ALESSANDRO PALAZZO, “Intelligenze, angeli e demoni nel libro I della Catena Aurea entium”, in Medioevo e Rinascimento, 37/ n.s. 34 (2023), 255-272 ISBN: 978-88-6809-417-1 (original) (raw)

Abstract

The Catena aurea entium, composed by the Dominican Henry of Herford (ca. 1300–1370) is a ten-book encyclopedia in question-and-answer form. Although this work is a compilation based on a large body of sources, it is original in its selection of themes and sources, in the way these sources are rewritten, and in the doctrinal solutions proposed. This is evident from the section on angelology (Book I, 2, questions 1-28). Besides Henry's extensive recourse to Thomas Aquinas’ angelology and his interest in the relationship between angels and superior intelligences – an issue much debated by Albert the Great –, we note a predominance of issues dealing with demons. While he repeatedly evokes Augustine's criticism of middle-Platonic demonology, he also shows great interest in erotic and love anecdotes concerning demons. The line between demons and pagan deities is often blurred and, in some cases, tends to vanish altogether. La Catena aurea entium del domenicano Enrico di Herford (ca. 1300–1370) è una enciclopedia in 10 libri in forma di domande e risposte. Pur trattandosi di una compilazione basata su un vasto corpus di fonti, l'opera reca i tratti dell'originalità (nella scelta dei temi e delle fonti, nelle modalità di riscrittura dei testi, nelle soluzioni dottrinali proposte), come risulta evidente anche dalla sezione di argomento angelologico (libro I,2, qq. 1-28). Accanto all'ampio ricorso all’angelologia di Tommaso d'Aquino e all’interesse per il rapporto tra gli angeli e le intelligenze, questione al centro della riflessione di Alberto Magno, si nota una prevalenza di temi di argomento demonologico. Se da un lato Enrico evoca a più riprese la polemica agostiniana contro la demonologia medio-platonica, dall'altro raccoglie, con viva curiosità, gli aneddoti sulle prodezze amorose dei demoni. Il confine tra i demoni e le divinità pagane è spesso labile e tende a scomparire del tutto in alcuni casi.

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