Nel sogno di don Bosco, la sintesi della sua proposta educativa, in «Note di Pastorale Giovanile» 57 (2023) 5, 11-16 (original) (raw)
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L'articolo, dopo essersi, confrontato con il realismo funzionale di Braido e la prospettiva comunicativa di Stella, integra il loro approccio leggendo la narrazione dei sogni come atto educativo nel suo stesso darsi, così da cogliere il processo dinamico entro cui si colloca ed evidenziarne la storia degli effetti, immediati e remoti. Attingendo alle Cronachette dei primi salesiani, si ricostruisce un ricco processo educativo-narrativo fatto d’interpretazione della situazione, accoglienza della chiamata e di opportune applicazioni pratiche (dalla presentazione del curatore prof. Andrea Bozzolo). The article "Don Bosco's educational use of dreams: contexts, processes, intentions" begins with an introductory confrontation with Braido's functional realism of and Stella's communicative perspective. The author integrates their approach by reading the narration of dreams as an educational phenomenon, so as to grasp the dynamic process within which it is placed and to highlight the history of its immediate and remote effects. Drawing on the "Cronachette" of the first Salesians, a rich educational-narrative process is reconstructed: 1. interpretation of the situation, 2. reception of the call, 3. practical applications. Presentation in http://prezi.com/8d6sqxku4smg/?utm\_campaign=share&utm\_medium=copy
Salesianum, 2020
La “cronachetta” di Cesare Chiala conservata nell’ASC contiene cinque discorsi di “buona notte” tenuti da don Bosco alla comunità giovanile di Torino-Valdocco tra il 30 maggio e il 6 agosto 1862. Tre di essi sono racconti di esperienze personali recenti, che il santo presenta ai giovani con intenti edificanti e didascalici. Le altre due invece rivestono un’importanza particolare come documento della sensibilità dei cattolici in quella situazione storica ed espressione di una mentalità e di una percezione. Si tratta dell’apologo o similitudine delle due colonne e del sogno del “cavallo rufo”. Rivelano la visione ecclesiologica di don Bosco in quelle particolari contingenze. Di questa cro naca viene offerta l’edizione critica e il confronto con alcuni testi paralleli. L’edizione critica è preceduta dalla contestualizzazione storica e dal profilo dell’autore, che in quel momento non era ancora salesiano, ma impiegato nelle Regie Poste e collaboratore di don Bosco nella redazione delle Letture cattoliche e nella catechesi agli oratoriani. The “diary” of Cesare Chiala preserved in the ASC contains five talks given in “good nights” by Don Bosco to the boys in Turin-Valdocco between the 30th May and the 6th August 1862. Among them are accounts of some recent personal experiences that the saint gives to the boys to edify and instruct them. Two others, however, are of particular importance since they record the sensitivities of the Catholics of that par ticular historical period and are an expression of their way of thinking and appreciation of the situation. These are the ‘parable or allegory’ of the two columns and the dream of the “red horse”. They demonstrate Don Bosco’s view regarding the Church in those particular circumstances. A critical edition of this diary is presented and a comparison made with some parallel texts. The critical edition is preceded by its historical background and by an account of the author who at the time was not yet a Salesian but employed in the Postal Service and a collaborator of Don Bosco in the editing of the Letture cattoliche and in teaching catechism to the oratory boys.
Lo stato degli studi sui "sogni" di don Bosco e prospettive di ricerca
in Andrea Bozzolo (ed.), I sogni di don Bosco. Esperienza spirituale e sapienza educativa, Roma, LAS 2017, pp. 125-142
Lo studio ripercorre la lezione dei più autorevoli studiosi salesiani che si sono cimentati con i problemi storico interpretativi posti dai “sogni” di don Bosco: F. Desramaut, P. Stella, P. Braido, F. Jiménez, A. J. Lenti, identificando la peculiarità del loro approccio al tema e riproponendo opportunamente le preziose indicazioni metodologiche che si possono apprendere dalla loro indagine, per accostare il fenomeno con rigore storiografico e attenzione critica.
Salesianum, 2017
Don Bosco has always maintained that religion is an indispensable educational factor. Today some scholars of the preventive system prospect “religion” mainly as training of adolescents to comprehensive and ultimate meaning of life. However, in the experience of the Holy Educator, this was also a supporting methodological structure of his entire system and inspiring source of fruitful educational itinerary. From the beginnings of the Salesian Oratory, the religious practice has been an effective means of helping young people to assimilate the fundamental values and to perfect themselves. Above all, the sacramental spirituality has had an important role in the educational insight and spiritual accompaniment of young people educated by Don Bosco. The article concludes with some functional considerations for a greater enhancement of “religion” in present Salesian education.
Il sogno di Giacobbe e la conoscenza profetica in Mosè Maimonide
in G. Garfagnini e A. Rodolfi (eds.), «Scientia humana» e «scientia divina». Conoscenza del mondo e conoscenza di Dio, (Pisa: ETS), 2016
This article focuses on Maimonides’ political philosophy (and theology of history), taking the cue from his interpretations of Jacob’s dream (Gen. 28, 12-14), as presented in Mishneh Torah, Yesodei ha-Torah (7, 3), in the Epistle to Yemen, and in the Guide (Introduction; I, 15, II, 10). Key-themes (such as the nature of prophecy, messianic redemption, and our knowledge of physical and metaphysical realities) are addressed by comparing Maimonides’ approach to Midrashic and Talmudic traditions, to the ‘Platonism’ of al-Fārābi, and to ibn Bājja’s ideal of solitary life. Finally, Maimonides’ Jacob (a philosopher and prophet) is put vis-à-vis Yehudah ha-Lewi’s Jacob: the last single individual who was in direct contact with the divine power, before begetting the Twelve Tribes.
