Il mondo subalterno del Sud. Introduzione alla sua storia musicale sconosciuta (original) (raw)
Related papers
Alcune note sui canti popolari del Sud
In C. Blanco Valdés, L. Garosi, G. Marangon, F. J. Rodríguez Mesa, Il Mezzogiorno italiano. Riflessi e immagini culturali del Sus d'Italia. Firenze, Franco Cesati, 2016, pp. 661-671. In questo articolo presento i caratteri generali dei canti popolari del Sud per avvicinare gli studiosi di letteratura alle tradizioni orali come una fonte preziosa di informazioni sulla cultura, la mentalità, la concezione del mondo di una comunità, oltre che come espressione lirica e poetica. Dopo alcune note sul come e il perché studiare questi documenti e sulle diverse accezioni dell'aggettivo "popolare", si presentano questioni stiliche, formali, linguistiche, tematiche e legate al genere, relative all'impianto ed all'esecuzione ritmico-melodica ed al testo, presentando e discutendo le classificazioni piú utilizzate ed alcuni dibattiti attuali.
Micro-Storia della Musica Sacra
Gli studi musicologici spesso sottolineano che la musica delle origini in senso lato fu sempre sacra, composta ed eseguita per celebrare un evento e dunque funzionale e rituale in modalità similari tra culture diversissime, dal lontano oriente alla straordinaria civiltà greca alla cultura cristiana.
In ascolto. Mappe sonore per la storia della musica - anteprima parziale
ISBN: 9788855431293, 2022
Nelle programmazioni concertistiche e teatrali, nelle discoteche pubbliche e private convivono opere di stili ed epoche diverse sotto la generica etichetta di «musica classica»; si induce così ad ascoltare ogni opera col medesimo atteggiamento. Ogni epoca aveva però la sua musica e ascoltare musica del passato ha a che fare anche con la storia, richiede comprensione dell’altro, dell’estraneo. Restituire ad ogni epoca la sua musica significa soprattutto comprendere l’idea di musica che definiva diversamente ruoli, funzioni, significati dell’arte dei suoni che, per quanto lontani nel tempo, tuttora ci appartengono. Questo libro si propone come bussola per navigare nella nostra cultura musicale tra il Cinquecento e la seconda metà del secolo scorso. Ogni capitolo presenta un brano musicale e lo utilizza come chiave d’accesso ad una parte della nostra storia musicale: lo commenta, lo descrive, ne seleziona alcuni eventi sonori e attribuisce loro un possibile significato dentro l’epoca e la cultura che l’ha prodotta. Lo scopo è individuare gli aspetti che in ogni composizione ci dicono il senso attribuito alla musica al convergere di epoche, stili, estetiche, condizioni produttive ed esecutive ed eventuale poetica dell’autore. Il percorso si radica dunque esclusivamente nell’ascolto: di ciascuna opera vengono indicati eventi sonori chiaramente percepibili, individuabili, significativi nel fascino e nell’emozione che suscita la musica; eventi sonori su cui richiamo l’attenzione, che indico nella loro individualità stagliandoli dal flusso sonoro per capirne il senso. Il volume è chiuso da un breve glossario che raccoglie la terminologia via via introdotta: anch’essa definita con concreti esempi sonori. Per ogni brano commentato indico dunque l’edizione discografica utilizzata e la rendo disponibile su una playlist della piattaforma Spotify® a cui rinvia facilmente un QR-code.
La narrazione del Sud -come si racconta il Sud nella letteratura contemporanea
Il ciclo di seminari "Questione Sud" organizzato dall'Istituto Italiano degli Studi Filosofici ha fornito numeri stimoli e spunti di approfondimento sull'annosa questione meridionale, tematica che pare essere scomparsa dall'agenda politica. Tale testo si propone di analizzare l'immagine attuale del Sud attraverso la narrativa contemporanea.
Popular Music - Verso una storia
Amadeus n. 269, 2012
Una rassegna degli sulla canzone italiana, che di recente hanno visto la partecipazione massiccia degli storici. Per secoli è stato il melodramma la lingua sonora degli italiani, ma anche la musica classica ha saputo dialogare col proprio tempo, avendo a lungo egemonizzato l'idea di una "musica d'arte" in grado di elevarsi al di sopra del folclore-irrimediabilmente locale-esportando ovunque un progetto universale radicato nella contemporaneità. Poi, il progressivo scollamento dai gusti di un nuovo pubblico in cerca di certezze più che di sfide ha finito per svuotare abitudini secolari confinandole in nicchie più o meno dorate. Dagli anni'30, quando radio, cinema e dischi si coalizzano per creare una nuova sensibilità musicale, forgiando una platea ad hoc in grado di farla propria e alimentarla, la musica che più di ogni altra parla del popolo italiano è quella della canzone: nei suoi versi si rappresentano e riconoscono le generazioni, lungo le sue evoluzioni ritmiche e timbriche si assestano le oscillazioni del gusto, attorno ai suoi protagonisti e alle loro prese di posizione si forma una fetta di opinione pubblica.
2014
ITALIANO: Con la fondazione della Societa Ligure di Storia Patria (1857) la Liguria ebbe – al pari di altre regioni italiane – la sua istituzione ufficiale preposta all’organizzazione delle ricerche e degli studi storici. In questo contesto si collocano le prime ricerche sulla storia della musica ligure intraprese da Cornelio Desimoni (1813-1899), che ne presento i risultati sotto forma di ‘letture’ fatte nella sezione di Belle Arti della stessa Societa nel 1865 e nel 1872. L’opera del Desimoni fu proseguita e approfondita da Pier Costantino Remondini (1829-1893) con le sue ‘tornate musicali’ del 1875-76 ossia conferenze-concerto organizzate nell’ambito della sezione di Archeologia. Queste iniziative pongono la Liguria ai primi posti nella storiografia musicale della seconda meta dell’Ottocento e i loro promotori meritano a buon diritto di figurare fra i pionieri della musicologia italiana. L’articolo comprende la trascrizione integrale del carteggio tra Desimoni e Remondini, 1872-1...