Modelli di agricoltura “sostenibile” con particolare attenzione al settore vitivinicolo (original) (raw)

L’etichettatura di sostenibilità nel settore vitivinicolo

Abstract ITA: Nel settore vitivinicolo la sostenibilità e la sua comunicazione al consumatore per mezzo dell’etichettatura, nel rispetto della normativa in materia, ha assunto una crescente rilevanza, anche in ragione delle pressanti esigenze ambientali e climatiche che costringono ad un ripensamento in chiave digitale di sistemi e tecniche di produzione, in un’ottica di ottimizzazione e preservazione delle ri- sorse naturali. Partendo da una preliminare riflessione circa il significato giuridico del termine “sostenibile”, il contributo si sofferma su come il legame tra iniziativa imprenditoriale, sviluppo di innovative tecnologie di- gitali, ricerca di nuovi spazi di mercato e sicurezza giuridica abbia anche portato allo sviluppo, da parte di soggetti pubblici e privati, di standard volontari certificati la cui adozione ha guidato verso ap- procci etici individuali che consentono agli operatori – e ai consuma- tori – di beneficiare degli effetti della certificazione e dell’etichettatu- ra di sostenibilità. Abstract ENG: In the wine sector, sustainability and its communication to the consumer, in compliance with the legislation, has assumed increasing importance. Nowadays, the adoption of new production digital systems and techniques to optimize and preserve natural resources are necessary because of the pressing environmental and climatic needs. From a preliminary reflection on the legal meaning of the term “sustainable”, the present contribution reflects on the link between entrepreneurial initiative, innovative digital technology, search for new market spaces and legal certainty in the wine sector. Certified voluntary standards developed by public and private entities have also allowed the development of individual ethical approaches that benefit operators - and consumers - from the effects of certification and sustainability labelling.

Agricoltura sostenibile e conservativa

Agricoltura sostenibile e conservativa, alla ricerca della sostanza organica L'agricoltura sostenibile entra nella pac. Contro l'effetto gas serra , sovescio, cover crops, minima lavorazione del suolo, interramento dei residui colturali. I vantaggi misurati e le criticità riscontrare. Vantaggi e svantaggi e le sollecitazioni dell'ambiente

DAGLI ACINI D’UVA ALLA RICOSTRUZIONE DEL PAESAGGIO: L’ESEMPIO DELL’ECOMUSEO DELLA COLLINA E DEL VINO DI CASTELLO DI SERRAVALLE (BOLOGNA)

Marginal areas as Castello di Serravalle (Bologna, Italy) offer us numerous information about the evo- lution of men -environment relationship, which can complete the geomorphological reconstructions, the archaeological proofs and the written historical sources. This particular research requires a brand new approach, strongly multidisciplinary, which plans to use different competences and to study heter- ogeneous sources, diverse for field and features. Particular attention will be given to the integration of geomorphological and archaeological data, first of all to archaeobotanical analyses on materials from the roman archaeological site of Mercatello. Moreover the results of this research could be improved and spread through a suitable museum arrangement (Ecomuseum of Hill and Wine), which would let people improve their local, natural and cultural knowledge, through learning activities.

Dalla parte delle radici: il vigneto sostenibile

L'attenzione all'ambiente, alla sostenibilità della coltura, le nuove esigenze nella coltivazione della vite, hanno influenzato le tecniche di gestione del suolo, dalla lavorazione meccanica , alla "non coltura", fino all'inerbimento permanente. In questo lavoro viene analizzato il percorso agronomico di questa fase della viticoltura, nel quale sono fondamentali i nuovi studi sulla fisiologia dell'apparato radicale della vite, nei suoi rapporti con il suolo.

Modelli imprenditoriali e valorizzazione dei paesaggi viticoli storici italiani: quattro casi studio a confronto

in: a cura di M.Agnoletti, A. Carandini, W. Santagata (2012), Florens 2012, Biennale dei Beni Culturali ed Ambientali, Studi e Ricerche, Bandecchi e Vivaldi editori, Pisa. , 2012

"Il contributo è esito di una ricerca finalizzata allo studio di imprese agricole che hanno avviato un processo di valorizzazione dei propri prodotti e della propria immagine basandosi sulla valorizzazione e riscoperta degli elementi storico-culturali del paesaggio agrario. Il metodo di ricerca utilizzato è stato quello dell’analisi di casi studio. Questa scelta si basa sulla convinzione che è indispensabile analizzare il fenomeno con un solido radicamento nelle realtà empiriche al fine di attivare una riflessione teorica adeguata sul valore del paesaggio agrario e sul ruolo che può assumere nelle strategie aziendali attraverso il ridimensionamento della funzione produttiva agricola a vantaggio della funzione ricreativa-turistica e ambientale-conservativa. Lo studio del paesaggio agrario è stato affrontato partendo dall’interno delle imprese agricole allo scopo di: comprendere il legame tra le scelte operate dagli imprenditori e le funzioni svolte dalle forme paesaggistiche storiche recuperate; valutare quanto costa produrre con tecniche paesaggistiche; misurare i risultati economici ottenuti dalle imprese; riflettere sul ruolo che il paesaggio agrario svolge come risorsa economica territoriale. La scelta dei casi studio è ricaduta su quattro imprese vitivinicole in quanto questo settore si è mostrato, più di altri, inserito in percorsi turistici che legano la qualità del prodotto alle caratteristiche del territorio e inoltre ha risposto ai cambiamenti in corso adottando la strategia della creazione del valore piuttosto che quella della riduzione dei costi di produzione. Due sono le principali conclusioni della ricerca. In primo luogo si dimostra che i cambiamenti nella società stanno portando le imprese ad una rielaborazione del ruolo dell’agricoltura, sempre più chiamata a costruire una nuova integrazione tra i valori del mondo rurale (ambiente, paesaggio, tradizioni e cultura) e le richieste del mondo urbano (fruizione della campagna, miglioramento della qualità della vita, riscoperta della propria identità). In secondo luogo i risultati economici positivi ottenuti dalle imprese analizzate dimostrano che non sono tanto i contesti socio-economici in cui opera l’impresa a determinare il successo o l’insuccesso dell’investimento paesaggistico, quanto la capacità di costruire una strategia aziendale di differenziazione del prodotto in grado di maturare un vantaggio competitivo per l’azienda creando un valore per il consumatore. Il consumatore deve percepire una maggiore utilità nel consumare un vino che proviene da un vigneto paesaggistico rispetto ad un vino prodotto in un paesaggio più anonimo, utilità che sarà tanto maggiore quanto più l’attributo paesaggio è connesso ad altri attributi ambientali e quanto più risulta legato alla conoscenza e fruizione del territorio. "