Il diritto comparato come geopolitica (II), Genova 16 marzo 2024 (original) (raw)

Geopolitica e diritto nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale

Geopolitica e Spazi Marittimi (a cura di M.Marconi, P.Sellari), 2021

Le dispute tra Grecia, Cipro, Egitto da una parte e Turchia, Libia dall'altra sono tuttora irrisolte. Nell'articolo se ne esamina la genesi, anche storica, e gli sviluppi. Le varie iniziative mostrano apparentemente un'inconciliabilità di posizioni che tuttavia potrebbe portare a soluzioni di compromesso: questo indica ad esempio il contenuto dell'accordo sulla Zee Grecia-Egitto che lascia aperta la porta a successive intese con la Turchia

Sulle spalle dei giganti? La questione metodologica del diritto comparato e il suo racconto

Editoriale Scientifica (Collana Opere Prime, DPCE), 2022

Un viaggio attraverso la storia moderna del diritto comparato e i suoi metodi. Come itinerario quello di centocinquant’anni di comparazione giuridica (1850-2000), ripercorsi consultando la letteratura metodologica, ma anche gli atti di alcune delle più note conferenze della disciplina, a partire dal Congresso “fondativo” di Parigi del 1900, nonché i verbali delle prime associazioni di comparatisti e le loro vivaci corrispondenze epistolari. Ne emerge un affresco sugli entusiasmi, le speranze, ma anche i dubbi e le molte frustrazioni di una disciplina nata nel segno della “sovversione” verso le altre (e ben più antiche) scienze giuridiche, e che sceglie il metodo come via per ottenere la sua emancipazione. Da allora, si assiste alla progressiva maturazione di una comunità di studiosi, inizialmente di origine europea, borghese, e declinata al maschile. Ma che, con il tempo, estende i propri confini al mondo non occidentale (beyond the West), facendo dell’esigenza di comprendere quella radicale diversità un poderoso stimolo per l’innovazione metodologica. La storia dei metodi del diritto comparato è qui ricostruita dunque, come la storia dei suoi protagonisti, non solo quelli occidentali, e delle rispettive biografie che si intrecciano con gli eventi politici, economici e sociali dell’epoca. Impossibile comprendere, ad esempio, l’irrequietezza metodologica di Raymond Saleilles (1855-1912), se non lo si colloca all’interno delle insicurezze della Terza Repubblica francese; la sensibilità di Ernst Rabel (1974-1955), se non si pensa alla Germania sconfitta della Prima guerra mondiale; la vitalità metodologica di Gino Gorla (1906-1992), se non in relazione all’afflato dell’Italia del secondo dopoguerra. Un approccio interdisciplinare che offre spunti non solo sulla genesi dei metodi della comparazione giuridica, ma anche sul modo in cui essi vengono tramandati alle generazioni successive, e spesso da queste sovvertiti, mostrando tutta la complessità del rapporto dei comparatisti con i loro maestri e “giganti” del passato.

La sentenza n. 143 del 2024 della corte costituzionale italiana nel prisma del diritto comparato ed internazionale

INDICE rata tra Corte EDU, Corte costituzionale italiana e Cour constitutionnelle belga 171 ROBERTA PARIGIANI, Il diritto al compimento degli interventi chirurgici di affermazione di genere dopo la pronuncia n. 143/2024 della Corte costituzionale: prime riflessioni alla luce delle pronunce di merito 213 MARTA PELIZZARO, Il futuro e le funzioni del (non) binarismo di genere: riflessioni sulla sentenza 143/2024 della Corte costituzionale e sul sistema sesso/genere 229 LUNA SABATINO, Binarismo di genere e sentenza della Corte costituzionale n. 143 del 2024: profili giuslavoristici del diritto al riconoscimento e alla manifestazione dell'identità di genere -binaria e non binaria -sul luogo di lavoro e dei relativi diritti e obblighi cui sono tenuti il lavoratore e il datore di lavoro, in particolare nel pubblico impiego 245 SALE SIRIGU, Genere "X": traguardi e sfide nell'analisi del caso argentino 271 ANNA CAMILLA VISCONTI, Tertium non datur? identità di genere tra (non) binarismo e accesso alla chirurgia di affermazione di genere. Considerazioni a partire dalla sentenza n. 143/2024 della corte costituzionale 283 SEZIONE II COMUNICAZIONI BIANCA IULA, Leggi e sentenze relative al percorso di affermazione di genere: le ricadute nel mondo reale 303 PIERLUIGI MASCARO, Il non binarismo quale "problema di tono costituzionale" 307 RAC MONTORO, Sicurezza e istruzione per le persone trans 311 CONCLUSIONI FRANCESCA RESCIGNO, Riflessioni in ordine sparso tra identità sessuale, terzo genere e carriera alias 319

