Racconto: Oggi è una giornata da En. (original) (raw)
Related papers
Interpretazioni e letture del "Giorno
1998
Recensioni di un'occasione non riesce a trattenere una certa arroganza che lo contraddistingue. Egli si dimostra però talora anche critico acuto e divertito della realtà che lo circonda, e la sua corrispondenza tocca delle punte di humor raffinato. Il rapporto con i pensatori moderni e antichi, che ha occupato gran parte della sua carriera di letterato, viene qui solo sfiorato e risolto per lo più in brevi scambi di versi che assumono il sapore di apologhi filosofico-morali. A lettura terminata si rimane con il desiderio di saperne di più, di proseguire in questo scambio di idee che sembra appena abbozzato ed è già concluso. L'aver riconosciuto la portata innovativa di questo epistolario, va ascritto come dato di merito a Paolo Bernardini. La seconda parte del volume però sembra voler colmare il vuoto lasciato dalle voci dirette dei protagonisti ed è occupata da un numero forse eccessivo di appendici inerenti tematiche trattate o appena sfiorate all'interno delle lettere. Ne risulta una certa frammentarietà, cui va aggiunta la mancanza di un più che auspicabile indice dei nomi. Le note ai testi sono estremamente precise e ricche di informazioni sulla società letteraria e civile che circonda i due protagonisti. L'unico appunto da fare all'autore è che lo zelo esplicativo a volte conduce il lettore troppo lontano dal testo che invece si vuole chiarire. Mongolfiere e canarini è un libro che permette di accedere a quelL'altro Settecento' non ufficiale, dotto e pettegolo, dalle stanze di un'insolita dimora femminile, in cui bellezza, potere e onore non giocano alcun aiolo. Il fascino di questa quotidianità dignitosa e isolata costituisce una voce rara e quanto mai insolita nel panorama del Settecento privato italiano.
Resoconto della giornata di studi
Resoconto della giornata di studi L'Europa a Roma. Musica nelle chiese nazionali (fine XVI -XVIII secolo): nuove prospettive di ricerca Il 13 dicembre 2013 si è svolta, presso l'Academia Belgica di Roma, la giornata di studi inaugurale del progetto di ricerca biennale Le modèle musical des églises nationales à Rome à l'époque baroque, finanziato dal programma Marie Curie della Commissione Europea e ospitato dall'Università di Liegi. L'importanza del campo di ricerca sulle chiese nazionali di Roma non è certo più da dimostrare: numerosi studi sono già stati prodotti, riguardanti la modalità dell'organizzazione musicale delle confraternite, la simbologia del potere espressa attraverso le feste e le cerimonie, la circolazione dei musicisti e del repertorio, la funzione e la natura della musica nella vita devozionale di queste istituzioni, etc. Per delle ragioni tanto pragmatiche quanto epistemologiche, questi luoghi sono finora stati studiati prevalentemente in modo isolato. Leggendo la bibliografia prodotta sin qui, è inevitabile constatare il carattere comune di una serie di modalità per ciò che riguarda il ricorso alla musica nelle chiese nazionali, le modalità condivise di rappresentazione, l'utilizzo del modello festivo romano come codice celebrativo sovranazionale e come laboratorio dell'espressione barocca. Da qui l'idea di un progetto di ricerca unitario, che consideri le chiese nazionali in uno stesso corpus di studio. L'incontro del 13 dicembre nasce quindi da una duplice esigenza : da un lato raccogliere la conoscenza già acquisita sulle manifestazioni celebrative, festive e musicali delle chiese nazionali di Roma in epoca moderna, stabilendo, nella misura del possibile, dei punti fermi emergenti dal sapere condiviso. Dall'altro, creare un'occasione di dibattito diretto tra chi, negli ultimi anni, si è distinto nello studio di queste istituzioni, confrontando conoscenze acquisite e punti di vista in itinere. La giornata è stata organizzata in quattro mini tavole rotonde, durante le quali due relatori sono stati invitati a proporre delle riflessioni su uno specifico tema determinato dal loro campo di ricerca rispettivo. Le chiese nazionali rappresentano degli 'enclavi' stranieri a Roma. Da una parte legate e dipendenti alla loro funzione caritativa e di rappresentanza di uno Stato straniero, dall'altra evidentemente radicate e integrate nella vita religiosa e quotidiana della realtà cittadina romana, tanto che alcune di esse furono anche chiese parrocchiali. Le prime due tavole rotonde hanno affrontato i temi dell'appartenenza nazionale, da un lato, e della 'romanità' di queste istituzioni, dall'altro. La prima tavola rotonda, moderata da Alexander Koller (vicedirettore del Deutsches Historisches Institut in Rom) è stata dedicata all'indagine dei rapporti tra paesi d'origine e confraternite in campo musicale, prendendo come esempio il caso della Corte di Vienna e della Chiesa di S. Maria dell'Anima della Nazione tedesca. Il Prof. Joachim Steinheuer (Ruprecht--Karls--Universität Heidelberg) ha illustrato le particolarità del calendario liturgico in uso a Vienna, la ricorrenza di celebrazioni straordinarie o di eventi extraliturgici, con l'ausilio di un manoscritto coevo particolarmente ben dettagliato. Ha quindi evidenziato come sembrerebbe non esserci un evidente scambio di tradizioni, musiche e persone tra la corte e la chiesa dell'Anima. Il Prof. Rainer Heyink (Hochschule für Musik und Darstellende Kunst Frankfurt am Main) ha