C. D’Ambros. “Case da sogno. Storie del paesaggio domestico 1840-2019.” Op.cit. Selezione della critica d’arte contemporanea, no. 167 (January 2020): 95-98. (ISSN 0030-3305) (original) (raw)

C. D'Ambros. "Esperienze di sintesi delle arti negli interni domestici. Villa Fontana, Villa Carlevaro e le Ville gemelle a confronto.” In Spazi astratti. Interferenze fra architettura e arti a Milano 1945-1970, edited by S. Setti, L. Tedeschi and A. Viati Navone, 184-195. (ISBN 9788892824607)

Milano: Electa, 2024

Declinare le spazialità dell'astrattismo 18 Le spazialità dell'astrattismo e la loro applicazione "ambientale" Francesco Tedeschi 25 Per una storia naturale dell'astrazione pittorica Riccardo Venturi 36 Interferenze astratte tra arte e progetto in Marco Zanuso Letizia Tedeschi 49 Spazialismo, tempo e architettura. Lo studio dei BBPR di via dei Chiostri, 1947-1951 Stefano Setti 62 L'astrattismo come immagine e simbolo: due casi cinematografici nella Milano degli anni sessanta Kevin McManus 71 Metropolitana Milanese: un progetto integrale e integrato per gli spazi della mobilità urbana (1964) Alberto Bassi Esporre l'arte astratta 88 Le gallerie degli architetti a Milano. Spazi per esporre e vendere l'arte contemporanea Imma Forino 102 Valentino Vago e l'Annunciata: rompendo la superficie Bianca Trevisan 114 Spazi figurati per la non figurazione. Beatrice Monti della Corte e le pareti della Galleria dell'Ariete Caterina Toschi 124 "Non si trattava di elaborare degli spazi astratti": Giulio Paolini all'Ariete, 1966 Francesco Guzzetti 138 Forme astratte e architetture organiche alla XII Triennale di Milano del 1960. L'allestimento di Carlo Scarpa per Frank Lloyd Wright Orietta Lanzarini Allestire interni domestici 156 Spazi astratti, pulsanti, luminosi e in divenire: l'esperienza del Gruppo T Lucilla Meloni 168 La pratica dell'astrazione e dello straniamento in alcuni interni di Marco Zanuso Annalisa Viati Navone 184 Esperienze di sintesi delle arti negli interni domestici. Villa Fontana, Villa Carlevaro e le Ville gemelle a confronto Carola D'Ambros 196 "Spazi aperti". Gli interni domestici di Nanda Vigo Pamela Bianchi 184 185 Esperienze di sintesi delle arti negli interni domestici. Villa Fontana, Villa Carlevaro e le Ville gemelle a confronto Carola D'Ambros*

La casa, il paesaggio: in margine a «Premessa all’abitazione» di Andrea Zanzotto, in F. CARBOGNIN, R. STRACUZZI (a cura di), Atti della Giornata di studi dedicata ad Andrea Zanzotto (Bologna, 14 novembre 2001), «Poetiche», ns., fasc. 1, 2002, pp. 177-192.

Tra le mura domestiche, i salotti della rivoluzione. Viaggio immaginario nella villa di Niccolò Puccini a Scornio, in Le dimore di Pistoia e della Valdinievole. L'arte dell'abitare tra ville e residenze urbane, Associazione Dimore Storiche Italiane. Sezione Toscana, 2004

Oggetto di questa ricerca è il Villone di Scornio, dimora settecentesca della famiglia Puccini alle porte di Pistoia 1 , delle cui stanze si cercherà di ricostruire la funzione e l'allestimento nel periodo intorno alla metà dell'Ottocento, quando l'edificio apparteneva a Niccolò Puccini, noto filantropo al centro della vita culturale e politica pistoiese negli anni che prepararono il Risorgimento. Grazie alla sua intelligenza e al suo mecenatismo la villa ed il grande parco romantico che la circondava raggiunsero il massimo splendore e furono teatro di incontri tra gli intellettuali e i patrioti del cosiddetto "Circolo di Scornio"; la villa, in particolare, che negli anni si era arricchita di nuovi affreschi e di continue acquisizioni di oggetti d'arte, divenne luogo di rappresentanza, destinato per lo più ad accogliere i visitatori e gli illustri ospiti di Niccolò Puccini (tav. I). La sua morte, nel 1852, segnò la dispersione dei beni di Scornio: egli infatti ne decretò per testamento la vendita, destinandone il ricavato in beneficenza a favore dell'Orfanotrofio di Pistoia 2 . Con la villa furono battuti all'asta mobili, suppellettili, statue, disegni, incisioni e dipinti, molti dei quali entrarono a far parte di musei e collezioni di tutto il mondo, mentre il grande parco romantico con i suoi celebri monumenti fu irrimediabilmente smembrato.

Marco FRATI, Alle soglie della villa fiorentina: l’architettura delle dimore rurali nel Trecento, «Opvs Incertvm», N.S., a. I, 2015 (2016), pp. 16-45

Con questo contributo si cerca di restituire in termini quantitativi e qualitativi la consistenza materiale del fenomeno delle dimore extraurbanenel territorio di Firenze che ha fatto da incubatore di quello ben più noto e formalmente riconosciuto della/e villa/e rinascimentale/i. Procedendo in modo regressivo, innanzitutto si tenta di valutare la persistenza dellestrutture delle dimore medievali nella prima età moderna (XV-XVI secoli) e, successivamente, di dare uno sguardo complessivo al fenomeno attraverso documenti storici o campioni territoriali che possano fornire statistiche e proiezioni quantitative. Districandosi fra le difficoltà terminologiche poste dalla documentazione e dalle diverse tipologie proposte dalla storiografia, si proveranno a delineare i caratteri innovativi che definiscono le dimore fiorentine di campagna attingendo da casi concreti e indagabili, cercando di comprenderne la valenza compositiva e simbolica.

Il paesaggio immaginario e il rilievo dell'esistente. Una casa di Pasquale Culotta e Bibi Leone

The comparison between international and regional cultures is a theme treated systematically in all of Pasquale Culotta's and Bibi Leone's works. Furthermore, in their design practices they succeeded in testing a method which always allows for buildings and their parts to be interpreted within a much broader context. For this reason, designing a house meant taking on a greater commitment: the responsibility of designing a part of the city. In an area located in the contrada of Settefrati, Cefalù-in a plot of land only a short distance from the sea and clearly distinguished by the presence of enormous olive trees and the encroachment of mountains from the south west-the two architects took on the design of the Casa di Paola from 1976-78. With this undertaking they entered fully into a holistic dimension which, when compared to the most representative small-scale architecture carried out by them up to this point in time-Casa Mitra (1968-70), Casa Salem (1972-73), Casa Corsello...