RIFLESSIONI STORICO-COMPARATIVE IN TEMA DI RITENZIONE: DIRITTO ROMANO, DIRITTO ITALIANO, DIRITTO CINESE

L'esplicita attribuzione alla ritenzione, nella «Legge sui diritti reali» della RPC, della qualifica di diritto reale di garanzia pone problemi sia di coordinamento con altre norme della medesima «Legge», sia di sovrapposizione fra le funzioni che il legislatore cinese le assegna: in particolare, si rilevano i rischi dell'interferenza tra il suo impiego quale strumento di indiretta coazione all'adempimento da un lato e di causa di prelazione nella distribuzione del ricavato dall'esecuzione forzata dall'altro.

Il diritto comparato nella giurisprudenza della Corte costituzionale: un’indagine relativa al periodo gennaio 2005 – giugno 2015

L'autore tiene a ringraziare, per i suoi preziosi consigli e suggerimenti, la dott.ssa Carmen Guerrero Picó, ricercatrice dell'Area di diritto comparato del Servizio studi e massimario della Corte costituzionale. 1 Il riferimento va, in particolare, a L. PEGORARO, La Corte costituzionale e il diritto comparato nelle sentenze degli anni '80, in Quaderni costituzionali, 1987, 601 ss., ed a L. PEGORARO -P. DAMIANI, Il diritto comparato nella giurisprudenza di alcune Corti costituzionali, in Diritto pubblico comparato ed europeo, 1999, 411 ss. Tra gli altri autori, v., in una prospettiva più ampia rispetto alla giurisprudenza costituzionale, A. SOMMA, L'uso giurisprudenziale della comparazione nel diritto interno e comunitario, Milano, Giuffrè, 2001. 2 Cfr., segnatamente, ancora L. PEGORARO, L'argomento comparatistico nella giurisprudenza della Corte costituzionale italiana, in G.F. FERRARI -A. GAMBARO (a cura di), Corti nazionali e comparazione giuridica, Napoli, Esi, 2006, 477 ss.; L. PEGORARO, La Corte costituzionale italiana e il diritto comparato. Un'analisi comparatistica, Bologna, Clueb, 2006; G. ALPA (a cura di), Il giudice e l'uso delle sentenze straniere. Modalità e tecniche della comparazione giuridica, Milano, Giuffrè, 2006, e, in special modo, P. RIDOLA, La giurisprudenza costituzionale e la comparazione, ivi, 15 ss.; A. SPERTI, Il dialogo tra le Corti costituzionali ed il ricorso alla comparazione giuridica nella esperienza più recente, in Rivista di diritto costituzionale, 2006, 125 ss.; V. ZENO-ZENCOVICH, La giurisprudenza della Corte costituzionale e il diritto comparato della responsabilità civile, in M. BUSSANI (a cura di), La responsabilità civile nella giurisprudenza costituzionale, Napoli, Esi, 2006, 273 ss. V., altresì, il dibattito a distanza tra Vincenzo Zeno-Zencovich ed Antonio Baldassarre sulla rivista Diritto pubblico comparato ed europeo: V. ZENO-ZENCOVICH, Il contributo storico-comparatistico nella giurisprudenza della Corte costituzionale italiana: una ricerca sul nulla?, ivi, 2005, 1993 ss.; A. BALDASSARRE, La Corte costituzionale italiana e il metodo comparativo, ivi, 2006, 983 ss.; V. ZENO-ZENCOVICH, Una postilla ad Antonio Baldassarre, ibidem, 992 ss. Nella letteratura straniera, v., ex multis, G. CANIVET -M. ANDENAS -D. FAIRGRIEVE (eds.), Comparative Law Before the Courts, London, British Institute of International and Comparative Law, 2005; M.C. PONTHOREAU, Le droit comparé en question(s). Entre pragmatisme et outil épistémologique, in Revue internationale de droit comparé, 2005, 7 ss.; B. MARKESINIS -J. FEDTKE, Judicial Recourse to Foreign Law: A New Source of Inspiration?, Oxford -Manchester, Rutledge -Cavendish Press, 2006; B. MARKESINIS, Juges et universitaires face au droit comparé. Histoire des trente-cinq dernières années, Paris,

Il diritto comparato e la comparazione giuridica tra internazionalismo e nazionalismo: premesse per una discussione

La costruzione della 'legalità' fascista negli anni Trenta, a cura di I. Birocchi, G. Chiodi, M. Grondona, Roma, Roma Tre-Press, 2020, open access, 2020

