LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI IN SANITÀ (original) (raw)
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DIVARI TERRITORIALI NELLE DISUGUAGLIANZE DI GENERE IN ITALIA
In questo lavoro vogliamo approfondire il tema della partecipazione delle donne sposate al mercato del lavoro e dell’influenza del reddito familiare in tale scelta. In accordo con diversi studi sul tema (Pampel e Tanaka, 1986; Goldin, 1994; Juhn e Murphy, 1997) e partendo da uno studio già condotto (Giaimo, Corso e Lo Magno, 2009), stimiamo attraverso un modello probit la probabilità che ha una donna di essere lavorativamente attiva, in funzione del reddito familiare equivalente al netto del reddito da lavoro da essa stessa prodotto. Nella nostra analisi inseriamo anche altre variabili di contesto familiare come l’esistenza di una rete sociale su cui la donna può contare in caso di bisogno. Le stime sono effettuate separatamente per le tre macro aree territoriali italiane. L'ipotesi che vogliamo verificare è se la relazione funzionale tra la nostra misura di reddito familiare e la probabilità di partecipare al mercato del lavoro possa assumere un forma ad "U". Le stime appaiono evidenziare una relazione ad U, ma il tratto crescente si presenta per redditi molto elevati.
Memorie della “Spagnola”, 2021
L’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di Covid-19 ha deter- minato mutamenti profondi nella società, portando a ripensare il nostro rapporto con i concetti di salute e malattia, con inevitabili ricadute sulla ricerca storica e sui modi di interfacciarsi con il passato. Stimolati da un’o- pinione pubblica che cercava nel passato termini di paragone all’attuale pandemia, gli storici hanno mostrato crescenti attenzioni per questioni inerenti alla storia della medicina, fino ad allora sostanzialmente trascura- te e rimaste ai margini della riflessione storiografica, specie in Italia. Sulla scia di questo rinnovato interesse, questo numero di «Farestoria» si pone l’ambizioso obiettivo di affrontare, integrando e intrecciando ap- procci storiografici tra loro diversi, il nesso società-malattia durante l’età contemporanea, focalizzando l’analisi sulla fase che va dal XIX secolo alla metà del XX secolo. Un arco cronologico ampio, ma di capitale impor- tanza per comprendere gli sviluppi successivi e il presente, in cui affezioni note, nuove minacce “globali” (come il colera e la febbre gialla) e malattie emergenti convivono e si sovrappongono ai problemi connessi all’au- mentata incidenza sulla mortalità delle affezioni croniche e degenerative, al proliferare di malattie professionali (legate allo sviluppo industriale), all’insorgere di patologie correlate all’inquinamento ambientale. Prestan- do attenzione alle dinamiche di circolazione del sapere e delle pratiche sanitarie, che tra XIX e XX secolo conoscevano un inedito processo di accelerazione e istituzionalizzazione, il fascicolo si propone di indagare la malattia nelle sue molteplici dimensioni: quella temporale di evento, di insorgere improvviso in un territorio, o di permanenza e quotidianità all’interno di un dato spazio (territoriale od organico); quella sociale e culturale del vissuto del malato di fronte all’esperienza della malattia, inte- sa come evento individuale o collettivo; quella delle risposte governative, professionali e profane all’insorgere delle affezioni. Il numero presta inol- tre attenzione alle modalità con cui la storia della medicina si è costituita come disciplina, ai nessi locali e globali in cui il rapporto malattie-società prende forma tra XIX e XX secolo e alla dimensione pubblica che ac- compagna e struttura tale relazione. Analizza infine i processi di forma- zione della memoria privata e pubblica della malattia, dei mutamenti che il ricordo dell’esperienza di sofferenza e di cura conosce nel tempo indi- viduale e collettivo.
LA RIPARTIZIONE DELLA SPESA NEI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
I Luoghi della cura, 2024
Come viene suddivisa la spesa per il finanziamento dei servizi? Ci sono delle regole da osservare? Il tema è piuttosto complesso. Per affrontare il tema e dare le risposte appropriate occorre trattare i seguenti argomenti: 1. La tipologia del servizio (sociale o sociosanitario); 2. la suddivisione della spesa fra il settore sanitario e il settore sociale; 3. la suddivisione della spesa sociale fra utente e comune e, all’interno di questo, le modalità di determinazione della compartecipazione dell’utente.
LE ATTUALI CONOSCENZE SPELEOLOGICHE IN SICILIA
Le attuali conoscenze sul carsismo in Sicilia, 2007
RIASSUNTO In questa lavoro si fa il punto sulle attuali conoscenze del fenomeno carsico in Sicilia. L'Au-tore, dopo una rassegna di carattere generale sulla storia della ricerca speleologica nell'isola, descrive le caratteristiche morfologiche del carsismo e le cavità più notevoli. SUMMARY This work deals with illustration of state of knowledge of sicilian karst phenomena. First the Author introduces briefly a geomorphological description, then he points out a short reconstruction of speleological story in the island. In a second time the Author displays the surface and underground karst and he describes in detail the most important caves. INTRODUZIONE A grandi linee la Sicilia geologicamente viene suddivisa in tre settori (Fig. 1): la catena (che si sviluppa nel versante Nord, lungo la direttrice Messina-Trapani, ed è per la maggior parte rappresentata da litotipi carbonatici di età mesozoica); l'avanfossa (che occupa prevalente-mente il settore centro-occidentale ed è caratterizzata dalla presenza dei sedimen-ti evaporatici della Formazione Gessoso-Solfifera); l'avanpaese (che si estende nel settore sud-orientale con una copertura sedimentaria costituita da terreni calcari e calcareniti, che vanno dal Trias al Miocene). In provincia di Catania, inoltre, spicca la montagna dell'Etna, vulcano dalla va-sta superficie (1260 km 2) e dall'imponen-te altezza (3320 m). L'isola è una delle poche aree del mon-do in cui sono ampiamente e contempora-neamente diffuse sia le rocce propriamen-te carsiche (calcari) che quelle paracarsiche (gessi e salgemma) e pseudocarsiche (lave basaltiche). La presenza e la varietà di questi affioramenti, in una superficie di territorio rela-tivamente modesto, nonché il discreto sviluppo in essi di morfologie epigee ed ipogee, ha incoraggiato nell'ultimo trentennio l'intensificarsi delle attività esplorative e di studio, come pure lo svolgimento di diversi congressi e la pubblicazione di numerosi lavori scientifici, che hanno svelato fenomeni sotterranei di notevole interesse, contribuendo ad una conoscenza più approfondita del carsismo siciliano in tutti i suoi aspetti interdisciplinariari. I diagrammi a e b della Fig. 2 evidenziano in modo significativo l'importanza rappresen-Fig. 1-Distribuzione degli affioramenti carsici in Sicilia. a: formazioni carbonatiche; b: formazioni evaporatiche; c: rocce vulcaniche