Il contatto linguistico e le conquiste della Sardegna i fenomeni di lunga durata (original) (raw)

Le lingue della politica nella Sardegna di antico regime: gli Acta Curiarum Regni Sardiniae, in «Il traffico delle lingue». Idiomi a contatto in Sardegna e nel Mediterraneo in età prenunitaria, a cura di R. Fresu, P. Maninchedda, G. Murgia e P. Serra, Cagliari, Unica Press, 2023, pp. 131-147.

Le lingue della politica nella Sardegna di antico regime: gli Acta Curiarum Regni Sardiniae Gli Acta Curiarum Regni Sardiniae sono i verbali delle riunioni parlamentari che si tengono a partire dal 1355, con cadenza irregolare nel Quattrocento, per poi diventare un abituale appuntamento che cade circa ogni dieci anni, salvo occasioni straordinarie, a partire dal Cinquecento e per tutto il Seicento e la cui quasi totale pubblicazione, cominciata negli anni Ottanta del secolo scorso, a cura del Consiglio Regionale della Sardegna, permette una ricognizione di lungo periodo. 1

Contatti linguistici lungo le coste tirreniche: storia della parola marruffo

Zeitschrift für romanische Philologie, 2022

The article intends to reconstruct the linguistic history of a particular fishing gear called marruffo, which is still used in the Gulf of Naples and in a few places of the North Tyrrhenian coasts. The marruffo is a fishing trap used by fishermen to preserve the catch while awaiting sale. Conical in shape, it looks like a large basket with a lid, in which fish or crustaceans of various types are placed. Starting from the 1871 work by the naturalist Achille Costa, entitled La pesca nel golfo di Napoli, the attestations of marruffo in Campania, Sardinia and Corsica are outlined. I put forward the hypothesis that the object arrived on the Tyrrhenian coasts as a consequence of migrations of fishermen from the Neapolitan area to the islands of Tuscany, Sardinia and Corsica between the 18th and 19th century. Since in southern Italy the name marruffo also indicates a jug for wine or water, I hypothesize that the word was extended from the lexicon of everyday life to the fishing lexicon thr...

Grammatiche scisse nel contatto linguistico il caso delle minoranze galloitaliche in Sicilia. Parte prima

2024

This paper focuses on the outcomes of language contact in the Gallo- Italic varieties in Sicily. It investigates the relationship with Sicilian, which, from the arrival of settlers on the island in Medieval times (11th-13th Centuries) until a few decades ago, represented the prestige code and the dominant variety. In particular, an attempt is made to clarify the reasons for the greater resistance to the sicilianisation of morphology than of syntax. This split behaviour of grammar is grafted onto an even sharper polarisation : while the syntax of the Gallo-Italic minorities has been based on the Sicilian model, phonology has essentially retained a Northern facies. The preservation of phonological level has recently been explained on the basis of sociolinguistic factors that can be summarised in the identity value assigned by the Gallo-Italic communities to the phonetic specificities of their ancestral language, as a reaction to the assimilating action exerted by the majority code. The examination conducted in this contribution on the morphology yields a remarkable series of traits that are very resistant to contact and that mark a clear distance, also perceptive, with Sicilian dialects. This resilience can have not only a structural explanation. In fact, various sociolinguistic evidences contribute to show that identity-type factors – similarly to what emerged for the phonetic component – as well as aspects such as salience and awareness also played a key role in the preservation of certain areas of morphology.

Per un atlante linguistico informatizzato della Sardegna

2004

Per un atlante linguistico informatizzato della Sardegna * Questo articolo è frutto di un lavoro di collaborazione, tuttavia relativamente alle norme che regolano la valutazione dei titoli nell'Accademia italiana, precisiamo che Elisabetta Gola è responsabile delle saezioni 1.2, 1.3 e 1.4 e 1.6 e Stefano Federici delle sezioni 1.1 e 1.5 e rispettive sottosezioni. 1 Non faremo una distinzione di principio tra linguistica e dialettologia, dal momento che i dialetti da un punto di vista esclusivamente teorico non differiscono dalle lingue. Ci atterremo alla considerazione fatta da P. Meyer secondo il quale "non esistono dialetti ma caratteri dialettali" e considereremo pertano i fenomeni dialettali come parte del fenomeno della variazione linguistica che riguarda i sistemi linguistici siano essi riferiti a lingue dominanti o a dialetti. 2 Questa distinzione per quanto riguarda la dialettologia e' stata ampiamente sottolineata e motivata da

La lingua batte dove il dente duole. Riflessioni sul nodo lingua-nazione in Sardegna

Riflettere sul nesso lingua/nazione può parere cosa ovvia, di fatto scontata. Nel senso comune odierno europeo le due entità vanno più o meno di pari passo, almeno in molti stati europei: l'una si identifica e corrisponde/ corrisponderebbe all'altra. Ma, è ben noto, le eccezioni sono più d'una; e la stessa idea di 'nazione' ha ed ha avuto, di volta in volta e di caso in caso, fondamenti ideali o concreti diversi: sì che la lingua, intesa come uno dei fattori fondamentali e costitutivi della nazione, è (stata) spesso un qualcosa che motiva e giustifica a posteriori ciò che antecedentemente è già costituito o si vuol costituire. L'idea di nazione -fatto, abbastanza recente, della modernità, anzi uno dei dati costitutivi della stessa modernità politico istituzionale europea -si trasforma poi, nella concretezza politica, come un dato che, a complicare le cose, si intreccia non solo con l'idea, ma anche con la prassi dello/degli stato/i e del loro reggimento istituzionale.

Indagini sociolinguistiche recenti in Sardegna

presentazione di due importanti indagine fatte in Sardegna nel 2007, uscita sugli Actes du XXV congrès international de linguistique et de philologie romanes, (eds. M. Iliescu, H. Siller-Runggaldier, Paul Danler), tome VII, de Gruyter

Connessione e contatto. Connettivi italiani nel ladino fassano parlato

Cuadernos de Filología Italiana, vol. 21, pp. 85-105, 2014

This paper investigates a peculiar language contact situation, namely the Ladin area in Trentino-South Tyrol, in order to verify the presence and distribution of Italian discourse markers and connectives in a bilingual context. Based on a bilingual speech corpus, I will point out how Ladin speakers distinguishes between the pragmatic and semantic level of connection, using Italian forms in the first case and Ladin ones in the latter. In conclusion, I will focus on Italian connectives perché ‘because’ and allora ‘then, therefore’ and their equivalent Ladin forms , i.e. percheche/ajache and enlouta/donca.

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PATRIZIA SERRA, Giuseppe Cossu e «il linguaggio vero Sardo, nobile, nerboso ed augusto», in "Il «traffico delle lingue» Idiomi a contatto in Sardegna e nel Mediterraneo in età preunitaria", a cura di R. Fresu, P. Maninchedda, G. Murgia, P. Serra, Cagliari UNICApress, 2023, pp. 275-306.