Città italiane, storie di lingue e culture (original) (raw)

Storie e linguaggi -25

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La cultura della città storica in Italia

"Scienze del territorio", n. 3 (numero monografico: "Ricostruire la città", a cura di Enzo Scandurra e Carlo Cellamare), 2015

Il saggio ripercorre le fasi evolutive della cultura della città storica in Italia, fino al suo attuale declino. I passaggi principali che portano dalla formulazione teorica, con le prime esperienze operative di tutela del tessuto urbano e sociale dei centri antichi, fino all'odierna messa in crisi, possono essere sinteticamente ricondotti a: il dibattito sulla ricostruzione postbellica delle città storiche; la Carta di Gubbio; i piani per i centri storici e i progetti di restauro urbano (Bologna, Roma etc.); la vendita del patrimonio edilizio pubblico nei centri storici; i piani per la ricostruzione post-sisma nel cratere aquilano ed emiliano; la privatizzazione (e mercificazione) dello spazio urbano monumentale. Una rinascita critica della città storica (e del suo territorio) per la ridefinizione della civile convivenza è ora attuabile attraverso: il riconoscimento dei principi evolutivi che hanno presieduto alla sua formazione; la conoscenza sistematica e aggiornata del patrimonio urbano-territoriale; la partecipazione delle popolazioni al suo recupero; il contenimento improrogabile del nuovo impegno di suolo; la riappropriazione e la messa in atto di competenze progettuali e artigianali. *** The essay outlines the evolutionary stages of the historic city culture in Italy, up to its current decay. The main stages leading from its theoretical statement, with the first effective experiences conserving urban and social fabric in ancient centres, to the present crisis, can be summarised as follows: the postwar discussion about rebuilding historical cities; the Gubbio Charter; the Old towns plans and urban restoration projects (Bologna, Rome etc.); the sale of public building assets in the old towns; the plans for post-earthquake reconstruction in L'Aquila and Emilia craters; the privatisation (and commodification) of monumental urban space. A critical revival of historical city (and its territories) for the redefinition of civil coexistence requires now: a recognition of the evolutionary principles that have governed its formation; a detailed and updated survey on the urban-territorial heritage; the participation of citizens in its redevelopment; a no longer extendable containment of new soil commitment; a new appropriation and implementation of design and craft skills.

Walter Siti, le borgate e il linguaggio

Le strutture testuali de Il Contagio di Walter Siti, gli echi pasoliniani e la messa in scena, in sede di discorso diretto, di una mimesi linguistica aderente al vero.

Le città, capitali della varietà linguistica - 2012

Le città sono le capitali della varietà linguistica, ovvero gli spazi in cui si è realizzato il più alto livello di confluenza, di promiscuità e di rielaborazione degli idiomi locali, degli usi regionali e dell’italiano. Nei poli urbani ha avuto modo di esprimersi meglio che in qualsiasi altro luogo la vitalità di un patrimonio linguistico rigoglioso e multiforme come quello del nostro paese. Con pagine scelte di Nicola De Blasi per Napoli, Claudio Marazzini per Torino, Silvia Morgana per Milano, Lorenzo Tomasin per Venezia

BULGARI IN ITALIA MEDIEVALE TRA LEGGENDA E MEMORIA STORICA

È necessario dire sin dall'inizio che qui parleremo dei bulgari intesi come protobulgari, cioè come quel gruppo etnico seminomade, costituitosi nel periodo II-VI secolo d.C. dalla fusione di gruppi etnolinguistici eterogenei (turcici, iranici, uigurici), in gran parte provenienti dall'Asia centrale. Va detto che l'elite sociale con molta probabilità aveva radici turciche: infatti, la lingua (proto)bulgara apparteneva a questa famiglia linguistica. All'epoca della Grande Migrazione dei Popoli, i (proto)Bulgari si diressero verso l'Europa, dove fondarono diverse entità statali cui diedero il loro nome.

Sicilia da raccontare tra storia, architettura e territorio parlante

Sicilia da raccontare tra storia, architettura e territorio parlante , 2023

Il volume si compone di tre parti: La città dal Medioevo all’Ottocento; Vicende nobiliari e territorio stratificato; La toponomastica parlata. Esse danno forma ad un itinerario di conoscenza che abbraccia i territori di Agrigento e Caltanissetta, portando in evidenza uno spacco storico inedito di cultura materiale e immateriale. Vengono, infatti, prese in esame non solo le emergenze architettoniche legate alla cultura del gesso, assieme alle maestranze coinvolte nei processi produttivi, ma anche gli aspetti toponomastici utili per descrivere il territorio a partire dalle sue caratterizzazioni geologiche e/o funzionali

Firenze: retoriche cittadine e storie della città

Annali Di Storia Di Firenze, 2007

Firenze. «Se si viene dal Sud non si ha l'impressione di una caratteristica città italiana. È piuttosto internazionale, piccola ma ricca di pregi. I forestieri danno più nell'occhio che altrove, e anche la prostituzione. In cammino, dunque, a godere quello di cui posso ancora alimentarmi in Italia!»