Concili e sinodi in Italia tra ’800 e ’900, con degli esempi sulle disposizioni concernenti biblioteche, libri e riviste (original) (raw)
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Contiene: Presentazione, pp. 7-10; Roberto Rusconi. Frati e monaci, libri e biblioteche alla fine del ‘500, pp. 13-35; Gigliola Fragnito. L’Indice clementino e le biblioteche degli ordini religiosi, pp. 37-59; Danilo Zardin. Bibbia e apparati biblici nei conventi italiani del Cinque-Seicento. Primi appunti, pp. 63-103; Angela Nuovo. «Et amicorum»: costruzione e circolazione del sapere nelle biblioteche private del Cinquecento, pp. 105-127; Stephen Parkin. The presence of Italian books in the British Library in the light of the Ricerca sull’Inchiesta della Congregazione dell’Indice, pp. 129-143; Giovanna Granata, Le biblioteche dei Francescani Osservanti alla fine del ‘500: un approccio bibliometrico, pp. 145-178; Monica Bocchetta. “A primo bancho a man destra” La dispositio librorum della libreria del convento di Poggibonsi, pp. 179-200; Alfredo Serrai. Bibliografia, selva oscura, pp. 201-214; Ugo Rozzo. Una fonte integrativa di ISTC: l’inchiesta della Congregazione dell’Indice del 1597-1603; pp. 215-250 Rosaria Maria Servello. La base dati EDIT16, http://edit16.iccu.sbn.it, pp. 251-283; Giovanna Granata. Struttura e funzionalità della banca dati “Le biblioteche degli ordini regolari in Italia alla fine del secolo XVI, pp. 285-305; Silvia Alessandrini Calisti. Norme e consuetudini degli Eremiti camaldolesi di Montecorona su libri e biblioteche, pp. 309-335; Roberto Biondi. Libri, biblioteche e Studia nella legislazione delle famiglie francescane (secc. XVI-XVII), pp. 337-379; Giovanni Grosso, O. Carm. I Carmelitani e i libri: alcune note sulla legislazione, pp. 381-394; Rosa Marisa Borraccini. Un sequestro librario alla fiera di Recanati del 1600, pp. 397-438; Maria Cristina Misiti. “Torchi famiglie e libri”: nuove indagini sui librai romani di fine Cinquecento, pp. 439-471; Flavia Bruni. Una inquisitio nel convento servita di Lucca: i libri nella cella di fra Lorenzo, pp. 473523; Lorenzo Di Lenardo. I libri proibiti dei Francescani Conventuali del Triveneto, pp.525-554; Adelisa Malena. Libri “proibiti”, “sospesi”, “dubii d’esser cattivi”: in margine ad alcune liste dei canonici regolari lateranensi, pp. 555-580; Carmela Compare. Libri di donne e libri di monache alla fine del XVI secolo, pp. 583-622; Sara Cosi. I libri dei ‘sudditi’: Mercogliano, feudo di Montevergine, pp. 623-657; Andrea Ottone. I libri dei notai nelle liste dei ‘sudditi’, pp. 659-704.
«Alli 10 Agosto 1806 soppressione del monastero di S. Giorgio», a cura di G. Vian, Centro Storico Benedettino Italiano, Cesena, pp. 71-91., 2011
Le vicende delle biblioteche dei regolari veneziani tta la caduta della Repubblica e I'awicendarsi dei domini austriaco e francese nel Venero sono note. A partire dal vecchio saggio di Pietro La Cute, del t929, fino ai lavori recenti di Marino Zotzi, la dissoluzione delle raccolte monastiche e conventuali è stata rievocata con sistematicità e dettaglio tali che poco resta da aggiungere dal punto di vista informativo, della ricostruzione dei fatti.l Ma non è forse inutile ritornarvi, per considerare quei drammatici esiti in una prospettiva più ampia. lacceletazione dell'età napoleonica in questo iome in tand altri campiincrociò infatti trasformazioni profonde e di più lungo periodo. E attraverso la parubola delle libreii" d.i religiosidalla grande espansione settecentesca alla repentina liquidazione -è possibile ritrovare le tracce di diverse funzioni e immàgini della biblioteca, ripercorrere le tappe contrastate dell'affermazione di modelli di raccolta e consefvazione a noi più f.amlia-i e vicini, individuare, in altri termini, I'originale 4pporto di Venezia alla <> che investì I'Europa tra Sette e Ottocento.
«Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento», XXI (1995), pp. 141-228.
l. Nell'incbiesta della Congregazione dell'Indice (1599)(1600) I! 25 gennaio 1600 il procuratore generale dei minori osservanti Francesco da Lugnano comunicava ai provinciali dell'ordine che la Congrcgazione dell'Indice aveva fissato improrogabilmente ù 24 giugno, natività di san Giovanni Battista, il termine per la consegna degli inventari dei libri richiesti già da qualche tempo a tutte le case regolari. < scriveva, richiamando I'origine dell'inchiesta sulle biblioteche dei religiosi d'Italia disposta nel1599 dalla Congregazione'era stato sollecitato " Allo scopo di evitare l'appesantimento delle note non sono stati di norma citati i repenori biografici e bibliografici di comune riferimento, utilizzati per I'identificazione di autori ed edizioni. Si è fatto uso delle seguenti abbreviazioni: = <<Archivio italiano per la storia della pietil; DBI = Dizionario Biografico degli italiani,Roma 1960 ss.; = Rivista di storia della Chiesa in Italia; = <; = <Studi storici dell'ordine dei Servi di Maria>; = .
Le biblioteche degli Ordini religiosi: contatti, scambi e influssi a Roma tra ‘500 e ‘600
San Camillo de Lellis e i suoi amici. Ordini religiosi e arte tra Rinascimento e Barocco, a cura di Lydia Salviucci Insolera – Eugenio Sapori. Soveria Mannelli, Rubbettino, 2016, pp. 153-166., 2016
Nell'anno 1596 papa Clemente VIII Aldobrandini riuscì finalmente a pubblicare l'edizione definitiva di un Index librorum prohibitorum, che era stato oggetto di un aspro e prolungato conflitto tra la Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione (cioè il Sant'Uffizio) e la Congregazione dell'Indice dei libri proibiti, all'interno di un contrasto di competenze che da tempo le opponeva 1. Ci si aspettava che tale pubblicazione inducesse tutti i possessori di volumi a una puntuale verifica del proprio posseduto librario e a denunciare spontaneamente agli inquisitori locali edizioni proibite, sospette oppure da espurgare agli inquisitori locali. In particolare ci si attendeva che all'esecuzione dell'Index provvedessero, al proprio interno, i diversi Ordini e Congregazioni regolari, come prescriveva la stessa Congregazione dell'Indice il 25 novembre 1596: Essendosi per ordine di n. s. già publicato l'Indice de' libri prohibiti, v. r., come bon pastore, con ogni sollicitudine e zelo, sì per debbito dell'offitio come di ordine della nostra Congregatione dell'Indice, farà essequire detto Indice et osseruare in tutti li monasterij soggetti alla sua giurisditione. Et in ogni difficultà che sia per nascere, ricorrendo alla nostra Congregatione, si darà piena sodisfatione 2 .
2006
Infine, l'esperienza del sistema bibliotecario della Yale University pone l'accento sulla condivisione di informazioni catalografiche promuovendo standard universali per aiutare l'utente a localizzare materiale, anche quello non conosciuto, rilevante per la sua ricerca. A tal fine si creano generalmente record catalografici non di basso livello e si moltiplicano i punti di accesso, seppure il problema del tempo e delle risorse, anche in questo caso, limiti un trattamento così approfondito solo ad alcuni documenti. L'ambiente online ha facilitato questi aspetti estendendo l'accesso a tutti gli utenti: locali, nazionali, internazionali.
Zardin Danilo, Roberto Rusconi, Adelisa Malena, Lorenzo Di Lenardo, Stephen Parkin, Monica Bocchetta, Rosa Marisa Borraccini, Angela Nuovo, Flavia Bruni, Gigliola Fragnito, Vatican Library - Biblioteca Apostolica Vaticana
Libri, biblioteche e cultura degli ordini regolari nell'Italia moderna attraverso la documentazione della Congregazione dell'Indice (Studi e testi, 434), 2006
Atti del Convegno Internazionale, Macerata, 30 maggio - 1 giugno 2006. Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Scienze Storiche, Documentarie, Artistiche e del Territorio. A cura di Rosa Marisa Borraccini e Roberto Rusconi.