Jo De Waele, Stefano Piastra, Veronica Chiarini, Andrea Columbu, Massimiliano Costa, Giovanna Daniele,L’importanza scientifica, culturale e divulgativo-didattica delle aree carsiche nelle evaporiti dell’Emilia-Romagna : la candidatura a World Heritage UNESCO (original) (raw)
2024, UNESCO : Paesaggi, patrimoni di cultura e di natura, Università di Bologna, 2024, pp. 65 - 74 (atti di: UNESCO. Paesaggi, patrimoni di cultura e di natura, Cesena, Università di Bologna, 25 novembre 2022)
Le aree carsiche nelle evaporiti dell’Emilia-Romagna, pur coprendo solo lo 0,6% del territorio regionale, hanno un grande impatto sul paesaggio locale e rivestono grande importanza nei campi scientifico, culturale e divulgativo. Dopo una lunga fase di elaborazione della candidatura, a cui hanno contributo docenti delle Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia, Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, personale delle aree protette coinvolte, tecnici regionali, personale della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, la Regione Emilia-Romagna, capofila del progetto, agli inizi del 2022 ha proposto il loro inserimento nella World Heritage List dell’UNESCO. Come espressamente richiesto dall’UNESCO, tutte le aree oggetto dell’iniziativa, ribattezzata Evaporitic Karst and Caves of Northern Apennines (EKCNA), sono attualmente protette da Parchi nazionali o regionali oppure da riserve regionali o ancora da siti della Rete Natura 2000, i quali ne garantiscono non solo la salvaguardia, ma anche una fruizione turistica sostenibile, già oggi quantificabile in decine di migliaia di presenze annue. Le emergenze emiliano-romagnole rappresentano le evaporiti più studiate al mondo, oggetto di ricerche sin dal tardo XVI secolo. La proposta di candidatura si basa su una approfondita analisi comparativa rispetto a 13 altre aree carsiche mondiali con caratteristiche simili, analisi che ha dimostrato inequivocabilmente la preminenza scientifica su scala mondiale delle evaporiti dell’Emilia-Romagna.