»Pripovijest o Juditi« u Europi između petnaestoga i šesnaestoga stoljeća. »Cantare« Lucrezije Tornabuoni; ep Marka Marulića (exordium i narratio: prva prepoznavanja) (original) (raw)
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Archivum mentis. Studi di filologia e letteratura umanistica, 2022
Questo studio è stato pubblicato originariamente come 'Prefazione' all’opera di Marko Marulić, 'Judita: Izdanje u spomen petstote obljetnice prvotiska' ['Judita: Edizione celebrativa per il cinquecentenario della prima edizione'], a cura di B. Lučin, Zagreb, Split, Matica hrvatska, Književni krug Split - Marulianum, 2021, pp. 5-28. Viene qui pubblicato per concessione degli editori croati. Al testo originale sono state apportate minori modifiche per facilitare la lettura al pubblico italiano; inoltre, sono stati aggiunti i titoli dei paragrafi, alcune note e precisazioni alla letteratura critica.
I messaggeri mi hanno sempre affascinato, per l'attualità dei temi che affrontano, per le descrizioni dei campi di battaglia e per la ricchezza stilistica dei loro racconti. 1 Costruiti ricorrendo a un modello d'ispirazione omerica, i racconti dei messaggeri seguono un tipo di rappresentazione (definibile telling 2), che, mediante l'uso della parola, produce delle 'scene tipiche'. 3 Ciò significa che Euripide, così come Omero nelle molte scene di battaglia che narra soprattutto nell'Iliade, 'scrive seguendo un modello', ovvero, facendo ciò che in latino stricto sensu si definirebbe con il verbo describere. La descrizione funziona, quindi, come un luogo di riscrittura, in altri termini, come uno 'strumento intertestuale'. Nello studio che qui propongo, mi occuperò delle scene in cui si riferiscono le morti avvenute sui campi di battaglia. A mio parere, infatti, il discorso del messaggero euripideo come "corrispondente di guerra" è molto simile a quello degli attuali giornalisti. 4 Le scene narrate, vale a dire quelle che si svolgono fuori dalla vista del pubblico (e che potrebbero essere definite 'extra
2009