Addenda al Salmeggia (original) (raw)

Commenti ai Salmi

Stefano Achille Giaismer Govoni, 2025

Per Simonetta Govoni un commento ai salmi (74)

Salmi Introduzione

Modena, 7 aprile 2013 Pagina 1 Gianpaolo Anderlini-Bozza non corretta "Abiterò nella tua tenda per sempre, cercherò rifugio all'ombra delle tue ali" (Sal 61,5) Un'introduzione al Sefer Tehillìm 1. Tanak, Sifrè Emèt, Sefer Tehillim Sefer Tehillim, "Libro delle Lodi", o semplicemente Tehillìm 1 , "Lodi/Salmi", è il nome del Libro dei Salmi nella Bibbia ebraica. Fa parte dei Ketuvìm/Scritti (o Agiografi), la terza sezione del canone ebraico. Tehillim sono, di conseguenza, quelli che in lingua italiana, per influsso della traduzione greca dei LXX e latina della Vulgata, chiamiamo Salmi. Mentre la tradizione ebraica è concorde nel definire i salmi Tehillìm, nel testo si ha una discordanza interna, in quanto nella dossologia finale del cosiddetto Primo libro dei Salmi si trova la seguente indicazione: T. Salmo 72,20: ‫כ‬ ‫פסוק‬ ‫עב‬ ‫פרק‬ ‫תהלים‬ ‫ָּי‬ ‫ִש‬ ‫י‬ ‫ֶּן‬ ‫ב‬ ‫ִד‬ ‫ו‬ ָּ‫ד‬ ‫ִּלֹות‬ ‫פ‬ ְ‫ת‬ ‫ָּּלּו‬ ‫כ‬ : "Sono terminate le tefillot/preghiere 2 di David figlio di Jishàj." La Bibbia ebraica, oltre che col termine Miqrà (= testo da leggere ad alta voce), viene spesso indicata col termina TaNaK, acronimo che indica le tre parti che compongono il canone cosiddetto palestinese di 24 libri, definito nel I sec. E.V.: la lettera taw (t) indica la Torà, la lettera nun (n) i Profeti, la lettera kaf (k) gli Scritti o Agiografi:     Torà = Legge 5     Nevi'im = Profeti suddivisi in 4 1 E' interessante notare che la forma tehillìm, plurale di tehillà, "lode", è usata solo per indicare il libro dei Salmi, mentre il plurale regolare è tehillot. 2 Nella traduzione dei LXX troviamo:  e nella Vulgata: laudes =. tehillot in ebraico.

L'esegesi parmenidea di Guido Calogero

2023

L’interpretazione genetica della filosofia dell’’essere, sviluppata da Guido Calogero nei due fondamentali scritti qui ricordati, mentre ridisegnava la figura di questo grande patriarca del pensiero occidentale che fu Parmenide, come quella del “massimo eroe ellenico della verità parlata”[22], al tempo stesso indicava la radice antica dell’atteggiamento teoretico proprio della filosofia speculativa: il ‘concettualismo’ o ‘platonismo’, ossia la fede che il pensiero e il linguaggio in cui il pensiero trova espressione, con le loro categorie e forme universali siano per se stessi produttori e regolatori della verità. Al contrario intrattenersi troppo con concetti ed astrazioni, dimenticando la loro origine empirica e la loro funzione, implica il rischio di dar vita a falsi problemi – come quello dell’essere e del nulla- a sopra-mondi, che esistono solo nella mente, o a schemi fittizi entro cui imbrigliare il divenire spontaneo, sempre nuovo e sorprendente, della storia

Milani Addio

"Ilcorsaronero"

Ricordo dello scrittore Mino Milani

Diplegie (Introduzione)

2019

Il testo introduce e commenta il secondo volume scritto da Freud sul tema delle paralisi cerebrali infantili: "Per la conoscenza delle diplegie cerebrali dell'infanzia" (1893). In particolare affronta il tema del rapporto di Freud non solo con la patologia pediatrica, ma più in particolare con il tema della paralisi, sorta di crocevia tra la psicopatologia (paralisi isterica) e la neuropatologia (paralisi cerebrale, paralisi spinale). Al tema non sono estranee importanti conflittualità interiori di Freud, che vengono sondate avanzando alcune ipotesi. Infine si propone un raccordo tra gli studi neurologici di Freud e la sia successiva terminologia psicoanalitica.

«Per astio e per inveggia»

Mercedes Brea (ed.), La expresión de las emociones en la lírica románica medieval, Alessandria: Edizioni dell’Orso, 2015, pp. 239-249. - ISBN: 978-88-6274-649-6.

Si a envidia fora tiña, ¡cantos tiñosos habería! Il titolo di questo studio proviene da un passo del canto sesto del Purgatorio dantesco (noto soprattutto per l'abbraccio tra Virgilio e Sordello e per l'accorata apostrofe alla "serva Italia" che ne segue):

ORIGENE: LE OMILIE SU GEREMIA

La fede viene da ciò che si ascolta (Rom 10:17), e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo. Possiamo correttamente dedurre che nel passaggio dall''ascoltare' alla 'fede' c'è un altro passo, anche se non è visibile, ovvero quello della comprensione. Il livello al quale ciò che ascoltiamo o leggiamo, come la parola di Dio, porterà alla fede dipende tanto dal livello di comprensione che ne deriviamo. Quindi, se vogliamo veramente approfondire la nostra fede in Dio, abbiamo bisogno di una grande comprensione della parola di Dio.

Alessio Lemoigne

Scritti teorici e tecnici di agricoltura, a cura di Sergio Zaninelli, vol. III, Dall'Ottocento agli inizi del Novecento, 1992

Sulla produzione della carne da macello in relazione coli' approvvigiona mento di Milano, in IT, a. IV (1872), pp. 4 63-7 e 493-7. Un giudizio intorno a due bovini produttori premiati a Vicenza nel I87I, in IT, a. IV (1872), pp. 491-3. Sopra una distinzione da farsi tra le razze suine italiane, in IT, a. v (1873), pp. 32-4.