Manuale di Diritto dei consumi (original) (raw)

Manuale del diritto dei consumatori A. Catricalà -M.P. Pignalosa

Manuale del diritto dei consumatori , 2013

Il Manuale segue l'impianto del codice del consumo ed è intitolato al "al diritto dei consumatori", riprendendo la formula con la quale la materia è abitualmente designata tanto nella letteratura scientifica quanto nella prassi amministrativa, sia nelle Università sia nel lessico comune. La denominazione - che pone volutamente in risalto la centralità della figura del consumatore - può essere tranquillamente utilizzata anche per un manuale, con la matura consapevolezza che essa rappresenta solo parzialmente i contenuti di una materia soggettivamente e oggettivamente più vasta.

Manuale di Psicologia dei Consumi

Psicologia dei Consumi, 2013

In mercati sempre più concorrenziali, il marketing non può limitarsi alla promozione di qualità e convenienza. Seguendo l’esempio dei più significativi casi di successo, un obiettivo primario delle aziende è oggi quello di conoscere la psicologia del consumatore, per instaurare relazioni durevoli e costruire valore che vada al di là di quello ottenibile dall’uso strumentale della merce. Perché è preferibile che il packaging di alcune categorie di prodotti sia di un dato colore? Perché il consumatore non sceglie in modo razionale? Quali sono le fasi del processo decisionale per la scelta di un bene o di un servizio? Quali sono i prodotti più soggetti all’acquisto di impulso e perché? Qual è l’influenza del gruppo sulle preferenze individuali? Qual è il ruolo dei valori nell’orientare le scelte dei consumatori? Perché l’acquisto di certe marche può essere considerato un atto di comunicazione utile a esprimere la propria identità? Come si spiegano i più recenti trend di consumo legati al fenomeno culturale del cibo o al mantenimento della forma fisica? Quale significato ha il consumo critico per le persone? Nel rispondere a queste e altre domande, il Manuale di Psicologia dei Consumi si rivolge agli studenti universitari, agli studiosi e agli operatori che intendono approfondire la spiegazione del comportamento del consumatore. Il testo affronta tutti i temi chiave della psicologia dei consumi e integra la discussione teorico-scientifica con approfondimenti di numerosi docenti delle diverse università italiane, case history ed esempi tratti dalla pratica delle più note aziende. Indice Parte I - Il consumatore come individuo 1) Il consumatore come decision maker 2) Il ruolo della percezione nei processi di consumo 3) I processi di apprendimento e i comportamenti di consumo Parte II - Processi sociali e influenza sul consumatore 4) La motivazione al consumo 5) Costruzione identitaria e comunicazione di marca 6) Gli atteggiamenti dei consumatori 7) Influenza sociale e consumo 8) Il consumo nell’infanzia e nell’adolescenza Parte III - Le applicazioni della psicologia dei consumi 9) Il cambiamento degli atteggiamenti 10) "Information communication technologies" per la ricerca e la strategia rivolta al consumatore 11) Il rapporto tra l’organizzazione e il consumatore 12) Design dell’esperienza e marketing non-convenzionale 13) I consumi alimentari Indice analitico

Profili giuspubblicistici del consumoUn'analisi costituzionale

2008

CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk provided by AMS Tesi di Dottorato 2. Il Codice del Consumo: un'analisi pubblicistica. __________________ 2.1. Scopo e struttura del Codice del Consumo________________________ 2.1.1. Scopo del Codice________________________________________ 2.1.2. Struttura del Codice______________________________________ 2.2. Analisi del diritto positivo ____________________________________ 2.2.1. Definizioni_____________________________________________ 2.2.2. Le norme a tutela della salute, della sicurezza e della qualità dei prodotti. ____________________________________________________ 2.2.2.1. La sicurezza dei prodotti ______________________________ 2.2.2.2. La responsabilità per danno da prodotti difettosi ____________ 2.2.2.3. Le altre garanzie per i beni di consumo ___________________ 2.2.3. Le norme a tutela della correttezza, della trasparenza e dell'equità nei rapporti contrattuali ___________________________________________ 2.2.3.1. La definizione autoritativa del contenuto contrattuale ________ 2.2.3.2. La previsione di obblighi in capo al professionista __________ 2.2.3.3. Le sanzioni amministrative e penali ______________________ 2.2.3.4. Le tutele processuali specifiche _________________________ 2.2.3.5. Le azioni inibitorie ___________________________________ 2.2.3.6. Gli interventi pubblici di diretto sostegno _________________ 2.2.4. Consumo e servizî pubblici ________________________________ 2.2.4. Le norme sull'associazionismo _____________________________ 2.2.5. Le norme su informazione e pubblicità _______________________ 2.2.5.1. L'obbligo di informare del produttore ____________________ 2.2.5.2. La disciplina della (informazione nella) pubblicità __________ 2.2.6. L'educazione al consumo _________________________________ 3. Il consumo al di là del Codice: il consumo finanziario______________ 90 ZITO, Tutela amministrativa, cit., 382. 91 IDEM, Attività amministrativa, cit., 32 (corsivo mio).

