I Valania-Arrigoni, una dinastia di intermediari attivi nel Lombardo-Veneto nel XIX secolo, in «Itinerari del mercato artistico da Napoleone all'Unità», Atti delle Giornate di studi (Università degli Studi di Trento, 7-8 giugno 2021), a cura di Valeria Paruzzo e Sara Tonni (original) (raw)

Una fonte inedita per lo studio dei commerci adriatici nel Trecento: il registro della Dogana di Dubrovnik/Ragusa (1380-1381), in: Bruno Figliuolo (Ed.), Guardando a Venezia e oltre. Connettività locale, mercati intermedi e l’emporio dell’‘economia mondo’ veneziana, Udine 2022, pp. 249-271.

2022

La collana si propone di pubblicare ricerche monografiche e studi storiografici su aspetti originali della storia europea dall'alto Medioevo ai nostri giorni e su figure influenti e significative delle vicende storiche e della riflessione critica. In essa viene inoltre posta particolare attenzione, in un quadro problematico sempre di ampie prospettive, alla realtà locale e alla pubblicazione di fonti giudicate particolarmente rare, eloquenti e rilevanti. In copertina La parte occidentale della città di Venezia e della laguna, particolare dal manoscritto Kitāb-i baḥriye ('Libro del mare') di Pirî Reis, 1525 ca. (Baltimora, The Walters Art Museum, W.658, f. 186a). Progetto grafico di copertina cdm associati Stampa Impressum, Marina di Carrara (Ms) © FORUM novembre 2022 Editrice Universitaria Udinese FARE srl con unico socio IndIce Bruno Figliuolo Tra storicismo e strutturalismo: lo scambio commerciale principio ideale eterno della storia p. Tommaso Vidal La podesteria di Asolo nello spazio economico Trevigiano (secoli XIII-XV) » Bruno Figliuolo Le vene e il cuore: i porti fluviali del Friuli storico e i loro rapporti con le economie-mondo veneziana e fiorentina » Fabrizio Pagnoni Economie di distretto e integrazione commerciale: Brescia fra Due e Quattrocento » Angela Orlandi Da Bologna a Venezia, le vie dello scambio (secoli XIV-XV) » Giulia Spallacci I registri delle gabelle della città di Fano in epoca malatestiana (1431-1463) » Francesco Bettarini Zara e le reti mercantili delle città italiane tra XIV e XV secolo » Ermanno Orlando Spalato, l'Adriatico e i Balcani. Lo spazio economico di Venezia intra Culphum nel XV secolo » * Nel presente saggio sono utilizzate le seguenti sigle: BFD = Biblioteca del Monastero dei Francescani di Dubrovnik; DAD = Državni Arhiv u Dubrovniku.

Scipione Calandrini e Tommaso Contarini scrivono a Johann von Salis-Samedan (1595-1596): due suppliche “veneziane”, tra mercatura, diplomazia e solidarietà riformata, «Quaderni grigionitaliani», lxxxv/1 (2016), pp. 10-18.

Heft 1 Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-587275 PDF erstellt am: 18.04.2017 Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. Das Veröffentlichen von Bildern in Print-und Online-Publikationen ist nur mit vorheriger Genehmigung der Rechteinhaber erlaubt. Die systematische Speicherung von Teilen des elektronischen Angebots auf anderen Servern bedarf ebenfalls des schriftlichen Einverständnisses der Rechteinhaber. Haftungsausschluss Alle Angaben erfolgen ohne Gewähr für Vollständigkeit oder Richtigkeit. Es wird keine Haftung übernommen für Schäden durch die Verwendung von Informationen aus diesem Online-Angebot oder durch das Fehlen von Informationen. Dies gilt auch für Inhalte Dritter, die über dieses Angebot zugänglich sind. Ein Dienst der ETH-Bibliothek ETH Zürich, Rämistrasse 101, 8092 Zürich, Schweiz, www.library.ethz.ch

Convegno Internazionale di Studi “Come un involucro prezioso. Forme e funzioni della decorazione ad affresco in età gotica”, Bologna, 10-12 giugno 2014. Relazione presentata: Fausta Piccoli “Dipinti di antiche dimore veronesi tra XIII e XV secolo: i casi di palazzo Forti e di casa Salerni”.

Ricollegandosi alle giornate organizzate l'anno scorso a Lucca sul tema della decorazione scultorea 'in esterno', il convegno, al quale partecipano docenti e dottorandi oltre a una folta rappresentanza di colleghi di altri prestigiosi Atenei, anche stranieri, affronta le forme della decorazione pittorica all'interno degli edifici sacri in età gotica, con una speciale attenzione per gli spazi che la accolgono e per le funzioni che vi si svolgevano. Per quanto riguarda la decorazione pittorica in ambito sacro, gli studi recenti hanno ben indagato la parcellizzazione degli spazi liturgici presente negli edifici di età medievale. La presenza di elementi di divisione che, come il tramezzo, impedivano una fruizione unitaria dell'edificio e del suo completamento pittorico, fa emergere quello che Bruno Toscano ha di recente chiamato il valore 'ambientale', come preparazione alla Parola, delle decorazioni degli edifici in età medievale, che si trattasse di affreschi o di vetrate istoriate, la cui decifrazione dal basso era parimenti difficoltosa. Se, al momento di intraprendere una decorazione pittorica, le esigenze della narrazione venivano attentamente studiate, prestando attenzione alle rispondenze interne (ad esempio tra Vecchio e Nuovo Testamento) che facevano parte del modo di pensare del tempo, ciò che doveva colpire l'uomo medievale-non certo calato, come siamo noi, in una civiltà delle immagini (al tempo le uniche immagini visibili a tutti si trovavano appunto nelle chiese)-era forse l'icasticità di singole figure, la capricciosità di certi dettagli, il lusso dei colori e, più in generale, il carattere sacrale che proveniva all'edificio dal suo essere interamente affrescato. Di qui il titolo del convegno, che non si occupa poi soltanto, attraverso gli esempi presentati, di decorazione sacra, ma lascia spazio anche al tema della decorazione profana, in cui assai diverse sono le esigenze che la pittura è chiamata a soddisfare.

L'aristocrazia del medio corso dell'Adda nei secoli IX-XII: de Vicomercato, de Caromano, de Bevulco, in La Curtis di Capiate fra Tardo Antico e Medioevo: Scoperte inedite e nuove ricerche sul territorio. Atti della prima Giornata di Studi, 21 maggio 2016, a cura di Andrea Mariani e Fabio Carminati

Il presente studio indaga le vicende di tre famiglie dell'aristocrazia rurale briantea, che ebbero notevole tra le famiglie de Vicomercato, de Caromano e de Bevulco sul territorio descritto. Aim of this paper is to investigate the events of three families from the rural aristocracy of Brianza, and Vimercate, mainly along the Adda river. In particular we tried to summarize de Vicomercato, de Caromano and de Bevulco families' main business in the described territory.