confermato questa analisi, illustrando come, nella chiesa della nazione tedesca, le usanze festive e musicali fossero quelle in uso a Roma. La seconda tavola rotonda, moderata dalla Prof. Stefania Nanni (Università La Sapienza, Roma), ha indagato differenze e analogie tra le cappelle musicali di S. Luigi dei Francesi e di alcune chiese 'romane' nel Seicento: S. Maria Maggiore, S. Ivo alla Sapienza, S. Andrea al Quirinale di cui ha parlato Luca Della Libera (Conservatorio "L. Refice", Frosinone; Università Tor Vergata, Roma) concentrando il suo intervento sulle varie occasioni festive, sulla presenza di musicisti e sugli effettivi musicali utilizzati nelle tre chiese considerate. Galliano Ciliberti (Conservatorio "N. Rota" -Monopoli; Università di Perugia) ha proposto una riflessione focalizzata sull'utilizzo dei testi messi in musica a S. Luigi dei Francesi, affrontando la questione della conformità al rito romano o quello francese. La terza tavola rotonda, moderata da Anne Piéjus (IRPMF-CNRS) si è concentrata sul caso di S. Giacomo degli Spagnoli, affrontando questioni musicali, circolazione dei musicisti e identità nazionale. Il Prof. Francesco Luisi (Università degli studi di Parma) ha anche lui affrontato il tema della liturgia, sottolineando la differenza tra 'musica d'arte', composta in stile romano per occasioni straordinarie, e musica 'quotidiana', nella quale le tradizioni liturgiche 'nazionali' venivano rispettate. Il Professore ha inoltre suggerito altre piste di ricerca come quella riguardante la Congregazione di S. Cecilia per tentare di spiegare la relativa omogeneità dell'estetica musicale in vigore. José María Dominguez (Universidad de la Rioja) ha contribuito da parte sua all'individuazione di nuove proficue piste di ricerca riguardanti gli ambienti degli spagnoli a Roma, basandosi su bibliografia già esistente e su nuove fonti archivistiche, il cui incrocio gli ha permesso di delineare contesti tra chiesa spagnola e nobiltà spagnola o filo spagnola di Roma. La quarta tavola rotonda, moderata dalla Prof. Stefania Macioce (Università La Sapienza, Roma), ha aperto la prospettiva musicologica ad un campo interdisciplinare, facendo confrontare la Dott.ssa Susanne Kubersky--Piredda, responsabile del progetto scientifico Roma communis patria. Le chiese nazionali a Roma tra medioevo ed età moderna, della Bibliotheca Hertziana, e il Prof. Noel O'Regan (University of Edinburgh). La Dott.ssa Kubersky ha proposto una riflessione in merito al ruolo del linguaggio artistico nella costruzione di un'identità straniera, focalizzando la sua relazione ai lavori di committenza istituzionale che si svolsero a S. Luigi dei Francesi tra XVI e XVIII secolo. Il Prof. Noel O'Regan, analizzando e confrontando le conoscenze sulle chiese di S. Luigi dei Francesi, S. Giacomo degli Spagnoli e S. Maria dell'Anima, ha dato una panoramica generale di problematiche come la nazionalità dei Maestri di cappella attivi, la
UNA RARISSIMA MONETA DATATA DI COSTANTINO I
Nel 1987, Pierre Strauss riscoprì, dopo decenni di oblio numismatico, un'interessantissima moneta coniata dalla zecca di Londinium in nome di Costantino I per il suo secondo consolato.
Una giornata veramente speciale
Gli Altri, 1998
Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere" Antoine de Saint-Exupéry * Quella mattina del 6 dicembre, il cielo era limpido, a parte qualche nuvoletta simile a zucchero filato. Era presto e il sole non era ancora sorto. L'orizzonte piatto della pianura padana mi veniva incontro illuminato da un arcobaleno di colori che variava dal giallo oro fino al blu intenso della notte. Mi ero svegliato presto, molto prima che suonasse la sveglia. Ero eccitatissimo! Avrei finalmente conosciuto i miei nuovi amici, persone che avevo incontrato solo nel mondo etereo di internet, coi quali ci eravamo scambiati corrispondenza elettronica, o sentiti per telefono. Il programma del primo PD Day (incontro degli amici di Progetto Diabete ** ) era molto semplice: appuntamento alle 12,30 in Piazza Arnaldo, a Brescia, pranzo al ristorante con menu tipico locale, e tante, tante risate! Erano previsti arrivi da Roma, Firenze, Cagliari, Bologna, Milano, Bergamo e io da Genova... Qualcuno era già a Brescia dal giorno prima, così, visto che quella mattina non riuscivo a riprendere sonno, avevo deciso di partire presto, in barba al freddo e al buio.
Giornata di studio in ricordo di Carlo Venturini. Cronaca
La pubblicazione di articoli e note proposti alla Rivista è subordinata alla valutazione positiva espressa su di essi (rispettando l'anonimato dell'autore e in forma anonima) da due lettori scelti dal Direttore in primo luogo tra i componenti del Comitato scientifico internazionale. Ciò in adesione al comune indirizzo delle Riviste romanistiche italiane (AG., RISG., BIDR., AUPA., SDHI., Iura, Index, Roma e America, IAH., Quaderni Lupiensi, Diritto@storia, TSDP.), in seguito alle indicazioni del gruppo di lavoro promosso dal Consorzio interuniversitario Gérard Boulvert e a conseguenti delibere del CUN e del CNR. Gli autori sono invitati a inviare alla Rivista insieme con il testo da pubblicare un abstract in lingua diversa da quella del contributo e «parole chiave» nelle due lingue.
Compendio Cronologia Neo-Babilonese, 2020
1914 perché? Una partenza? Un arrivo? Una "Tappa"? Estratto dal libro "Compendio a cronologia Neo-Babilonese"