Alcune occorrenze del termine "biblioteca" nel mondo antico (original) (raw)

Biblioteche nel mondo antico

2023

Un elemento che contraddistingue la cultura europea, e in particolare quella italiana, è la storia delle biblioteche che comincia inevitabilmente con la biblioteca di Alessandria, e poi prosegue con le biblioteche greche e romane. Eccezionalmente cita le biblioteche arabo-islamiche che hanno comunque risentito della cultura giudeo cristiana, come hanno osservato molti studiosi. Le biblioteche asiatiche, a volte più antiche di quelle europee, possiedono un patrimonio bibliografico di gran lunga superiore a quello occidentale, ma per evidenti difficoltà linguistiche sono ignorate dalla cultura italiana. In un mondo sempre più globalizzato, bisogna tenere conto anche delle realtà asiatiche, sempre più vicine alla cultura occidentale.

Sul prestito librario nell'antica Roma, in Segno e testo 9 (2011)

2011

Questa ricerca intende verificare fino a che punto ed entro quali limiti gli utenti interessati potessero fruire all'esterno, presso le proprie dimore, del patrimonio librario delle biblioteche della Roma antica. Si distinguerà nettamente fra le strutture private e quelle pubbliche, e questo non solo per le loro diverse caratteristiche organizzative e gestionali, ma anche e soprattutto perché, fino ad età cesariana, non esistettero a Roma raccolte di libri aperte alla consultazione pubblica. * Mi ero occupato di questa tematica in un contributo di parecchi anni fa (Utenti e prestito di libri nelle biblioteche dell'antica Roma, «Studi latini e italiani», 2 [1988], 49-64) che, per una serie di circostanze esterne, non ebbe che una scarsissima diffusione; di recente le affettuose sollecitazioni degli amici Tonino Pecere e Antonio Stramaglia mi hanno portato a riprendere l'argomento, rivisitandolo a fundamentis alla luce delle nuove acquisizioni e degli studi più recenti in materia di libri e biblioteche nell'antica Roma. Di molte preziose indicazioni sono debitore ai valutatori anonimi di «Segno e Testo», che ringrazio.

Biblioteche e requisizioni librarie in età napoleonica

2012

Il lavoro ricostruisce, partendo da fonti finora inedite, la requisizione libraria delle biblioteche degli ordini religiosi maschili avvenuta a Roma in età napoleonica. Dopo un quadro storico d’insieme, l’intera vicenda è ripercorsa analiticamente attraverso il susseguirsi delle confische delle singole raccolte. Al di là degli eventi che videro protagoniste le biblioteche di frati e di monaci, la ricerca ha rappresentato l’occasione per definire, a grandi linee, il profilo storico-culturale di molte collezioni librarie conventuali e monastiche della città altrimenti sconosciute. In particolare sono state evidenziate le figure che contribuirono alla loro nascita e al loro sviluppo e i repertori descrittivi sopravvissuti. Un tassello nella storia culturale e religiosa di Roma, un punto di partenza per futuri lavori, in una prospettiva di studio che tenta di ricostruire il profilo di una collezione libraria attraverso la ricerca archivistica ma anche attraverso l’individuazione degli esemplari - manoscritti e a stampa, spesso smembrati - che costituirono la raccolta stessa. Alcuni dei libri requisiti ai religiosi romani in età napoleonica sono stati individuati nella Biblioteca Vaticana. Si è fatta così luce sulla storia e sulla provenienza di manoscritti e incunaboli vaticani, finora sconosciuti sotto questo aspetto.

Dalla magia alla filologia: documenti su libri e biblioteche nell’Antichità

2010

""La recente riproposizione di tre studi incentrati sulla storia del libro e delle biblioteche nell'Antichità favorisce nuove riflessioni su una delle problematiche più significative dell'evoluzione dei materiali scrittori antichi, il passaggio dal rotolo papiraceo al codice pergamenaceo. Nel contributo si propone che la categoria sulla quale si gioca la dicotomia fra rotolo e codice non sia quella dell'ideologia culturale di determinate classi sociali, bensì quella della finalità d'uso, che oppone a tipologie demandate alla annotazione estemporanea e non-conservativa di un testo, forme durevoli dello stesso testo: da una parte, la religiosità quasi magica della trasposizione materiale momentanea di un logos sacralizzato in virtù dell'appartenenza ad una tradizione sapienziale orale; dall'altra, il tecnicismo di un'attenzione rivolta all'oggetto-libro in quanto tale, a un testo fissato per l'eternità in sé e per sé. La vera innovazione, come già notava G. Cavallo, sta nella generalizzazione del codice come supporto scrittorio anche per i testi destinati alla conservazione bibliotecaria. Three recent publications focused on ancient books and libraries reconsider the most important change in the history of writing supports: the transition from the papyrus roll to the parchment codex in Late Antiquity. The reasons for adopting the codex form of the book are several: the format is more economical, as both sides of the writing material can be used; and it is portable, searchable, and easy to conceal. The Christian authors may also have wanted to distinguish their writings from the pagan texts written on scrolls, and the change was previously considered as if it was born in the first Christian communities. The development in the use of the roll is related to forms of conservation of the text itself, from sophistic Athens through Alexandrian philology to the editorial culture of ancient Rome. From this point of view, the victory of the codex appears to be a consequence of the end of the usage of the roll as a mean of cultural transmission, occurred when classical texts were perceived as extracts to be collected, and no longer as parts of a sacred tradition.""

