"Un elenco di libri di musica acquistati da Giovanni Ghizzolo per la Basilica del Santo a Padova (1623)". 2021, Roma, SIdM XXVIII (original) (raw)
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2017. Angela Bellia, Book chapter: Invito alla musica nell’Aldilà e le lire di Poseidonia in Tombe di ‘musicisti’ in Magna Grecia: il caso di Metaponto, in (a cura di) A. Bellia, A. De Siena, G. Gruppioni, Solo tombe di musicisti a Metaponto? Studio dei resti ossei e degli strumenti musicali contenuti nei corredi funerari, («TELESTES. Studi e Ricerche di Archeologia musicale nel Mediterraneo», III), Pisa-Roma, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, 2017, pp. 48-51 (pp. 45-98).
Il lettore è condotto, dalle opere che nel volume si descrivono, su un percorso in cui dato storico e documentale, pensiero e immaginazione si intrecciano inscindibilmente, stabilendo una solida correlazione tra la raccolta libraria qui pubblicata e la presenza dei francescani, che festeggiano con felice coincidenza, nel 2017, anno di stampa e pubblicazione del libro di Tedesco, l’ottocentesimo anniversario del loro arrivo in Terra Santa.
«Per amore dell’arte» Il restauro di tre capolavori di Mirandola, a cura di Marco Mozzo, catalogo della mostra (Mirandola, Aula Santa Maria Maddalena, 31 gennaio 2014 - 31 marzo 2015), Modena , 2014
La pala si ergeva nella chiesa di San Francesco, Pantheon dei principi Pico, annessa al convento dei Minori Osservanti, nella cappella di Santa Lucia, in origine la sesta a cornu Epistulae. Sua patrona era la nobile casa degli Arnoldi detti Quistelli, della cerchia cortigiana dei Pico. L’iconografia della pala ben s’adegua allo spirito della Controriforma, secondo i noti dettami espressi dal primate di Bologna Gabriele Paleotti, articolata nei canoni tradizionali di una pittura “devota”, anzi arcaizzante. L'attribuzione oscillava tra Pietro Faccini, il giovane Mastelletta e un anonimo autore bolognese degli inizi del Seicento, per attestarsi, secondo un'ipotesi che si condivide, sul nome di Annibale Castelli allievo di Faccini: se il tessuto pittorico è sostanzialmente quello di Castelli, non si può escludere che il progetto compositivo o, quanto meno, alcuni concetti figurativi possano risalire al maestro. L'opera, dopo il sisma del maggio 2012, è stata restaurata dal Centro di restauro e conservazione "La Venaria Reale" a cura della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Demoantropologici di Modena e Reggio Emilia, con la direzione di Marco Mozzo.
This article stems from a study of church institutions of Friuli. Through examining some notarial deeds concerning the Scuole Capitolari of Cividale, a deed drawn up by the notary Guglielmo di Cividale was found; this concerns the "magister" Marchetto da Padova's renunciation of all his rights to the position of "magister scolarum" of those same schools. It is not absolutely certain whether this refers to the musician Marchetto da Padova, the principal theorist of the Italian "Ars Nova", but there are some coincidences in the document that lend weight to this hypothesis. Indeed both men come from Padua, they are both churchmen and they have a very similar "professional qualification". If we accept this working hypothesis, new information about the "magister cantus" of Padua cathedral emerges. In fact, from the document drawn up by the notary Guglielmo we learn of his patronymic ("filius magistri Egidii sartoris") and we also come to know that in 1317 Marchetto was in Avignon to see his expectations regarding a benefice in Cividale materialise.
Lodovico da Viadana’s editorial production is paradigmatic in observing the complex phenomenon of lost music prints in early modern Europe. Information derived from preserved editions, historical inventories, booksellers’ listings, bibliographies and other documentary sources is here used to identify more than forty apparently lost editions by Viadana. Though not all the data is reliable, it nevertheless offers interesting new perspectives on some aspects of the composer’s activity, editorial success and reception. ISBN 978-88-95908-10-6 Reviews: – Early Music 47 (2019), pp. 411–412 (Michael Talbot) – Rivista Italiana di Musicologia 54 (2019), pp. 197–203 (Francesco Passadore)