L’obiettivo del lavoro è quello di evidenziare come il diritto comparato, lungo il decennio 1930/1940, abbia conosciuto una vicenda complessa e molto interessante, ancora da studiare in dettaglio. Da una parte, il diritto comparato è stato infatti potenziato, anche attraverso iniziative ufficiali del regime (vanno infatti richiamati l’«Istituto di studi legislativi» e la sua rivista, l’«Annuario di diritto comparato e di studi legislativi», entrambi fondati da Salvatore Galgano; nonché l’«Unidroit»), in vista della elaborazione di un diritto (non solo privato) il più possibile uniforme, addirittura (come appunto in Salvatore Galgano) di un diritto universale; dall’altra parte, però, a partire dalla metà degli anni Trenta, il regime fascista, innanzitutto per ragioni di politica estera, ha inteso piegare il diritto comparato a scopi nazionalistici e imperialistici, così da snaturarlo e da condurlo a un oblio dal quale sarebbe fuoriuscito solo nel secondo dopoguerra. Il saggio si limita a individuare una serie di problemi su quali sarebbe interessante proseguire la riflessione.

Comparazione giuridica, fine della storia e spoliticizzazione del diritto

The fall of the Berlin-Wall has been interpreted as the end of history, i.e. above all the identification of neoliberalism as the definitive way of conceiving the economic order worldwide. To that aim, the political order has to be conceived as a mere instrument for developing the market order based on free competition, so that no social conflict is able to question it. The result is a depoliticized economic order, where legal scholars simply have to implement economic theories and practices, giving up the traditional expectation to organize society through their own professional knowledge. The European Union is the most representative context to identify these tendencies, which end up in a dramatic alteration of the balance between the two cornerstones of the Western legal tradition: democracy and capitalism.

Diritto: storia e comparazione. Nuovi propositi per un binomio antico, 7-8 ottobre 2016, Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Ferrara, Corso Ercole I d'Este 44

La memoria del derecho. La construcción del pasado en los discursos jurídicos | Eliana Augusti Quale storia del diritto? Vecchi e nuovi scenari narrativi tra comparazione e globalizzazione | Massimo Brutti Sulla convergenza tra studio storico e comparazione giuridica | Antonello Calore "Cittadinanza" tra storia e comparazione | Salvatore Casabona Solidarietà familiare tra mito e realtà: note minime su comparazione giuridica e microanalisi storica | Tommaso dalla Massara Sulla comparazione diacronica: brevi appunti di lavoro e un'esemplificazione | Thomas Duve Storia giuridica globale e storia giuridica comparata. Osservazioni sul loro rapporto dalla prospettiva della storia giuridica globale Indice V | Giuseppe Franco Ferrari Law and history: some introductory remarks | Tommaso Edoardo Frosini Diritto comparato e diritto globale | Mauro Grondona Storia, comparazione e comprensione del diritto: Tullio Ascarelli, "Hobbes e Leibniz e la dogmatica giuridica". Un esercizio di lettura | Luigi Lacchè Sulla Comparative legal history e dintorni | Pier Giuseppe Monateri Morfologia, Storia e Comparazione. La nascita dei "sistemi" e la modernità politica | Edmondo Mostacci Evoluzione del capitalismo e struttura dell'ordine giuridico: verso lo Stato neoliberale? | Matteo Nicolini Insidie "coloniali", rappresentazione cartografica e processi di delimitazione delle aree geogiuridiche africane | Luigi Nuzzo Rethinking eurocentrism. European legal legacy and Western colonialism | Giovanni Pascuzzi La comparazione giuridica italiana ha esaurito la sua spinta propulsiva? | Giorgia Pavani El papel de la historia del derecho en la formación del "criptotipo centralista" en América latina VI Indice | Giovanni Poggeschi Il rapporto fra lingua e diritto nel prisma della comparazione fra linguistica e teoria del diritto | Giorgio Resta La comparazione tra diritto e storia economica: rileggendo Karl Polanyi | Roberto Scarciglia Storia e diritto globale. Intersezioni metodologiche e comparazione | Mario Serio L'apporto della letteratura alla formazione storica del diritto inglese: l'impareggiabile opera di Charles Dickens | Alessandro Somma Comparazione giuridica, fine della storia e spoliticizzazione del diritto

NOTE MINIME IN TEMA DI INTERPRETAZIONE DEL LEGATO: ‘PERCORSI’ STORICO-COMPARATISTICI TRA DIRITTO CINESE, DIRITTO ROMANO E DIRITTO ITALIANO

The balancing between verba and voluntas, imposed by legates interpretation, is marked, in the Chinese Law order, by major formal concerns. In fact, the legislator seeks essentially to guarantee the ultimate will authenticity, through the hereditary successive declarations rigidity, imposed on the forms of will expressions. The contribution of Roman Law could be focused, however, on the interpretation of the verba of the single legacy, bringing their clarification into the socio-cultural context, in which the testator lived.