Note sulla storia della biblioteca del S. Salvatore di Messina

E-Review annuale dell'Officina di Studi Medievali 19 (gennaio-dicembre 2017), pp. V-IX Mediaeval Sophia 19 gennaio-dicembre 2017 SoMMario Studia Ezio albrile, Paracelsiana taurinensia. Altri frammenti di ermetismo alchimico 1 Gavina CoStantino, Le comunità urbane ebraiche di Sicilia tra subordinazione giuridica e autonomia giudiziaria 39 Franco d'angelo, Uno scarico di immondizie osservato come sviluppo di contrada cittadina. Revisione delle ceramiche medievali e rinascimentali rinvenute nel 1974 nel convento di San Francesco di Assisi a Palermo 47 Salvina Fiorilla, Apparecchiamo la tavola: ceramiche da cucina e da mensa nelle collezioni del Museo della ceramica di Caltagirone 71 Concetto Martello, Anima e conoscenza nel Dragmaticon di Guglielmo di Conches 89 Gabriele papa, È possibile pensare la ḥikma come finis ultimum secundum quid? Avicenna, Maritain e l'utilità (manfaʻa) della metafisica 105 Maria Teresa rodriquez, Note sulla storia della biblioteca del S. Salvatore di Messina 121 Andrea vella, L'onnipotenza divina in una quaestio di Giovanni di Jandun 137 1 9 ( g e n n a i o -d i c e m b r e 2 0 1 7 ) Mediaeval Sophia 19 (gennaio-dicembre 2017) -Sommario vi poStillae Alessio arena -Massimo bonura, Tommaso di Cantimpré: le fonti di un filosofo della scienza e teologo 145 Gabriele eSpoSito, Le origini della storiografia arturiana: Gildas e il De excidio Britanniae 149 notitiae Antonio di Padova e le sue immagini. 44° Convegno Internazionale di studi. Assisi, Società Internazionale di Studi Francescani, 13-15 ottobre 2016 (Simona Martorana) 181 Il favore di Dio. Metafore d'elezione nelle letterature del Medioevo. VI Giornate Internazionali Interdisciplinari di Studio sul Medioevo. Torino, Università degli Studi, Scuola di Scienze Umanistiche, 7-9 giugno 2017 (Simona Martorana) 185 leCturae 189 Maria Teresa broliS, Storie di donne nel Medioevo, Prefazione di Franco Cardini, Il Mulino, Bologna 2016, pp. 170, ISBN 978-88-1526-800-6 (FranCeSCo aFFronti) «MeMinisse iuvat». Studi in memoria di Violetta de Angelis, a cura di Filippo Bognini, prefazione di Gian Carlo Alessio, Pisa, ETS, 2012, pp. 782, ill., ISBN 978-884673393-1 (arMando biSanti) studia HuManitatis. in memoria di mons. Andrea Ruggiero, a cura di Teresa Piscitelli, Marigliano (NA), Libreria Editrice Redenzione, 2015, pp. 232, ill. («Strenae Nolanae». Collana di studi e testi diretta da Antonio V. Nazzaro, 11), ISBN 978-88-8264-603-5 (arMando biSanti) Caterina Celeste berardi, Linee di storiografia ecclesiastica in Sozomeno di Gaza, Bari, Edipuglia, 2016, pp. 182 («Auctores Nostri. Studi e Testi di Letteratura Cristiana Antica». Collana diretta da Marcello Marin), ISBN 978-88-7228-807-8 (arMando biSanti) Vittore branCa, Studi sui cantari, Firenze, Olschki, 2014, pp. XVI + 116 (Biblioteca di «Lettere Italiane». Studi e Testi, 75), ISBN 978-88-222-6330-8 (arMando biSanti)