Fiorentino L'italiano dei nuovi media (original) (raw)

Di Stefano_Nuovi media nuova estetica.pdf

The essay aims to explore the soundness of traditional definitions of Aestethics (as Theory of Beauty, as Theory of Sensibility, as Philosophy of Art) in the Age of New Media. Analyzing some texts written by Walter Benjamin, the essay focuses on some ideas (montage, innervation, aura-choc) that, in different way, we can find in the current Media Studies (McLuhan, De Kerckhove, Ortoleva). Particularly, the concept of the “Innervation” comes to that “Technological body” (subject of various performances) in which technical medium and human body complement each other. Digital devices strengthen the human body’s possibilities communicating and perceiving, therefore, they give a new relevance to Aesthetics as Theory of Sensibility (aisthesis) in the baumgartenian meaning. ITALIAN: il saggio vuole verificare quale delle tradizionali definizioni di estetica (teoria della bellezza, teoria della sensibilità, filosofia dell’arte) sia ancora valida nell’età dei nuovi media. Attraverso l’analisi di alcuni testi di Walter Benjamin vengono individuati alcuni concetti (“montaggio”, “innervazione”, “aura-choc”) che trovano riscontro nelle teorie dei massmediologi contemporanei (McLuhan, De Kerckhove, Ortoleva). In particolare il concetto di “innervazione” ha trovato esito in quel “corpo tecnologico” (oggetto di varie performance artistiche) in cui medium tecnico e corpo umano si integrano. Il potenziamento comunicativo e percettivo apportato nel corpo umano dai dispositivi digitali conferisce nuova attualità all’estetica, intesa in senso baumgarteniano come teoria della percezione (aisthesis).

Profughi toscani nella Milano viscontea. In margine al problema di Stefano Fiorentino

Art fugitiu. Estudis sobre art medieval desplaçat, R. Alcoy (ed.), UB, Barcelona 2014, pp. 461-483

«Non soltanto per lenta e oscura trasmissione giunse anche nella Lombardia il nuovo stile fiorente in Toscana, ma vi si affermò per opera diretta del suo maggior artefice, di Giotto. E sebbene non si ritrovi più nessuna traccia degli affreschi che il maestro lasciò a Milano, il riflesso della sua arte è per tutto». 1 Così, cento anni fa, Pietro Toesca sintetizzava in uno dei suoi libri più importanti 2 il problema della presenza, nei territori do-minati nel corso del x i v secolo dalla signoria dei Visconti, 3 di pitture murali innegabilmente «giottesche», 4 informate della nuova e rivoluzionaria concezione che nel giro di pochi anni aveva mutato in maniera radicale Profughi toscani nella Milano viscontea. In margine al problema di Stefano Fiorentino Paolo di Simone * Nel maggio del 2012 è uscito un libro molto importante, che raccoglie gli atti di un convegno svoltosi due anni prima presso l'Università di Lausanne: Serena Romano, Damien Cerutti (a cura di), L'artista girovago. Forestieri, avventurieri, emigranti e missionari nell'arte del Trecento in Italia del Nord, atti del convegno (Lausanne, 7-8 maggio 2010), Roma, 2012. Sono lieto di poter tenere conto delle riflessioni ivi contenute, che, oltre a stimolare nuovi ed originali approcci alla ricerca, arricchiscono con ulteriori argomenti alcune ipotesi espresse in questa sede e altrove, relative soprattutto al problema della Crocifissione di San Gottardo in Corte e al ciclo degli Uomini Illustri che decorava il palazzo di Azzone Visconti. Desidero ringraziare, per scambi di idee e materiale, ringraziamento particolare va a Ferdinando Bologna: il suo libro forse più bello mi ha accompagnato durante tutte le ricerche sui Pittori alla Corte Viscontea di Milano. Dedico questo saggio alla cara, lieta memoria di mio nonno Timoteo, per tutti Timuccio.

Fiorentino Indice del volume L'italiano e le abilità comunicative

L'italiano e le abilità comunicative. Percorso teorico-pratico., 2022

Quando qualcuno parla o scrive bene, gli altri lo ascoltano e lo leggono con piacere. Una buona comunicazione, oltre a garantire il successo professionale, ci facilita la vita: riusciamo a relazionarci meglio con i nostri simili perché esprimiamo meglio idee ed emozioni. Ma in che cosa si distingue la comunicazione di qualità dalla comunicazione inefficace? Sicuramente nella ricchezza e correttezza della lingua, nella precisione del lessico scelto e nell’appropriatezza del registro con cui ci rivolgiamo agli interlocutori. Altrettanto importante è strutturare adeguatamente il testo o il discorso e prepararsi per l’obiettivo comunicativo; infine, curare le quattro abilità linguistiche di base (parlare, ascoltare, scrivere, leggere). Il volume – pensato soprattutto, ma non solo, per gli studenti – approfondisce le competenze necessarie per una comunicazione efficace fornendo suggerimenti operativi e un ampio repertorio di esercizi per allenarle e affinarle.

Fiorentino_In principio era il dialogo. Verso uno stile promozionale.pdf

L'italiano e la rete, le reti per l'italiano, 2018

La lingua sul web, grazie a internet, è diventata pervasivamente ammiccante, promozionale, autopromozionale, spettacolarizza l’individuo e il suo privato. Tutto questo trasforma l’atto di scrittura da un atto intimo e individuale, ben separato dal momento della sua fruizione (che a sua volta era un atto di lettura individuale), in un atto collettivo e spesso immediato (nel senso che non passa attraverso alcuna mediazione e riflessione) che si dispiega davanti a un pubblico potenzialmente ampio e indifferenziato. La ribalta del web condiziona molta qualità di questa scrittura, massificandola e banalizzandola.

