I paesi lontani e lo straniero nelle Lettere curiose (original) (raw)

I paesi lontani e lo straniero nelle Lettere curiose The Lettere curiose translate into Italian a selection of texts from the Marquis d'Argens' Lettres Juives, a work that had great success throughout Europe. The Italian version, attributed to the Venetian Ponziano Conti, succeeds in a difficult undertaking: to offer the public of Italian readers a text that can not only overcome the barriers of the national censorships and the obstacles of the cultural differences, but also preserve the elements the caused the success of the French text. Nel 1741 escono a Venezia da Agostino Savioli le Lettere curiose: si tratta di un evento significativo per la nostra storia letteraria, perché anche questa pubblicazione, con il suo successo, indica che negli anni Quaranta del Settecento i libri di lettere che provengono dal mondo francofono stanno conquistando il pubblico italiano. 1 Non si è al cospetto, infatti, di un caso editoriale che riguarda una ristretta cerchia di lettori, cioè della stampa di un'opera destinata a un selezionato gruppo di intellettuali italiani: ciò non rappresenterebbe un'eccezione, perché in questo torno d'anni a sud delle Alpi circolano non poche opere di letterati e filosofi francesi, anche quelle più problematiche per le censure, in lingua originale o, più raramente, anche in traduzione. Le Lettere curiose, al contrario, interessano editori e lettori che prediligono testi in volgare pensati per l'intrattenimento. Questo pubblico non può ormai più accontentarsi solo della produzione nostrana, perché in parte percepita come stantia, poco alla moda, provinciale. Il discorso vale in modo particolare per l'epistolografia e, più in generale, per la letteratura di viaggio. Non a caso, dunque, nel frontespizio della stampa le Lettere curiose sono presentate come una traduzione dal francese di Melibeo Sampogna, identificato con il letterato veneziano Ponziano Conti. 2 Le Lettere curiose sono, in realtà, come ho già avuto modo di mostrare, una versione molto libera delle Lettres juives, ou Correspondance philosophique, historique et critique, entre un juif voyageur à Paris & ses