Orientamenti Pedagogici Rivista Internazionale Di Scienze Dell Educazione, 2013
Assuming vocation as a characterizing element of humanity since the dawn of existence and referring to some important expressions of the charism of don Bosco regarding vocation, the article discusses the biological, psychological, social, religious, and vocational content of the developing stages, of preadolescence and adolescence, to arrive at some updated educational-vocational [Salesian] guidelines. The charismatic information gathered by some specific sources are compared with the characteristics of the developing stages and are analyzed with the help of the humanities and then conclude with some concrete suggestions for the practice of discernment and real vocational accompaniment.
La presente pubblicazione raccoglie i contributi del Congresso "Giovani e scelte di vita. Prospettive educative" svoltosi a ridosso della celebrazione del Sinodo, dal 20 al 23 settembre 2018 a Roma nella sede dell’Università Pontificia Salesiana. L’itinerario congressuale è stato scandito da sessioni plenarie modellate sulle tre azioni: riconoscere, interpretare, scegliere: 1. Riconoscere: Nella prima sessione “In ascolto dei giovani” ci si pone in ascolto della realtà giovanile sia con le narrazioni e gli immaginari dei e sui giovani che con la ricerca di quattro esperti provenienti da Europa, America Latina, Asia e Africa creando una panoramica di modelli, stili, valori e scelte di vita dei giovani. 2. Interpretare: La seconda sessione “In dialogo per discernere” è dedicata ad approfondire il rapporto giovani e scelte di vita dal punto di vista della riflessione antropologica, filosofica, pedagogica e pastorale per accompagnare i giovani nel compito della transizione alla vita adulta e della costruzione della loro identità. 3. Scegliere: Alla terza sessione: Prospettive educative in chiave ecclesiale e salesiana (disponibile nel file pdf) è consegnato il compito di raccogliere le sfide emerse nella riflessione congressuale e rileggerle a partire dal contributo originale del carisma educativo salesiano. L’ermeneutica di alcune fonti salesiane, a cura di Wim Collin (UPS) ed Eliane Petri (Auxilium), offre la possibilità di mettersi a confronto con l’esperienza educativa e formativa di san Giovanni Bosco e santa Maria D. Mazzarello. Lo scopo di questo primo momento è quello di far emergere dagli scritti dei due fondatori gli atteggiamenti e i valori, i modelli e le strategie che aiutano i giovani e le giovani a maturare nella loro vocazione umana e cristiana e a descrivere le caratteristiche che qualificano l’educatore e l’educatrice come accompagnatori alle scelte di vita. In un secondo momento, mediante una riflessione pedagogica operata da Piera Ruffinatto (Auxilium), si mette in evidenza come l’educazione alla scelta sia dimensione essenziale del metodo preventivo, per sua natura finalizzato a formare i giovani come buoni cristiani e onesti cittadini e via metodologica privilegiata per educare convinzioni, sistemi di significato e sicuri quadri di riferimento per la vita. Infine, Michal Vojtáš (UPS) offre alcuni spunti di attualizzazione della pedagogia della scelta e della vocazione. Se ne evidenziano le evoluzioni a partire dal post Concilio Vaticano II e si confrontano con le esigenze odierne rileggendo e proponendo un quadro di riferimento e alcuni strumenti per una pedagogia vocazionale oggi. --- This publication collects the contributions of the International Congress "Youth and Life Choices: Educational Perspectives" organized from 20 to 23 September 2018 in Rome. The Congress itinerary was marked by plenary sessions modeled on the three actions of discernment: recognizing, interpreting, choosing: 1. Recognizing: In the first session "Listening to young people" is focused on the reality of youth both with the narratives and imagery of the young people and with the sociological research of four experts from Europe, Latin America, Asia and Africa creating an overview about youth models, styles, values and lifestyle choices. 2. Interpreting: The second session "In dialogue to discern" contains anthropological, philosophical, pedagogical and pastoral contributions about the relationship between young people and life choices specifically in the task of identity building and process of transition to adult life. 3. Choosing: The third session: "Ecclesial and Salesian Educational Perspectives" (available in the pdf file) accepts the challenges that emerged in the previous sessions and rereads them proactively from perspective of the Salesian educational charism. The hermeneutics of some Salesian sources, by Wim Collin (UPS) and Eliane Petri (Auxilium), offers the possibility of confronting the educational and formative experience of St. John Bosco and St. Mary D. Mazzarello. The purpose of this first moment is to bring out from the writings of the two founders the attitudes and values, the models and strategies that help young people and young people to mature their human and Christian vocation and to describe the characteristics of the educators seen as a guide to life choices. In a second moment, through a pedagogical reflection made by Piera Ruffinatto (Auxilium), it is highlighted how choice education is an essential dimension of the Salesian "preventive method", by its nature aimed at educating young people as "good Christians" and "honest citizens" with a methodology for educating beliefs, systems of meanings and trustworthy life frameworks. Finally, Michal Vojtáš (UPS) offers some an update of the Salesian pedagogy of choice and vocation. The developments from the post-Vatican II Council are critically highlighted and compared with today's needs proposing a reference framework and some tools for a contemporary pedagogy of the choice and vocation.