Quaedam Aratea memoriter pronuntiata (original) (raw)

Riflessioni a margine di Plaut., Rud. 973 nec manu adseruntur neque illinc partem quisquam postulat

2019

Un vidulum, ripescato in mare in seguito ad un naufragio, fa sorgere tra il pescatore Gripus (che lo ha rinvenuto) e Trachalio (suo antagonista che intende recuperare una cistellula ivi contenuta a vantaggio del suo dominus ) una lite in merito a chi e in quale misura spetti la proprietà della cosa. Questa è la sintesi di un noto brano della Rudens di Plauto (vv. 973 ss.), già al centro di un dibattito sul significato da attribuire all'espressione 'manum adserere ' e cioè se essa debba intendersi come riferita esclusivamente ad una causa liberalis o anche più in generale ad un'azione di rivendica. Attraverso una lettura giuridica della commedia in esame e di altri testi plautini nei quali compare l'espressione 'manum adserere', sembrerebbe emergere un quadro variegato, in cui i significati originariamente prospettati (causa liberalis , actio in rem ) non si collocano in via alternativa fra loro, ma sembrano essere - al contrario - entrambi presenti e accomunati verosimilmente dal significato dell'espressione in argomento, ovvero il toccare con la mano la res litigiosa o la persona sul cui status si discuteva. Dall'analisi emerge, peraltro, un aspetto che preme sottolineare: i protagonisti delle commedie plautine portano in scena sovente delle vere e proprie questioni giuridiche, impiegando frequentemente la relativa terminologia tecnica (per fare solo l'esempio della Rudens: occupatio , res communes omnium, l’arbiter , lo scambio delle vindicationes): il che fa pensare che il pubblico del commediografo fosse in grado di comprendere, almeno in larga misura, il significato di quanto veniva rappresentato. A vidulum , fished out to sea following a shipwreck, raises a quarrel between the fisherman Gripus (who found it) and Trachalio (his antagonist who intends to recover a cistellula contained there for his dominus) about who owns and to what extent the property of the thing. This is the synthesis of a well known piece by the Rudens of Plauto (vv. 973 ss.), already at the center of a debate on the meaning to be attributed to the expression ' manum adserere ' and that is whether it should be understood as referring exclusively to a causa liberalis or even more in general to a claim action. Through a legal reading of the play under consideration and other plautine texts in which the expression ' manum adserere ' appears, a varied picture would appear to emerge, in which the originally hypothesized meanings ( causa liberalis , actio in rem ) do not emerge alternately, but they seem to be both present and they're united by the meaning of the expression, that is to touch with the hand the res litigiosa or the person on whose s tatus there was a discussion. The analysis also shows an aspect that is important to emphasize: the protagonists of the plautine comedies often bring to the stage real legal questions, frequently employing the relevant technical terminology (to make only the example of the Rudens: occupatio, res communes omnium, the arbiter, the exchange of vindicationes): which suggests that the playwright's audience was able to understand, at least to a large extent, the significance of what was represented.