“La dea lussureggiante entrò nella camera da letto”. Le nozze divine nella Mesopotamia antica, in G. Zisa (ed.), La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica, 2024: 69-90 (original) (raw)
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1 Sulla soglia del Sacro: esoterismo ed iniziazione Tracce di organizzazioni iniziatiche nell'antica Mesopotamia Pietro Mander (I.U.O., Napoli) ® 0. Scopo del presente intervento Sul volgere del IV millennio a. C. nella Bassa Mesopotamia, dove i due grandi fiumi, il Tigri e l'Eufrate trovavano sbocco al mare (a quell'epoca ancora separatamente, con due foci distinte seppur contigue), giunsero a stabilizzarsi dei processi storici che avevano dato luogo alla formazione della prima città, come entità gerarchicamente strutturata, sede di lavoro specializzato, ovvero centro organizzativo di una strutturazione sociale complessa. Fu in quel momento che, sotto la spinta delle nuove esigenze amministrative, diversi sitemi di registrazione di avvenimenti economici -le mnemotecniche, basate su tocchi d'argilla sagomati (calculi o token) o contenitori d'argilla sigillati -si fusero dando origine ad un nuovo strumento, la scrittura.
Abstract del volume Si può concepire un rito senza movimento? Dal più occasionale, compiuto una tantum da un singolo individuo, al più complesso, partecipato e celebrato per secoli da un gruppo sociale più o meno ampio, il movimento appare come una componente imprescindibile di ciascun rito. Il presente volume intende esplorare in modo sistematico il rapporto tra rito e movimento, nelle sue diverse e possibili declinazioni, considerando in che modo essi dialoghino a comporre un evento, una performance “speciale”, cioè avvertita come al di fuori dall’ordinario da chi la esegue e da chi vi partecipa a vario titolo. Il movimento rituale contribuisce inoltre a trasformare lo spazio in cui è eseguito, plasmandolo in senso culturale, sociale e fisico, e riecheggiando nei luoghi e nella memoria ben oltre la sua esecuzione. I saggi raccolti nel volume indagano questo tema spaziando dall’antica Mesopotamia al Mediterraneo Antico, dalla Tarda Antichità al Medioevo. Angela Bellia, Dancing in the Sacred Space/Danzando nello spazio sacro As something that does not tend to leave direct material traces, dance is not often considered in archaeological work. However, dance was an important aspect of ancient life that can be investigated using a new approach to the archaeological remains. The goal of this contribution is to analise the evidence for a notable number of images of dancing performances attested for the decoration of Greek sacred architecture. Taking in consideration their role within their sacred context, these images with dance performances in the sacred sphere will be explored in order to enhance our knowledge on the interactive relationship between sacred spaces, body movements, and human participants to the ceremonies. Come qualcosa che non tende a lasciare tracce materiali dirette, la danza non è spesso considerata nei lavori archeologici. Tuttavia, la danza era un aspetto importante della vita antica che può essere indagato utilizzando un nuovo approccio ai resti archeologici. L’obiettivo di questo contributo è quello di analizzare le testimonianze di un notevole numero di immagini di performances coreutiche presenti nella decorazione dell’architettura greca. Queste immagini con attività coreutiche saranno esplorate tenendo conto della loro funzione nella sfera sacra e della interazione tra spazi sacri, movimento corporeo e i partecipanti al rituale. KEYWORDS Dancescape, Danza in circolo, Metope, Aulos, Spazio sacro Dancescape, Circular Dance, Metopes, Aulos, Sacred space
Parodia cattolica e liturgia erotica in To His Mistris Going to Bed di John Donne
MANTICHORA rivista annuale internazionale peer-reviewed -reg. trib. Me 9/10 -n. 1 dicembre 2011 -www.mantichora.it 298 CARMEN GALLO PARODIA CATTOLICA E LITURGIA EROTICA IN TO HIS MISTRIS GOING TO BED DI JOHN DONNE Starting from The Book of Common Prayer, a text widely used in the seventeenth century, this paper provides the historical and theological context which includes the debate on Mass as performance, that is both as 'representation' of the Christ's sacrifice and as a setting for an event -the 'transformation' of the bread and wine into the Christ's body and blood through the words of consecration pronounced by the priest. It also analyses some figures related to the liturgical aspects of the Eucharist and the poetic attempt to stage a performance of seduction by means of them.
Studi e Materiali di Storia delle Religioni (SMSR), 2019
The mīs pî, lit. “washing of the mouth”, was one of the solemn rituals of Ancient Mesopotamia. Its goal was the induction of the cult statue in order to allow its official installation in the temple. For this purpose, a total iden- tity between the statue and its corresponding divinity was strictly required. The ontological union of two natures was obtained through four processions in four different ritual spaces: the workshop, the riverbank, the garden and the temple. This paper investigates the peculiarities of the mīs pî by paying particular attention to the ritual spaces. The aim is to analyze the “washing of the mouth” in terms of rite of passage, underlining the need to rethink van Gennep’s tripartite scheme.
Quaderni di archeologia fenicio-punica/CM 02] [Alle sorgenti del Kothon] Il rito a Mozia nell'Area sacra di Baal 'Addir -Poseidon Lo scavo dei pozzi sacri nel Settore C Sud-Ovest (2006-2011) [di Lorenzo Nigro e Federica Spagnoli] [con contributi di Francesca Alhaique, Francesco Guizzi, Ingrid Melandri] ROMA 2012 MOTYE Università di Roma «La Sapienza» Dipartimento Scienze dell'Antichità Sezione di Orientalistica Missione archeologica a Mozia [Quaderni di archeologia fenicio-punica/CM 02] www.lasapienzamozia.it Una collana sottomessa a revisori e a un comitato scientifico dedicata all'Archeologia di Mozia e alla cultura fenicia e punica nel Mediterraneo. A peer-review series dedicated to the Archaeology of Motye and the Phoenician and Punic culture in the Mediterranean. QAFP/Colour Monograph è la collana di volumi a colori connessa alla serie "Quaderni di Archeologia fenicio-punica", dedicata alla pubblicazione dei risultati delle indagini archeologiche e degli studi condotti dalla Missione archeologica a Mozia, la città fenicia e punica della Sicilia Occidentale. Le ricerche a Mozia sono condotte in convenzione con l'Assessorato Regionale dei Beni e dell'Identità Siciliana, secondo la convenzione stipulata con la Soprintendenza di Trapani. QAFP/Colour Monograph is the colour monograph series related with "Quaderni di Archeologia feniciopunica", the series devoted to the publication of results of archaeological investigations and studies carried on by Rome "La Sapienza" Expedition to Motye, the Phoenician and Punic city in Western Sicily. Researches at Motye are carried out under the aegis of the Assessorato Regionale dei Beni e dell'Identità Siciliana according to the agreement established with the Superintendency of Trapani. Lorenzo NIGRO e Federica SPAGNOLI Alle sorgenti del Kothon. Il rito a Mozia nell'Area sacra di Baal 'Addir -Poseidon. Lo scavo dei pozzi sacri nel Settore C Sud-Ovest (2006-2011) (= Quaderni di Archeologia Fenicio-Punica, Colour Monograph 02)