Variabilità nelle misure di efficacia per la malattia di Alzheimer (original) (raw)
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Confronto di efficacia ed efficienza tra trattamenti per
In questo studio, per la prima volta in Italia, vengono confrontate 8 diverse ricerche sul trattamento della lettura in soggetti dislessici rispetto ai parametri di efficacia ed efficienza. L'efficacia è stata valutata confrontando i cambiamenti nei parametri di velocità e accuratezza della lettura rispetto a quelli attesi senza trattamento. L'efficienza è stata valutata mettendo in rapporto i risultati dell'efficacia con l'intensità e durata del trattamento, misurate rispettivamente in ore al mese e numero di mesi. I trattamenti che sono risultati più efficaci ed anche più efficienti sono quelli che hanno puntato all'automatizzazione del rapporto tra sillabe e corrispondenze fonologiche mediante l'utilizzo di software creato ad hoc, e il trattamento ispirato al Balance Model che fa riferimento diretto anche alle componenti neurofisiologiche del processo di lettura. Nel lavoro si discutono anche le ragioni della minore efficacia degli altri trattamenti e le prospettive future sul recupero della lettura nei soggetti dislessici italiani.
Negli ultimi anni i criteri diagnostici per la malattia di Alzheimer (AD) sono stati oggetto di discussioni approfondite. I criteri fino ad ora utilizzati per la diagnosi clinica di AD erano stati elaborati dal National Institute of Neurolo-gical and Communicative Disorders and Stroke (NINCDS) e dall'Alzheimer's Disease and Related Disorders Association (ADRDA) workgroup nel 1984 1 e si fondavano sostanzialmente su un processo clinico teso ad escludere altre possibili cause di demenza oltre alla malattia di Alzheimer e sul riconosci-mento del malattia nel momento della sua manifestazione clinica conclama-ta, cioè la demenza. L'arricchimento delle conoscenze sui meccanismi patologici che portano alla neurodegenerazione, la disponibilità di marcatori biologici in grado di determinare la presenza di alcune delle alterazioni fondamentali legate alla malattia, una maggiore conoscenza clinica e della storia naturale delle fasi che precedono la comparsa dei sintomi classici del...
Valutazione di efficacia e di efficienza: uno sguardo d'insieme
Valutare la qualità, i servizi di pubblica …, 2006
Valutazione di efficacia e di efficienza: uno sguardo d'insieme di Giorgio Vittadini e Simona C. Minotti 1.1 Valutazione e servizi alla persona di pubblica utilità Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione verso la valutazione della qualità dei servizi alla persona di pubblica utilità (SPPU), vale a dire servizi collettivi aventi lo scopo di migliorare particolari aspetti dello stato di benessere degli utenti, operanti nei settori tipici quali sanità, istruzione, formazione, assistenza, tempo libero, cultura (Gori e Vittadini, 1999). A differenza di quanto avviene nei mercati dei beni e servizi tradizionali, studi recenti documentano come la competizione del mercato basata sulla ricerca del massimo profitto non sia sufficiente per individuare con chiarezza la qualità dei SPPU (Borgonovi, 2002). Numerose ragioni stanno all'origine di questa affermazione: nei settori tipici del welfare spesso l'utente non è libero di scegliere l'agente, vi sono vincoli istituzionali, sindacali e corporativi, ed infine vengono introdotte regole etiche che limitano le modalità della concorrenza a tutela dei diritti e della sicurezza degli utenti, cosicché in tali settori si parla di "quasi mercati". Soprattutto, però, per la particolare natura dei SPPU, esiste, in questi settori, "asimmetria informativa": la qualità cioè non si manifesta fino al momento effettivo della fornitura del servizio e in molti casi, se non valutata, può rimanere occulta anche dopo tale erogazione (Moramarco, 1999). Infatti, l'esito dell'erogazione dei SPPU non sono solo gli output aziendali, facilmente rilevabili e quantificabili,
Assessment psicometrico nelle diverse forme di demenza
La rassegna, dopo una sintesi dei test più diffusi per la valutazione neuropsicologica e per la diagnosi differenziale della demenza in generale, riporta gli strumenti utilizzabili per valutare gli aspetti cognitivi in ciascuna delle principali forme di demenza e patologie neurodegenerative croniche: Alzheimer, vascolare, fronto-temporale, a corpi di Levy, cortico-basale, decadimento cognitivo associato a Parkinson, a Corea di Huntington, Atrofia corticale posteriore. Viene trattata, quindi, la diagnosi della pseudodemenza, al limite fra il disturbo psichiatrico e quello involutivo. Infine si accenna agli aspetti diagnostici della sindrome di “deterioramento cognitivo lieve” (Mild Cognitive Impaiment, MCI) le cui caratteristiche non soddisfano i criteri per la demenza ma che è frequentemente prodromica di demenza vera e propria. A conclusione della rassegna vengono riepilogati alcuni test – alcuni dei quali somministrabili ai caregivers - utilizzabili nelle diverse forme di demenza per valutare gli aspetti comportamentali e i sintomi psicopatologici associati, nonché la qualità di vita del paziente.
2010
The depression symptoms in the elderly may accompany mild cognitive impairment. The aim of this study was to evaluate the role of depression on the risk of evolving to Alzheimer disease (AD) among mild cognitive impairment (MCI) subjects. We present the results of a clinical study of 169 MCI. Diagnosis of depression was based on clinical criteria. The endpoint was development of AD. Result: 81 MCI subjetcs conversion in AD, MCI depressed subjects had reduced risck of conversion.
2006valutazione di efficacia e di efficienza .pdf
Negli ultimi anni è cresciuta l'attenzione verso la valutazione della qualità dei servizi alla persona di pubblica utilità (SPPU), vale a dire servizi collettivi aventi lo scopo di migliorare particolari aspetti dello stato di benessere degli utenti, operanti nei settori tipici quali sanità, istruzione, formazione, assistenza, tempo libero, cultura (Gori e Vittadini, 1999).
Formazione & Insegnamento, 2019
Evaluating the quality of life of people with dementia is important both for their life and for the impact on the services dedicated to them. This review identifies and analyzes the main measurement scales described in the literature. The selected articles are 138 (including 124 researches and 14 reviews of the literature, for each scale are analyzed: theoretical background, domains and items, participants, type of dementia and evaluation methods. This review emphasizes the need to further deepen the methods of involvement of people with dementia and the use of the information collected to promote a better quality of life of the people and to improve the services for them. Valutare la qualità della vita dei soggetti con demenza è importante sia per la loro vita che per l'impatto sui servizi a loro dedicati. Questa rassegna identifica le principali scale di misurazione presenti nella letteratura. Gli ar-ticoli selezionati sono 138 (di cui 124 ricerche e 14 rassegne della letteratu-ra); per ogni scala sono analizzati: sfondo teorico di riferimento, domini e items, soggetti a cui viene sottoposta, tipologia di demenza e modalità di valutazione. Dall'analisi emerge la necessità di approfondire ulteriormente le modalità di coinvolgimento dei soggetti con demenza e l'utilizzo delle in-formazioni raccolte per favorire una migliore qualità di vita e migliorare i servizi a loro destinati.