Elementi cartesiani nell’Infinito di Levinas (original) (raw)
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Questa rilettura dell'Infinito leopardiano pone l'accento sullo spazio immaginario come luogo privilegiato per accedere, grazie a un'estasi fantastica, alla felicità del naufragio.
Sull'Infinito di Giordano Bruno
SCIENCE & PHILOSOPHY, 2024
Si discute il ruolo del concetto di infinito e il ruolo della matematica nella nova filosofia di Giordano Bruno, in relazione agli Infiniti Mondi e al problema del minimo.
Leopardi e il segreto dell’ Infinito
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L’infinito di Leopardi e una poesia sublime, ma anche difficile, in quanto densa di mistero fin dal primo verso. La sua difficolta interpretativa, dimostrata dalle diverse letture fornite dalla critica, potrebbe dipendere da una forma di scrittura a clef. L’articolo evidenzia alcune significative “coincidenze testuali” tra l’idillio e gli Esercizi spirituali di sant’Ignazio di Loyola, nonche le Confessioni di sant’Agostino , che, dando consistenza a questa ipotesi, permettono una lettura inedita dell’ Infinito : la poesia descriverebbe la pratica di un esercizio spirituale allo scopo d’incontrare Dio, che pero finisce con il rivelarne l’assenza. Dietro la sfera di religioso misticismo che pervade la poesia, si celerebbe dunque la professione di ateismo di Leopardi, eresia tale da giustificare la scrittura a clef, necessaria al poeta per sfuggire alle strette maglie della censura e riuscire a consegnarci il suo «poetico» segreto.
Tesina da Liceo Classico sul rapporto tra Finito ed Infinito. Hegel, Leopardi, Seneca, Epicuro, Ungaretti, Todorov, Arendt
Emmanuel Levinas e l'orizzonte ultimo dello spazio intersoggettivo
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La memoria digitale. Forme del testo e organizzazione della conoscenza. Atti del XII convegno annuale AIUCD, 2023
Il workshop si propone di affrontare, attraverso il caso di studio dell’Infinito di Giacomo Leopardi, il nodo centrale della marcatura dell’apparato nella costruzione di edizioni genetiche digitali, con l’obiettivo di stimolare la discussione e la condivisione di esperienze per stabilire un modello condiviso per la codifica di situazioni testuali simili. “Codificare (al)l’Infinito” rappresenta dunque sia un momento di riflessione teorica sui problemi testuali legati alla codifica di testi a tradizione pluritestimoniale (manoscritta e a stampa), sia un banco di prova pratico per la risoluzione delle criticità che tale pratica comporta. Verrà proposto infatti un modello di marcatura XML/TEI della poesia, con particolare attenzione alle problematiche riscontrate in fase di modellizzazione e alla descrizione delle diverse soluzioni alternative finora trovate, a cui seguirà un laboratorio di marcatura XML/TEI degli Idilli leopardiani che con l’Infinito fanno sistema all’interno del “quaderno napoletano” e, in fine, un esercizio di visualizzazione con Edition Visualization Technology. A questo lavoro, individuale o di gruppo ma guidato dalle proponenti, e dunque affrontabile a partire da livelli di partenza diversi, seguirà la messa in comune dei risultati, la condivisione di esperienze di codifica simili, di soluzioni emerse in corso d’opera o di eventuali problemi ulteriori, per la costruzione collettiva di soluzioni applicabili a più situazioni testuali che costituisce, come anticipato, lo scopo principale, e più ambizioso, della presente proposta.
Aracne, 2014
Esiste una stretta correlazione nel pensiero di Levinas tra alterità, infinito e felicità. L'autore si distingue dai contemporanei per una concezione radicale di "altro", cui l'Io si relaziona in maniera asimmetrica. Tale presupposto trova il suo culmine nell'idea di Infinito: Levinas si ispira alle Meditazioni di Cartesio, mettendone in discussione la concezione quantitativa del divino. La radicale esteriorità dell'Infinito ha come conseguenza il superamento della felicità, stadio egoistico che coincide con la pienezza dell'esistere. Il comandamento dell'Infinito, che si rivela nel Volto altrui, richiama l'Io a una totale donazione, aprendo tuttavia a una possibile alienazione del sé.