Ceramica da cucina e incensieri nel santuario di Diana Nemorense i tipi presenti e il loro utilizzo nell’ambito del sacrificio (original) (raw)

di Albintimilium da parte di G. Olcese 5 , per la prima volta si intendono tutte le produzioni locali o importate, caratterizzate da funzioni specifiche: ceramica da cucina, ceramica da mensa, ceramica da dispensa. Da allora si parla, al plurale, di "ceramiche comuni" e, in particolare, Pavolini individua il legame di queste non solo con l'ambito alimentare, ma anche con quello cultuale e della cosmesi 6 . Per questo, nel presente contributo si è compresa non solo la ceramica da cucina connessa con l'ambito alimentare, ma anche quella legata all'ambito cultuale, ossia gli incensieri.

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Ceramiche comuni ed anfore dal villaggio tardoantico di Cignana

LRCW3 Late Roman Coarse Wares, Cooking Wares and Amphorae in the Mediterranean Archaeology and archaeometry Comparison between western and eastern Mediterranean , 2010

Si presentano le anfore e le ceramiche comuni e da fuoco provenienti dal villaggio tardoantico di Cignana, nel territorio di Naro (AG). Il sito, esteso per più di 10 ettari, è stato indagato in tre successive campagne di scavo, che ne hanno definito le caratteristiche topografiche e, in parte, la successione cronologica delle fasi di vita. I materiali descritti provengono in particolare da due vani, pertinenti a due diverse unità edilizie, databili tra il VI e la prima metà del VII secolo. Dal loro studio emergono interessanti novità, relative sia alle importazioni dall’Oriente e dall’Africa, sia alle probabili produzioni locali.

Nora (area P): La ceramica da mensa e da dispensa fenicia e punica

Gli scavi condotti presso il foro romano di Nora tra il 1997 e il 2006 hanno restituito un’ingente quantità di ceramica da mensa e da dispensa fenicia e punica che costituisce l’oggetto del presente studio. La classificazione proposta prevede un approccio di tipo funzionale, che è stato privilegiato rispetto a suddivisioni basate su aspetti tecnologici relativi al trattamento delle superfici e alla natura degli impasti. Questi ultimi, naturalmente, sono stati tenuti presenti nello studio delle forme di seguito analizzate, al fine di mettere in risalto possibili differenziazioni nell’ambito sia di produzioni locali sia di importazioni.

SCAFURO M. (2013). Le ceramiche a figure rosse dal Kolonos Agoraios e dall’Areopago. Testimonianze indirette di usi e funzioni? in ANNUARIO DELLA SCUOLA ARCHEOLOGICA DI ATENE E DELLE MISSIONI ITALIANE IN ORIENTE, vol. 90, 33-76

Parentele mitiche e rapporti geopolitici tra Attica e Grecia continentale. L'eroe Kephalos e il filone attico i. Brancaccio Le ceramiche a figure rosse dal Kolonos agoraios e dall'Areopago. Testimonianze indirette di usi e funzioni? M. Scafuro Il sacrificio del tiranno. Nascita e sviluppo della posa dei Tirannicidi nell'iconografia attica V. tosti La memoria delle guerre persiane in età imperiale. Il classicismo di Erode Attico e la 'stele dei Maratonomachi' G. Proietti Tucidide "creatore di miti" (2, 14-16). Teseo tra crisi eroica e reinvenzione politica P. Schirripa Studio storico-topografico di un brano aristofaneo (ecclesiazuse, 681-686) R. di Cesare La Torre dei Venti. Motivi e scopi della sua costruzione V. Saladino MiSCellanea Ritual performances in Minoan lustral basins. New observations on an old hypothesis d. Puglisi Αργυρά αγγεία των αρχαϊκών χρόνων από τη Ρόδο Π. Τριανταφυλλίδης Lasaia epineion di Gortina R. M. anzalone Gortina, Mitropolis e il suo episcopato nel VII e nell'VIII secolo. Ricerche preliminari i. Baldini et alii RaSSeGne Il lato oscuro della democrazia in alcuni recenti studi su Atene G. Marginesu Rethinking Epirote Religion. A survey of recent scholarship on Epirote cults and sanctuaries J. Piccinini ReCenSioni S. VERdAN, eretria XXii. le sanctuaire d'apollon daphnéphoros à l'époque géométrique, I (texte) et II (catalogue, tableaux et planches), Gollion 2013 e. Greco

1999 Articoli di studio su alcune classi di materiali (terra sigillata, ceramica comune, oggetti d’ornamento) nel catalogo della mostra Conubia gentium. La necropoli di Oleggio Loreto e la romanizzazione dei Vertamocori, Torino, edizioni Omega.

sotto l 'alto patronato del Presidente della Repubblica CONUBIA GENTIUM "opportunitale jht1ninurn, ubere agri, adnexu conubiisque gentiunl ado/evi! fioru itque" (T AC., Hist., "', 34, 1) "per la felice prese nza cii corsi d 'acqua, per la feracità elel terreno, per l'unio ne e i legami cii sa ngue con altre popo lazioni , si ingrandì e pros p ere)" COMUNE DI OLEGGIO MINI STERO PER I BENI E LE ATnVJTÀ C U LTURALI SOPRINTEN DENZA ARCHEO LOGICA D EL P IEMONTE CONUBIA GENTIUM R EG IONE P IEMONTE La necropoli di O legg io e la romani zzazione dei Ve rtamocori a cura di Giuseppina Spagn o lo Garzoli Oleggio, Pal azzo Bellini 23 genn aio -30 april e 1999 OMEGA EDIZION I % Gli esemplari o leggesi provengono dall e tombe 8 , 18,39,46, 54, 94,97, 106, 111, 112, 179, 228, 254, 256. 97 Dei 15 esemplari 5 sono in contesti sicuramente maschili, 3 in tom be di infanti o di adulti dal sesso non determinab ile. セ @ Da Solduno (STOcKU 1975, p. 48, tavv. 35, B8-1, C24-2; 39, D41 -

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