Platone. L'uso della paura per il governo degli umani. (original) (raw)

POTERE, Governare con la paura

Nota dell’autore pag. 9 Prefazione di Salvatore Romeo “ 15 Il metodo e l’oggetto dell’osservazione “ 21 La sociologia è un mondo di relazioni “ 23 Le paure di una società in crisi. Conflitto tra libertà e sicurezza “ 27 Lo spazio attorno all’Europa si restringe e il mondo appare più minaccioso “ 33 Mediterraneo Anima mundi “ 35 Mediterraneo periferia del Terzo Millennio? “ 39 2000: Pochi ricchi e molti poveri “ 45 Piccoli pacifisti crescono: la natura di un fallimento “ 51 Il fascismo telematico “ 55 Radici: Tarantella e Pink Floyd “ 61 L’economia di guerra e la guerra dell’economia “ 65 Terrorismo. L’attacco alla libertà “ 69 Medioriente. La cortina di fuoco “ 73 La frammentazione del mondo e dell’uomo “ 79 La ribellione silenziosa: precariato e nichilismo “ 81 7 In cerca di risposte forti alle paure della vita pag. 85 Barack Obama, solo un nuovo Presidente o Presidente di una nuova Era? “ 89 La crisi e i “Consumatori consumati” “ 93 Crisi, manovre e mercati fantasma “ 97 Finirà la crisi? Il capitalismo “liquido” “ 101 Il “mondo senza poveri” di Muhammad Yunus “ 105 La storia recente e precaria dei diritti civili e umani “ 109 L’ignoranza partorisce mostri “ 113 L’Italia: popolo di santi, nani e ballerine “ 117 Stato gendarme. L’evoluzione del capitalismo e il nuovo ordine mondiale “ 119 Una sinistra smarrita nella crisi “ 123 Il Muro globale “ 127 A proposito di primarie e democrazia “ 131 Belpaese: economia assistita e welfare “delegato” “ 135 E se la mafia gestisse anche l’aria? “ 139 Controllori e controllati. L’Italia è un paese liberale? “ 141 Comunisti, mangiapreti e laicità “ 145 Massoneria deviata... ma da chi? “ 151 L’antropologia del potere violento “ 155 Non abituarsi alla violenza. La storia come terapia “ 159 Il Sessantotto con gli occhi delle donne italiane “ 163 La storia perduta: un eterno presente che ci fa paura e ci rende aggressivi “ 169 Inchieste e censura: il Re è Nudo! “ 175 Calabria: pessimo laboratorio nazionale “ 181 8 Il linguaggio, il sesso ed il potere pag. 185 Il dissenso dei governati “ 187 La solitudine: ossimoro antropologico “ 191 Il linguaggio della politica “ 203 Questione femminile e ritorno al privato “ 207 La potenza come centro antropologico “ 211 La violenza come linguaggio. Persone, corpi e figure “invisibili” “ 215 Discriminazione e sub cultura della violenza “ 219 Nuovo Umanesimo. Quando il nome non significa “ 223 Forte come un uomo. Ovvero il sesso del Potere “ 229 Anche la storia ha un sesso “ 233 Il linguaggio come lavoro collettivo “ 237 Governare la complessità a partire dagli spazi urbani “ 241 Lavoro: il grande inganno globale “ 245 Il revisionismo non è ricerca storica ma ideologia “ 249 Siamo un pubblico impaurito “ 253 Nota finale “ 257 Bibliografia “ 261

"Paura, paranoia e panico dell'Andromaca di Euripide", in Il teatro delle emozioni: la paura", Atti del 1° Convegno Internazionale di Studi (Padova, 24-25 maggio 2018), a cura di Mattia De Poli

2018

The interpretation of Euripides’ Andromache can be improved by studying the role played by fear at critical points of the plot, as well as the terms employed by the playwright to express it. An atmosphere of fear pervades the play, linked with the weakness of several characters: the female ones who are enslaved (Andromache, the Servant, the women of the Chorus), Hermione and finally the attackers of Neoptolemus (who nevertheless remains untouched by fear): Euripides chooses to shape his characters showing as well their way to react to fear.

'"Cose orribili a dirsi, cose orribili a vedersi": la paura politica nelle "Eumenidi" di Eschilo', in M. De Poli (ed.), 'Il teatro delle emozioni: la paura. Atti del 1° Convegno Internazionale di Studi (Padova, 24-25 Maggio 2018)', Padova: Padova University Press 2018, pp. 195–216.

In this paper I focus on the concept of fear in Aeschylus’ Eumenides. Starting from the very beginning of the play, the reader faces an astonishing sense of fear through Pythia’s words: indeed, she cannot stand on her feet after the frightful vision of the Erinyes. It is striking how the word used by the Pythia — στάσις, which means ‘standing / position’ but also ‘division / uprising’ — to express her fear, fits within the contemporary historical and political context (458 B.C.). For after Ephialtes’ reforms and the new democratic policy of Athenian government, the political situation was extremely tense. Through the consideration and analysis of few specific passages of Eumenides together with the contemporary historical circumstances, I will argue that Aeschylus aimed: (a) to communicate — through his characters — the political fear and concerns that might be felt also by his fellow citizens towards the new (troubled) civic order; (b) to show his audience that fear of and obedience to the law was an essential feature for the good government. Errata corrige: (p. 195, n. 2) leggi 'Euripide, Elettra'.

Per una dialettica della paura

Per una dialettica della natura, 2020

Saper sostare di fronte al negativo, saper stare dove la paura è più grande significa imparare a convivere con lo straniero. È il compito di una vita che sa essere all'altezza di quello che le accade, che, come ricordava Deleuze, è la sola forma possibile per un'etica in grado di tenere conto del reale.” E' ancora Recalcati che scrive, e il suo richiamo è forte e tremendo. La nostra paura ci fa dissociare dal presente, in nome di un poi che è una promessa inconsistente.

Platone, l’esoterismo, la politica

Metabasis. Filosofia e Comunicazione, 2017

The significance of Plato's unwritten doctrines was a much discussed problem in the last decades of the last century. Today it may be useful to return to this issue in order to investigate some aspects that have not been properly considered yet. The main point is an understanding of esotericism and its philosophical-political implications. The interpretation of the School of Tubingen underlies the assumption of a universally valid knowledge which assigns no place to esoteric knowledge in the proper sense of the term. Moreover, behind that conception of knowledge, according to which secrecy and esotericism are only a legacy from the past, it should be pointed out an uncritical assumption of the superiority of the present, of the current conception of knowledge and of the corresponding political regime.