All'impero dei consumi

L’egemonia americana del Novecento, secondo Victoria de Grazia, deve molto alla capacità di diffondere nel mondo un inedito «regime di consumo», il primo fondato su consumi di massa e dotato perciò di un notevole appeal democratico rispetto all’elitario «ancien régime» dei consumi elaborato nel corso dell’Ottocento in Europa. L’articolo prende in esame numerose testimonianze di scrittori europei (Morand, Céline, Soldati, Cecchi, Ehrenburg, Sartre, de Beauvoir, Moravia, Waugh, Calvino, Parise e Baudrillard) e del loro incontro-scontro con l’«impero dei consumi» americano. Gli stereotipi negativi, le critiche rivolte al consumismo e alla proverbiale abbondanza americana sono interpretati alla luce degli ideali dell’ancien régime dei consumi (qualità, distinzione) fatti propri in modo quasi irriflesso da scrittori e intellettuali. Alcune testimonianze più recenti (Parise, Baudrillard), invece, lasciano intravedere l’odierna eclisse dell’impero americano, con l’avvento di un nuovo regime dei consumi postmoderno dai tratti ancora controversi.

Manuale di diritto dei consumatori e dei risparmiatori, a cura di Tommaso Febbrajo, Macerata, eum edizioni università di macerata, 2017

2017

Il volume, pensato essenzialmente per la didattica, contiene un'analisi delle principali discipline finalizzate alla tutela dei consumatori e dei risparmiatori attualmente in vigore in Italia. Gli istituti in cui si articola la disciplina protettiva vengono spiegati nel loro contenuto precettivo, dando conto delle più importanti pronunce giurisprudenziali e offrendo una sintesi delle posizioni dottrinali sui problemi applicativi maggiormente avvertiti. Il tutto mantenendo sempre vivo il contatto con la realtà pratica e con le concrete problematiche sottese agli interventi legislativi. La trattazione dei singoli argomenti è preceduta da una ricognizione storica del percorso, del contesto e degli stimoli da cui è sorto, a partire dalla fine degli anni '80 del secolo scorso, il nucleo di discipline protettive del consumatore poi confluite, per la maggior parte, nel Codice del consumo del 2005.

M. Cappai - Misurare la modernità dell’attuale diritto dei consumi

Consumerism 2019. Dal codice del consumo al Digital Service Act. Quella dal consumatore al cittadino digitale è vera evoluzione?, pp. 9-15, 2019

Il pacchetto di riforme approvato o approvando in orbita Digital Single Market strategy offre l'occasione per avviare una discussione sulla perdurante modernità del diritto dei consumi in Italia. L'esame dei punti essenziali della direttiva c.d. Digital Content e Digital Service e delle due proposte di direttiva sul c.d. New Deal per i consumatori, condotto in un'ottica interdisciplinare e lungo cinque principali direttrici (la nozione di professionista-consumatore; la nozione di atto-contratto; l'elasticità della nozione di pratiche commerciali scorrette; l'efficacia deterrente delle sanzioni nel diritto dei consumi; le azioni rappresentative risarcitorie tra diritto europeo e diritto nazionale), rivela due aspetti. Il primo, è che le clausole elastiche del Codice del consumo sono spesso state interpretate modernamente dall'AGCM, di modo che molte delle modifiche approvate o proposte in ambito europeo non suoneranno a livello interno come una completa novità: in questi casi, nuovi fenomeni economici non necessitavano di nuove regole giuridiche, ma solo di un nuovo approccio. Pertanto, la rilevanza dell'intervento europeo risiede soprattutto nel livello di armonizzazione raggiunto, che mira a ridurre le differenze tra Stati Membri. Il secondo è che, di fronte alle sfide tecnologiche della modernità, alcuni concetti cardine sembrano però richiedere un intervento legislativo. Il contributo tenta di evidenziare in cosa le proposte di ammodernamento, complessivamente positive, si mostrino deficitarie. Il contributo è parte del Capitolo Autorità garante della concorrenza e del mercato, con S. Perugini, cfr. http://www.consumersforum.it/files/eventi/2019/CF\_Consumerism-2019.pdf

PROFILI CRITICI DELLA TUTELA DEL CONSUMATORE NEL DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA

Rivista trimestrale di scienze dell'amministrazione

La legislazione di diritto europeo per la tutela della libera concorrenza. La base giuridica di diritto europeo di carattere primario, e dunque riconducibile ai Trattati istitutivi, relativamente alla tutela della libera concorrenza nei mercati, nonché alla complementare tutela dei consumatori, è rappresentata da più di una disposizione: in particolare, all'interno del Trattato sul Funzionamento dell'Europa (di seguito, anche TFUE) acquistano senz'altro, innanzitutto, immediato risalto gli artt. 101 e 102, norme di apertura della Sezione 1 (Regole Applicabili alle Imprese) del Capo 1 (Regole di Concorrenza) del Titolo VII (Norme Comuni sulla Concorrenza, sulla Fiscalità e sul Ravvicinamento delle Legislazioni), nonché quanto statuito dall'art. 169 (Titolo V: Protezione dei Consumatori). Certamente degno di rilievo pare, poi, il disposto di cui all'art. 106, nonché, in più ampia prospettiva, quanto contenuto all'interno del punto 3 dell'art. 3 del Trattato sull'Unione Europea (di seguito, anche TUE) e degli artt. 3, 4num. 2lett. f, 12, 26 e 114 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. Infine, in forza del suo art. 114 il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea indica, con riferimento al ravvicinamento delle legislazioni, le disposizioni di carattere procedurale atte a conseguire proprio gli obiettivi di cui al precedente art. 26 1 .