni la prognosi dei pazienti con STEMI è migliorata in concomitanza con un approccio terapeutico più aderente alle linee guida internazionali (Figura 1). Risulta perciò evidente che l’aggiornamento delle linee guida è evento che suscita interesse e dibattito nella comunità cardiologica. Le nuove linee guida sullo STEMI della Società Europea di Cardiologia (ESC), presentate in questo numero del Giornale Italiano di Cardiologia, pongono innanzitutto in modo forte l’accento sul fatto che un trattamento ottimale di questa patologia si articola su un sistema d’emergenza basato su una re...

Documento di consenso ANMCO/AICO/AIOM: Snodi clinico-gestionali in ambito cardioncologico

Giornale italiano di cardiologia, 2017

Luigi Tarantini1 (Coordinatore), Michele Massimo Gulizia2 (Coordinatore), Andrea Di Lenarda3 (Coordinatore), Nicola Maurea4 (Coordinatore), Maurizio Giuseppe Abrignani5, Irma Bisceglia6, Daniella Bovelli7, Luisa De Gennaro8, Donatella Del Sindaco9, Francesca Macera10, Iris Parrini11, Donatella Radini3, Giulia Russo3, Angela Beatrice Scardovi12, Alessandro Inno13 1S.C. Cardiologia, Ospedale San Martino, Azienda ULSS 1, Belluno 2U.O.C. Cardiologia, Ospedale Garibaldi-Nesima, Azienda di Rilievo Nazionale e Alta Specializzazione “Garibaldi”, Catania 3S.C. Centro Cardiovascolare, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata, Trieste 4S.C. Cardiologia, Istituto Nazionale Tumori, IRCCS Fondazione “G. Pascale”, Napoli 5U.O.C. Cardiologia-UTIC, Ospedale S. Antonio Abate, Erice (TP) 6S.C. Cardiologia 2, A.O. San Camillo-Forlanini, Roma 7S.C. Cardiologia, A.O. Santa Maria, Terni 8S.C. Cardiologia-UTIC, Ospedale San Paolo, Bari 9U.O. Cardiologia, Ospedale Nuovo Regina Margherita, Roma 10S.C. Cardi...

Roadmap strategica della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (SICI-GISE): garantire ai pazienti le terapie appropriate

2019

obiettivi. È pertanto necessario che una leadership dedicata definisca una strategia per garantire un sicuro, effettivo e tempestivo utilizzo dei presidi diagnostico-terapeutici in grado di migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti. Il principale scopo di questo documento, redatto dalla Società Italiana di Cardiologia Interventistica (SICI-GISE), è quello di presentare un piano di azione (roadmap) concreto per garantire l'accesso agli standard di cura in cardiologia interventistica su tutto il territorio nazionale. GISE rappresenta 271 centri di Emodinamica italiani e 1520 Soci, fra medici e personale tecnico/infermieristico, impegnati nello studio e sviluppo culturale ed operativo dell'Emodinamica e della Cardiologia Interventistica. La stesura di questa roadmap strategica rientra fra gli obiettivi istituzionali di GISE, che sono: INTRODUZIONE I progressi scientifici e tecnologici nel campo dell'interventistica cardiovascolare possono contribuire sensibilmente al miglioramento e al mantenimento dello stato di salute della popolazione. Tuttavia, numerosi ostacoli clinici, logistici, economici od organizzativi possono frapporsi al raggiungimento di questi

Consensus document and recommendations for the prevention of cardiovascular disease in Italy - 2018

Cardiovascular prevention represents a cornerstone of modern strategies to reduce the burden of cardiovascular disease. It is of key importance to prevent cardiovascular diseases and associated events, not only to reduce morbidity and mortality, but also to increase the years of wellness in the aging population and to make the growing socio-economic burden imposed by cardiovascular events more sustainable.

IN-CHF: il registro italiano dello scompenso cardiaco. Dieci anni di esperienza

Giornale Italiano Di Cardiologia, 2006

IN-CHF is a multicenter registry, designed in 1995 to compile a large clinical database on the epidemiological, clinical characteristics, management and outcomes of heart failure outpatients. Main objectives of IN-CHF registry were to provide cardiological centers with a software to collect data of outpatients during office visit, for educational purpose; and to enter local data into a national registry (IN-CHF registry), for scientific purpose. Entry into the database required a diagnosis of heart failure according to the guidelines of the European Society of Cardiology. The central coordinator of the project was the ANMCO Research Center.