Mario Fiorentino. La casa. Progetti 1946-1981

1985

La collana "Città e Progetto" nasce come un articolato strumento disciplinare. A tal fine essa è stata suddivisa in otto settori: TEORIA E PROGETTO, METODOLOGIE, STORIA, CRITICA, MONOGRAFIE, DOCUMENTI, STUDI URBANI, TRATTATISTICA E TEORIA. Ciascuno di essi mira a fornire precisi contributi sia di carattere operativo che teorico e storiografico. In modo del tutto originale nei settori relativi al rapporto tra teoria e progetto ed al problema metodologico gli stessi architetti, oggetto di studio, sono stati stimolati e provocati a porsi, in prima persona, come progettisti del libro, esplicitando, in questo modo, il proprio personale rapporto con il progetto. Ciò significa che la struttura stessa del libro si pone come un particolare aspetto del progetto architettonico, rispetto al quale il curatore si ritiene, forse più ambiziosamente, socratico maieuta. Gli altri settori della collana hanno un'impostazione di carattere essenzialmente critico, documentario o storiografico proponendosi, tra l'altro, di riesaminare anche il rapporto tra architettura ed urbanistica. Senza totalizzanti pretese di rifondazione disciplinare, la collana tende ad evidenziare i conflitti e i limiti di un lavoro che si va costruendo come paziente ricerca, cercando contemporaneamente di sottrarla all'isolamento cui essa viene relegata. D'altra parte la critica ed il crollo delle ideologie del Movimento Moderno hanno prodotto anche un vuoto disciplinare, che riteniamo debba essere colmato nella comprensione dell'architettura non solo come manufatto ma anche come risultato di un'intenzione progettuale cosciente, che si misura nel complesso di tutta la produzione di un architetto. D'altra parte il rapporto tra costruzione dell'architettura e costruzione della città è qui attentamente ripercorso attraverso il manifestarsi delle ipotesi degli autori, ciascuno dei quali compone una delle possibili rappresentazioni della metropoli. La singolarità è piuttosto quella di ritrovare anche in questo contesto analoghe contraddizioni che ancora indicano la nostalgia per soluzioni totalizzanti o l'ansia di riconoscersi in uno stile. La costruzione della realtà, sia essa un'architettura o un libro, sfugge ad ogni ricercata o voluta sintesi ed appare in quella pausa che separa un progetto dall'altro, nella quale il silenzio si fa portavoce dell'indicibile.

ITALO CALVINO E IL NUOVO FANTASTICO ITALIANO IN CHIAVE TRANSNAZIONALE

2025

L’articolo analizza l’influenza di Italo Calvino – soprattutto delle sue opere saggistiche – sulla nuova generazione di scrittori e scrittrici “weird” italiani. Dopo aver mostrato la storia del genere “weird” (una branca specifica del fantastico) in Italia e la sua portata teorica e creativa, ci si concentrerà su uno “studio di caso” specifico: un testo pubblicato da un editore italiano in catalano, all’interno del quale figura un racconto di una scrittrice italiana, Sara Beltrame. Tale testo ci darà l’occasione di riflettere sulla letteratura italiana transnazionale contemporanea.

SOCIOLOGIA DEI NEW MEDIA

I new media stanno determinando grandi cambiamenti nella nostra quotidianità e nel modo in cui possiamo metterci in contatto gli uni con gli altri. Questa novità non si traduce in una sostituzione ma piuttosto in un affiancamento e a volte in una convergenza con i media tradizionali: per capirne davvero la natura è bene non perdere di vista la tradizione già esistente. Questo libro adotta una prospettiva che mette in relazione la novità dei new media con i rapporti di debito e credito che essi continuano a intrattenere con la cultura di massa e con i media tradizionali. L'obiettivo è di descrivere l'insieme delle trasformazioni introdotte dai new media e riguardanti sia l'agire collettivo (il modo in cui organizzazioni e istituzioni incorporano le nuove tecnologie e vi si adattano), sia l'agire individuale (attraverso il mutare delle relazioni tra persone reso possibile dai nuovi media o anche dal connubio essere umano-macchina che si fa sempre più stringente e interconnesso). Al lettore vengono presentati i temi centrali per comprendere tutto ciò: gli autori affrontano il digital divide e la dimensione politica, la costruzione dell'identità e la gestione della socialità, e propongono infine un'utile parte metodologica su come è possibile fare ricerca sociale nel mondo digitale. Il testo è accompagnato da una ricca strumentazione didattica orientata allo studente e volta a stimolarne la curiosità e l'interesse critico.

Dossier Costantino il grande pagano

Condottiero, stratega, abile politico, organizzatore e fondatore della Chiesa Cattolica e naturalmente... Pagano. Questo e molto altro fu l'imperatore Costantino il Grande

Domenico Pesenti e il nuovo secolo

Domenico Pesenti Il padre della pittura mantovana del Novecento Mostra Palazzo Te, 11 febbraio-13 maggio 2018 Nel centenario della scomparsa del pittore mantovano Domenico Pesenti (Medole, 1843 - Mantova, 1918), artista di statura europea presente in numerosi e prestigiosi musei, la città di Mantova gli dedica due esposizioni, una al Museo diocesano Francesco Gonzaga e l'altra a Palazzo Te. L’evento si qualifica come occasione unica per poter ammirare alcuni capolavori del Maestro non esposti al pubblico da oltre quindici anni.