CARLO DA CARONA E I LAPICIDI LOMBARDI DEL RINASCIMENTO IN FRIULI, UN'INDAGINE SUL CAMPO: NOVITÀ DOCUMENTALI E MATERIALI (original) (raw)
2023, Carlo da Carona in Friuli. Atti del convegno di studi
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References (62)
- Carlo da Carona, Fonte battesimale (particolare), 1533. Torre di Pordenone, chiesa dei SS. Ilario e Taziano.
- Carlo da Carona, Fonte battesimale (particolare), 1533. Torre di Pordenone, chiesa dei SS. Ilario e Taziano.
- Carlo da Carona, Fonte battesimale (particolare), 1543. Coseano, chiesa di San Giacomo.
- Carlo da Carona, Portale (particolare), 1512. Barbeano, chiesa di Sant'Antonio abate.
- Carlo da Carona, San Giovanni Battista, 1530. Invillino, chiesa della Madonna del Sasso. 10. Carlo da Carona, San Giovanni Battista, 1530-40 ca. Ravello (Sa), Villa Cimbrone.
- Giovanni Antonio Pilacorte, Madonna con Bambino, 1505 ca. Sclaunicco, chiesa di San Michele Arcangelo.
- Giovanni Antonio Pilacorte, Madonna con Bambino, XVI sec. Spilimbergo, via Umberto I, 2.
- Giovanni Antonio Pilacorte, Madonna con Bambino, XVI sec. Spilimbergo, via Umberto I, 42. 15. Giovanni Antonio Pilacorte, Madonna con Bambino, XVI sec., dettaglio, Spilimbergo, via Umberto I, 42.
- Giovanni Antonio Pilacorte (attr.) Architrave, XVI sec. Spilimbergo, collezione privata.
- Lapicida lombardo Cornice di camino, XVI secolo, Ribis (Reana del Rojale), convento (già a Udine).
- Giovanni Antonio Pilacorte, Mensola con sirena, XVI sec. Spilimbergo, collezione privata.
- Lapicida lombardo di area portogruarese, Frammento di mensola, XVI secolo. Portogruaro, collezione privata.
- -23. Giovanni Antonio da Meduno, Madonna con Bambino, San Giacomo e San Giovanni Battista, prima metà XVI secolo. Moimacco, via Roma 63.
- Giovanni Antonio da Meduno, Madonna con Bambino, metà XVI sec. Tauriano, via Regina Passudetti 8, cortile interno.
- Giovanni Antonio da Meduno, Madonna con Bambino, prima metà XVI sec. Fraelacco, chiesa dei SS. Vito, Modesto e Crescenzia.
- Udine, Archivio Storico Diocesano, Capitolo di Aquileia, T. 8, c. 109v; T. 9, cc. 1r, 20v-21r. Già citati in G. vale, Storia della basilica dopo il secolo IX, in La basilica di Aquileia, a cura del Comitato per le Cerimonie celebrative, Bologna, Zanichelli, 1933, 77.
- 2 v. DeI rossI, Regesto, in G. berGaMInI, v. DeI rossI, I. reale, Carlo da Carona in Friuli. Guida alle opere, Udine, Società filologica Friulana, 2023, 267-272: 271, 282-283 (Doc. XXIII).
- Il fonte battesimale della chiesa di San Bartolomeo a Goricizza. v. DeI rossI, I. reale, Guida alle opere, in G. berGaMInI, v DeI rossI, I. reale, Pilacorte in Friuli. Guida alle opere, Udine, Società Filologica friulana, 2021, 27-231: 57-58.
- Udine, Archivio di Stato, Notarile Antico, b. 1764, Codroipo, Notaio ignoto 1519-1520, c. 75r, segnalatomi da Eugenio Marin, che ringrazio.
- Ivi, c. 74v.
- V. DeI rossI, I. reale, Guida alle opere, 58-59.
- Da escludersi un errato riferimento a Pordenone, città ove il lapicida risulta residente nei suoi ultimi anni.
- Pordenone, Archivio di Stato, Archivio Montereale Mantica, Civilium liber, b. 96, f. 36. Ringrazio Roberto Castenetto per avermi segnalato i documenti e fornito copia degli stessi.
- 9 Ivi, Civilium liber 1509-1510, c. 5v.
- 11 Ivi, Civilium liber 1511, c. 1r.
- v. JoppI, Contributo quarto ed ultimo alla storia dell'arte nel Friuli ed alla vita dei pittori, intagliatori, scultori, architetti ed orefici friulani dal XIV al XVIII secolo, Venezia, Tip. Visentini («Monumenti storici pubblicati dalla R. Deputazione veneta di storia patria» s. IV, vol. XII), 125. 14 v. DeI rossI, Regesto, 268, 277 (Doc. X).
- Ivi, 268, 277 (Doc. XI)
- 16 Per fare un raffronto, il prezzo dell'altare del Sasso a Invillino venne concordato in 30 ducati nel 1522, il fonte di Aquileia 36 ducati nel 1529.
- V. DeI rossI, Regesto, 267-268, 273-276 (Doc. I-IX).
- 18 v. JoppI, Contributo quarto, 124.
