Palladio architetto a Vicenza (original) (raw)

G. Zavatta, Bernardino Brugnoli architetto “erede” della bottega sanmicheliana e i suoi rapporti con Andrea Palladio, in Studi Veronesi 8, 2023

Studi Veronesi, 2023

The relationship between Veronese architect Bernardino Brugnoli and Andrea Palladio can be configured by considering some events common to Veronese and Emilian building sites. In par-ticular, the two architects between 1560 and 1570 had similar assignments, were sometimes called upon by the same clients, and often employed the same masons and stone workers. Through a survey of unpublished sources and archival documents, the essay aims to highlight the relation-ship between Bernardino Brugnoli and Andrea Palladio, which became particularly close after Michele Sanmicheli’s death in 1559. A special focus is reserved for the coeval Veronese context, marked by a reconfiguration of the architect’s role. Indeed, the study reveals an ongoing relation-ship between the two architects and especially the versatility of Bernardino Brugnoli, who was not only an architect but also a hydraulic and military engineer and cartographer.

Autenticità palladiane: la tutela del patrimonio di Andrea Palladio tra XIX e XX secolo a Vicenza

Prima edizione italiana Novembre 2015 © LetteraVentidue Edizioni © Testi e immagini: i rispettivi autori I testi alle pagine 93, 183, 272, 361, 454, 531, 598, 683, 770, 854 sono di Lorenzo Fabian e Mauro Marzo Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall'editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l'alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell'editore e dell'autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche. Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell'editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l'opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

Palladio costruttore: proposta di un nuovo approccio alle sue opere

Patrimoni il futuro della memoria (a cura di S. Marini, M. Roversi Monaco), 2016

Nel 1994 l'UNESCO inseriva la città di Vicenza entro la lista dei patrimoni dell'umanità, in quanto "realizzazione artistica eccezionale per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio, che integrati in un tessuto storico ne determinano il carattere d'insieme". 1 Due anni più tardi, il titolo veniva esteso anche alle ville che l'architetto cinquecentesco progettò nelle campagne del Veneto. 2 Uno dei criteri di scelta era l'eccezionale influenza che queste opere ebbero in Europa e in tutto il mondo, al punto tale da fare nascere un vero e proprio stile, il Palladianesimo. Andrea di Pietro della Gondola dettò le regole per costruire all'antica nei secoli successivi attraverso la circolazione delle varie edizioni del suo Trattato, I Quattro Libri dell'Architettura. 3 La sua capacità di coniugare linguaggio classico, razionalità e funzionalità fu ammirata da Lord Burlington e Goethe; gli permise di arrivare in Inghilterra e alle corti di Caterina II di Russia e Federico II di Prussia; ispirò così profondamente il volto democratico dell'America di Thomas Jeff erson da valergli nel 2010 il titolo di "Padre" dell'architettura 1 18 a Sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, Phuket, 12-17 dicembre 1994. La citazione è tratta dalla scheda presente nel sito UNESCO. Reperibile in http://whc.unesco.org/en/list/712, ultimo accesso 17 aprile 2016. 2 20 a Sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, Merida, Yucatan, 2-7 dicembre 1996. 3 A. Palladio, I Quattro Libri dell'Architettura, De Franceschi, Venezia 1570.