Pellegrini del nuovo millennio. Aspetti economici e politici delle mobilità religiose (original) (raw)
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Pellegrini e abitatori nei luoghi del sacro
Vorrei prendere spunto per la mia riflessione da un brano evangelico abbastanza noto, che narra un episodio della vita di Gesù avvenuto su un "monte alto", espressione che pur nella sua genericità indica un luogo che ha a che fare con il sacro, con la manifestazione di Dio. Lo riporto nella versione più scarna, quella lasciataci dall'evangelista Marco: Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi cosa volesse dire risuscitare dai morti 1 .
Il Giubileo della Misericordia a nord-est. Pellegrini in cammino per fede e turismo
2020
Laboratorio Sociologico approfondisce e discute criticamente tematiche epistemologiche, questioni metodologiche e fenomeni sociali attraverso le lenti della sociologia. Particolare attenzione è posta agli strumenti di analisi, che vengono utilizzati secondo i canoni della scientificità delle scienze sociali. Partendo dall'assunto della tolleranza epistemologica di ogni posizione scientifica argomentata, Laboratorio Sociologico si fonda su alcuni principi interconnessi. Tra questi vanno menzionati: la combinazione creativa, ma rigorosa, di induzione, deduzione e adduzione; la referenzialità storico-geografica; l'integrazione dei vari contesti osservativi; l'attenzione alle diverse forme di conoscenze, con particolare attenzione ai prodotti delle nuove tecnologie di rete; la valorizzazione dei nessi e dei fili che legano fra loro le persone, senza che queste ne vengano assorbite e-ultimo ma primo-la capacità di cogliere l'alterità a partire dalle sue categorie "altre". Coerentemente con tale impostazione, Laboratorio Sociologico articola la sua pubblicistica in sei sezioni: Teoria, Epistemologia,
Parabole d'Oriente. Il Cristianesimo alla sfida del nuovo millennio
2014
Il volume Parabole d’Oriente, a cura di Renata Ferri, indaga sulla presenza dei cristiani nei paesi del Mediterraneo Orientale, una realtà difficile da rappresentare perché la loro diaspora ne modifica continuamente i numeri. Sono comunque milioni i cristiani, cattolici, ortodossi e cristiani orientali (armeni, copti…), che vivono ancora dove il Cristianesimo è nato ed ha mosso i primi passi. Dall’Egitto alla Turchia, dal Libano all’Iraq, passando per la Siria e la Terra Santa, le comunità cristiane combattono una lotta per la sopravvivenza in cui l’Occidente esita a schierarsi. Nessuna di loro si è arresa all’estinzione. L’essere diventati minoranze non ha cancellato la loro storia e non ha intaccato la volontà di difendere la fede. Il libro è corredato da fotografie a colori di Michele Borzoni, da una selezione di immagini delle agenzie di stampa e da testi di Andrea Milluzzi.
Sulla Via massonica, Stanziali, Turisti e Pellegrini
Eresie massoniche, 2020
Bisogna precisamente prestare attenzione all'inizio. Se colui che deve agire, vuol giudicare se stesso dal risultato, non arriverà mai a cominciare. Se il risultato può rallegrare il mondo intero, questo all'eroe non serve poiché egli viene a conoscenza del risultato, soltanto quando tutto è passatoe non è per questo che egli divenne un eroe, ma lo fu per questo: perché cominciò * .
Cent’anni dopo Teologia Politica: Pensiero tecnico-economico e Impresa di Sé
In: Arthur Bradley and Elettra Stimilli, eds. (2023), Teologia Politica Oggi?, Macerata: Quodlibet. ISBN 9788822920782, 2023
If Carl Schmitt’s Political Theology serves as a sort of ‘ground zero’ of political theological questions, at least in the disciplinary framework of political and legal theory, today’s debate has managed to look beyond Schmitt’s analysis of political authority, public law and the prerogatives of sovereign power. Schmitt’s genealogical and analogical methods have thus been redeployed to trace not only the modern concept of power back to Christian theology between the second and the fifth centuries, but to expose a systemic relation between the Trinitarian idea of ‘oikonomia’ and modern forms of biopolitical governance. This chapter contributes to contemporary reflections on economic theology. Drawing on Schmitt’s early attempts to elaborate a concept of ‘neutralization’, it makes the case for a theological-based analysis of ‘neoliberalization’ after the Great Crash of 2008.
Le religiones novae in città: la rivoluzione pastorale degli ordini mendicanti
Le religiones novae in città: la rivoluzione pastorale degli ordini mendicanti, in Firenze prima di Arnolfo. Retroterra di grandezza, Atti del ciclo di conferenze, Firenze 14 gennaio 2014-24 marzo 2015, a cura di Timothy Verdon, Firenze, Mandragora 2016, pp. 155-162, 2016
Il saggio analizza l'impianto delle Religiones Novae (ordini così detti mendicanti) nella Firenze del primo Duecento, evidenziando l'impatto della nuova pastorale sui laici e sulle donne. The essay analyzes the diffusion of the Religiones Novae (the so-called mendicant orders) in the early thirteenth-century Florence, highlighting the impact of the new pastoral care on laity and on women.
In Terra Santa - Pellegrini italiani
2018
Recensión sobre los peregrinajes en Tierra Santa durante el medioevo, sobre todo los viajes realizados por los viajeros-peregrinos italianos.
«Annali della Fondazione Einaudi», L, 2016, 113-132 (ISSN 0531-9870), 2016
Con il presente contributo s’intende proporre un’analisi del dibattito contemporaneo sul tema dei rapporti tra Stato e religione per mezzo del concetto di laicità postsecolare partendo dalla constatazione che sempre più autori propongono riletture del concetto e della prassi della laicità e che tali riletture possono essere lette attraverso la lente del concetto di postsecolare. Nella seconda parte ci si focalizzerà sull’analisi di un caso specifico, quello delle istituzioni europee, interessante anche per la sua dimensione sovranazionale e per le sfide che il crescente pluralismo pone a tali istituzioni. Come si comportano le istituzioni europee chiamate a esprimersi sempre più di frequente su problemi e conflitti legati alla libertà religiosa e di coscienza e qual è il contesto normativo di riferimento in cui si muovono? Quel che ci si propone è allora capire come nei fatti si stia costruendo una nozione e una pratica della laicità compiutamente europea con riferimento all’Unione Europea e alla Corte europea dei Diritti dell’uomo.