Recensione a CESARE VIVIANI, "Infinita fine", Torino, Einaudi, 2012, 164 p. (original) (raw)
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TERENZIO, Le Commedie, edizione critica a cura di Franco Ranzato, traduzione italiana di Raffaele Cantarella, vol. 1: Andria e Heautontimorumenos (<< Classici greci e 1atini », 20), Milano, Istituto Editoria1e Italiano, s.d. (ma 1971), pp. 332. L. 6.000.
Recensione e commento di: Emanuele Severino, Angelo Scola, Il morire tra ragione e fede, a cura di Ines Testoni e Giulio Goggi, Marcianum Press, Venezia 2014 di Claudio Tugnoli Il volume riproduce il dialogo che si è tenuto tra il cardinale Angelo Scola e il filosofo Emanuele Severino in occasione dell'apertura del convegno internazionale Il morire tra ragione e fede. Universi che orientano le pratiche di aiuto, tenutosi il 20 e 21 marzo 2009 per il Master Death Studies & The End of Life dell'Università di Padova. Il tema della morte può essere affrontato con la massima serietà. Nel secolo scorso si è affermato un nuovo campo di studi, la tanatologia culturale, ad opera di un gruppo di studiosi il cui lavoro è un punto di riferimento imprescindibile per chi affronti oggi l'argomento: ricerca scientifica equipara l'uomo all'animale sullo sfondo della teoria darwinista che, leggiamo nella Presentazione di Ines Testoni e Giulio Goggi, si fonda su un presupposto ideologico. Dopo tutte le decostruzioni e le demolizioni della metafisica cui ha assistito da Nietzsche in poi, l'uomo contemporaneo non ha trovato riparo né felicità nel disincanto e nella consapevolezza di essere solo mortale. «Sapersi mortali è insopportabile perché ormai si crede fermamente di essere animali e vedendo come l'umanità tratta i propri compagni di viaggio, rappresentati come materia biologica, l'angoscia è inevitabile» (p. 9).
[Recensione] Michela Venditti, Il poeta e l’ineffabile. Gavrila Romanovič Deržavin. Le odi spirituali, Napoli, D'Auria, 2010, EUROPA ORIENTALIS, № XXXIII (2013), p. 332-335.
In Impegno, 28 (2017) 2