- V. DeI rossI, Regesto, 273-274 (Doc. II). Altro documento relativo a Giovanni Marco è quello del 13 novembre 1508 relativo a una controversia con «ser Rainarotto de Raynarottis»: il lapicida chiede il saldo di alcuni lavori eseguiti per quest'ultimo, ma il Rainarotti replica che il tagliapietra «male laboravit bas- sum et capitellum et quod eius culpa fuerunt fracta», rifiutandosi di adempiere; ASU, ANA, 5436 notaio Giovanni Maurizio prot. processi 1508, cc. 2v. [Doc I]
- V. DeI rossI, Regesto, 275 (Doc. VI).
- Archivium Civitatis Utini, Acta VIII, c. 31rv., già citato da v. JoppI, Contributo quarto, 123, che ricorda anche il figlio Pietro, lapicida che nel 1516 scolpisce un epitaffio in pietra sopra la porta delle Grazie a Udine.
- Archivium Civitatis Utini, Acta VIII, c. 43r, che cita «Magistro Johannes cognominato Marco ac magi- stro Bernardino fratribus Utini habitantibus lapicidis». Giovanni Marco risulta inoltre parte di una lite con il pittore Giovanni Antonio da Cortona, dalla quale si apprende la sua residenza «in burgo Glemone» 18 agosto 1521, ivi, c. 197.
- Ivi, 276 (Doc. VIII).
- F. QuaI, G. berGaMInI, Documenti per lo studio dell'arte in Friuli nei secoli XV e XVI (VII), «Sot la Nape» XXXVII, 2 (1985), 25-32: 31-32.
- 25 Udine, Biblioteca del Seminario diocesano, Schedario Biasutti.
- Pordenone, Archivio Storico Diocesano, Concordia, filza Civilium et temporalium ab anno 1502 ad annum 1598, Filze, b. 45 foglio sciolto. Ringrazio Eugenio Marin per avermi segnalato il documento. 27 Ivi, 270, 280 (Doc. XVII).
- V. DeI rossI, Regesto, 270, 279 (Doc. XVI).
- p. GoI, Scultura del Sei-Settecento nel Friuli occidentale. II, «La Loggia» n.s. III, 3 (2000), 103-107: 105 (fig. 2).
- Probabilmente occultato in seguito al citato divieto di apporre insegne sui fonti battesimali.
- V. JoppI, Contributo quarto, 125; C. soMeDa De MarCo, Architetti e lapicidi lombardi in Friuli nei secoli XV e XVI, in Arte e artisti dei laghi lombardi, I. Architetti e scultori del Quattrocento, a cura di e. arslan, Como, Antonio Noseda, 1959, 309-342:338; G. berGaMInI, La scultura di Carlo da Carona, Udine, Società filologica Friulana, 1972, 44.
- V. JoppI, Contributo quarto, 125; C. soMeDa De MarCo, Architetti e lapicidi lombardi in Friuli nei secoli XV e XVI, in Arte e artisti dei laghi lombardi, I. Architetti e scultori del Quattrocento, a cura di e. arslan, Como, Antonio Noseda, 1959, 309-342:338; G. berGaMInI, La scultura di Carlo da Carona, Udine, Società filologica Friulana, 1972, 44.
- Udine, Biblioteca civica, fondo principale, ms 1358, fogli 367, 370, 374.
- G. berGaMInI, Giovanni Antonio Pilacorte lapicida, Udine, SFF, 1970, 47.
- 34 v. DeI rossI, Torre di Pordenone, in Carlo da Carona in Friuli, 110-113.
- G. berGaMInI, Tolmezzo, ivi, 176.
- 36 Segnalatami da Raffaella Plos, che ringrazio. v. DeI rossI, Treviso, in Carlo da Carona in Friuli, 260- 263, cui si rinvia anche per la relativa bibliografia. 37 ID., Milano, ivi, 193-199.
- 38 v. DeI rossI, I. reale, Guida alle opere, 77.
- Ivi, 54.
- Ivi, 145 e 37. Paolo Goi comunica di aver a suo tempo esaminato le due sculture e considerato l'attribuzione a Pilacorte e bottega. 41 a.M. CorTenovIs, Lettera postuma sopra varie sculture antiche del Friuli, «Memorie per servire alla storia letteraria e civile» luglio-agosto [stampa 1801], 107-113 (= Gli scritti di Angelo Maria Cortenovis sull'arte medievale in Friuli, [a cura di] P. Pastres, Udine 2018, 101-107: 104-105);
- V. JoppI, Contributo quarto, 127-128.
- 42 v. DeI rossI, Spilimbergo, in Carlo da Carona in Friuli, 164-167.
- 43 Ringrazio Alberto Pavan per l'aiuto nella traduzione del testo.
- 44 p. GoI, La decorazione scultorea del '500 nel Castello di Zoppola, «La Loggia» I, 1 (1998), 101-106: 104 (fig. 8).
- G. berGaMInI, p. GoI, Guida ai monumenti, in Spilimbergo, Spilimbergo, Pro Spilimbergo, 1987, 38- 99: 97.
- G. berGaMInI, La scultura in pietra del Rinascimento a Cividale, in Studi cividalesi, Udine, Arti grafi- che friulane, 1975 («Antichità Altoadriatiche» 7), 109-123: 121.
- Ibid.
- ID., Affreschi devozionali nel comune di Moimacco, «Sot la Nape» XLII, 4 (1990), 5-24: 20 (figg), 23-24. 49 Segue termine non leggibile depennato.
- Segue «lib» depennato.
- Segue «Iur» depennato.
- Vivo ringraziamento per la collaborazione si esprime a Roberto Castenetto, Anna Comoretto, Eugenio Marin, Raffaella Plos e Paolo Sbrizzi.