Di un libro d'Ermanno Orlando su Marco Polo (nel settimo centenario della morte) (original) (raw)

Alvise Andreose, Il greco di Marco Polo, in«La somma de le cose». Studi in onore di Gianfelice Peron, a cura di Alvise Andreose, Giovanni Borriero, Tobia Zanon, con la collaborazione di Alvaro Barbieri, Padova, Esedra, 2018, pp. 127-136.

Il «Marcho Polo» di Meo Ceffoni. Nota su un testimone minore della tradizione poliana

2015

This study aims to present a collection of excerpts taken from the Devisement dou monde; the sylloge is transcribed by Bartolomeo Ceffoni on the ending folios of ms. Ricc. 1036 (Florence, Riccardian Library). Ceffoni’s excerpts represent an episode of the late circulation of Marco Polo’s work in the merchant class in the fifteenth-century Tuscany. Sommario 1. Premessa. – 2. Fisionomia della collezione. – 3. Il modello di Tc e la sua posizione stemmatica. – 3.1. Tc e il ramo α del «Devisement». – 3.2. Un modello migliore di F. – 4. Qualche osservazione conclusiva.

Introduzione a Marco Polo de Veniesia de le meravegliose cose del Mondo Edizione anastatica dell’incunabolo impresso a Venezia da Giovanni Battista Sessa, 1496

Marco Polo de Veniesia de le meravegliose cose del Mondo Edizione anastatica dell’incunabolo impresso a Venezia da Giovanni Battista Sessa, 1496, 2024

Il Devisement dou monde è probabilmente l’opera della letteratura medievale che ha attraversato la più intricata vicenda testuale: scritto nel 1298 da Rustichello da Pisa, prigioniero insieme a Marco nelle carceri di Genova (in un francese fortemente mescidato da tratti italiani, riconoscibile nella sola copia rimasta, il cod. parigino fr. 1116: F), entro la prima metà del XIV secolo l’opera fu più volte tradotta in versioni che spesso sfiorano il radicale rimaneggiamento in toscano, veneziano, latino, francese, catalano, tedesco, ecc., producendo una ricchissima tradizione manoscritta e approdando precocemente alla stampa.

«...io essendo giovanetto n'ho udito molte fiate dire...» Alcune riflessioni sulle fonti dei Viaggi di messer Marco Polo di Giovanni Battista Ramusio

Quaderni Veneti (Giovan Battista Ramusio. Nuove indagini filologiche e linguistiche Numero monografico, a cura di F. Crifò e A. Rinaldin), vol. 6 num. 2, 2017

According to Luigi Foscolo Benedetto's prolegomena to the critical edition of 1928, the Italian translation of Marco Polo's book published by Giovanni Battista Ramusio in the Secondo volume delle Navigazioni e viaggi («R») resulted from the collation of five different texts. One of his main sources was very close to the Latin translation preserved by the manuscript in the Archivio y Biblioteca Capitulares de Toledo, Zelada 49-20 («Z»), which displays supplementary contents of undoubted authenticity compared to the rest of the manuscript transmission. Recent research has proved that the Z-redaction progressively increased in size over the course of time. Some pieces of evidence suggest that Ramusio made his translation from a text containing further authentic variants compared to the model of the Zelada codex. The results reported in the present study confirm the hypothesis that the addenda distinguishing Z and R from all remaining witnesses are the product of Marco Polo's reworking of his book.