Comparazione e diritto positivo. Un dialogo tra saperi giuridici

Da tempo la comparazione non è l’occupazione esclusiva dei cultori del diritto comparato: vi ricorrono oramai tutti i cultori del diritto positivo. Ai giuscomparatisti spetta allora lo studio dei fondamenti della disciplina e dunque la riflessione sugli oggetti, gli scopi e il metodo della comparazione. Questo si deve però realizzare in dialogo con i cultori del diritto positivo, le cui ricerche costituiscono un punto di riferimento fondamentale, indispensabile a verificare e sviluppare i fondamenti della disciplina. Il volume discute le possibilità e l’agenda di una simile collaborazione e a tal fine raccoglie il punto di vista di cultori del diritto positivo particolarmente sensibili all’utilizzo della comparazione.

Cibo e diritto. Una prospettiva comparata - Scaffardi L., Zeno-Zencovich V., Roma Tre press, 2020

2020

l due volumi di cui si compone l'opera raccolgono oltre trenta saggi, rielaborati, presentati al XXV Colloquio dell’Associazione Italiana di Diritto Comparato, tenutosi a Parma nel maggio 2019 e dedicato a “Cibo e diritto”. I contributi spaziano dalla cultura alimentare, alla filiera agro-alimentare, alla regolazione dei mercati e alla concorrenza, ai profili di proprietà intellettuale, al commercio internazionale, alla tutela dei consumatori e alle tematiche relative all’educazione alimentare e alle sfide della sostenibilità, e si conclude con una parte dedicata ai diritti degli animali. CONTRIBUTI DI: Ferdinando Albisinni, Gabriella Autorino, Lorenzo Bairati, Marco Barbone, Silvia Bolognini, Albina Candian, Irene Canfora, Cristina Costantini, Lucia Di Costanzo, Roberto D’Orazio, Fiore Fontanarosa, Cesare Galli, Iñigo del Guayo Castiella, Antonio Iannarelli, Sabrina Lanni, Pamela Lattanzi, Anna Maria Mancaleoni, Mauro Mazza, Alessandro Palmieri, Alessandra Pera, Federico Pernazza, Luca E. Perriello, Pier Luigi Petrillo, Pier Paolo Picarelli, Cinzia Piciocchi, Valeria Piergigli, Francesca Rescigno, Giuseppe Rossi, Luigi Russo, Lucia Scaffardi, Giovanni Sciancalepore, Salvatore Sica, Andrea Stazi, Elettra Stradella, Bruno Tassone, Marcilio Toscano Franca Filho, Francesco Paolo Traisci, Laura Vagni, Anny Viana Falcão.

Imparare dalla storia. Riflessioni sul diritto comparato e sul ruolo dei suoi cultori

Although legal comparison emphasises its connection with history, the use of the structuralist method leads to neglect the temporal dimension in the study of law and thus to develop a scientistic approach. To overcome it, the contribution of comparative history and in particular the lesson of Marc Bloch are of great importance, since he used comparison to stress peculiarities. The reference to Bloch is also useful to challenge the traditional image of legal scholars, reproduced also by comparatists using the structuralist method: the image of the technocrat, which has to be fought in order to let ideal tensions emerge.

28-29/5/2010, AIDC, “Privato, Pubblico e Globale nelle prospettive diritto comparato”, Università di Catania e di Enna, “Il principio democratico tra limiti e controlimiti in Germania e in Italia”.

Considerata l'eterogeneità dell'audience e il lieve ermetismo che vizia il titolo di questa relazione, comincerò da alcune precisazioni terminologiche. Cosa si intende per 'limiti' e 'controlimiti'? Con la prima espressione ho voluto indicare i limiti alla revisione costituzionale: le norme che l'ordinamento costituzionale sottrae alla disponibilità del suo player formalmente più qualificato, il legislatore di revisione costituzionale: fonti, struttura ed estensione di tali limiti variano notevolmente da ordinamento a ordinamento, e ne è prova l'accostamento del contesto tedesco a quello italiano. Sulle (apparenti) difformità e sulle analogie tornerò presto. Sui controlimiti, paradossalmente, servono meno precisazioni terminologiche. Trattandosi di un neologismo giuridico, riconducibile -a quanto mi è dato sapere -alla penna di Paolo Barile 1 , tra i giuristi accorti vi è una condivisione pacifica del suo significato:

Geopolitica e Costituzione 1.2025 Dir.Cost. Guazzarotti-2 upload

Diritto costituzionale, 2025

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