Elezioni europee: contro l’Europa di Berlino e Washington, Intervista a OttolinaTV condotta da Alessandro Bartoloni (original) (raw)

Lo starnuto di Washington è davvero polmonite d'Europa?

2007

Quando Washington starnuta, l'Europa si becca la polmonite − si diceva fino a qualche tempo fa. Ma non ci sono voluti troppi anni perché si ridimensionasse visibilmente la pretesa eterna salute degli Stati Uniti. Tuttavia il sarcastico commento dell'Economist sulla struttura drogata dell'economia americana si riferisce soltanto all'epifenomeno, non alle sue origini. Non dice da dove arriva il flusso di valore che permette a Washington di gonfiare ancora i muscoli. Se lo dicesse dovrebbe ammettere che quello appena incominciato non sarà affatto il "secolo americano", lo è stato già quello appena trascorso, ed è storia passata, irripetibile. Ma non sarà nemmeno un "secolo capitalistico" sotto altra bandiera. L'Europa non potrà prendere il posto dell'America, non essendo una nazione né una federazione unitaria, e proprio per questo è ancor più significativo il fatto che adesso uno starnuto dell'Europa cagioni una polmonite a Washington. Con grave rischio dell'intero sistema capitalistico mondiale. Se pensiamo che nel mondo attuale sono in molti a starnutire − Cina, India, Giappone, Russia, per non parlare che dei maggiori paesi con problemi− si capirà che tira un'aria poco favorevole per la salute americana.

La democrazia dei populisti tra Europa e Americhe, a cura di Marco Bresciani e Guri Schwarz, Roma, Viella 2021

Negli ultimi anni si è discusso molto di populismo e di populisti, spesso enfatizzandone il carattere antidemocratico e proponendo inefficaci analogie con gli anni Trenta e i fascismi. Attraverso gli strumenti della teoria e della scienza politica, delle scienze storiche e sociali, i diversi saggi qui raccolti pensano il populismo in rapporto alla democrazia, gettando luce sulle differenze tra fascismi e populismi, sul nesso tra populismi e neoliberismi, sulle varie culture e pratiche populiste dall’America settentrionale e meridionale all’Europa orientale, fino all’Italia.

Il voto in Galizia e Paesi Baschi nello stallo politico spagolo. Intervista a Steven Forti

All’indomani del risultato elettorale regionale in Galizia, dove il Partito popolare conquista la maggioranza assoluta dei seggi, davanti a Podemos e Psoe, e quello nei Paesi Baschi, con l’affermazione dei nazionalisti di Urkullu, ed anche qui un risultato deludente per i socialisti, la Spagna volterà le spalle a Iglesias in favore di Rajoy? La chiusura della "ventana de oportunitad"

L'EUROPA AL BIVIO TRA APOSTASIA E FRATERNITÀ

Rassegna di teologia 49 pp. 341-356., 2008

Carlo Lorenzo Rossetti. L’Europa al bivio tra apostasia e fraternità. Tracollo epocale o crogiuolo di una nuova civiltà? Per un discernimento cristiano sul destino dell’Europa Sommario: Si propone un discernimento cattolico, alla luce del recente magistero (Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) sul destino dell’Europa, attualmente attraversata da una profonda crisi sociologica (impietosamente disaminata da S. Acquaviva in L'eclissi dell'Europa, 2006) di cui si ravvisano le radici spirituali (amnesia storica e “apostasia” da Cristo e da se stessa). Si rileva d’altra parte il potenziale di positività presente nella Chiesa europea che induce ad aprirsi, con speranza cristiana, ad orizzonti più luminosi. Così, la possibilità che l’Europa si dischiuda all’ideale insieme cristiano e ragionevole della “fraternità”. Si offre infine un’ulteriore riflessione circa il riferimento a Dio e al Cristianesimo in un futuro (ed altamente sintomatico) Preambolo di Costituzione europea. Parole chiave: Europa, declino, apostasia, fraternità, Costituzione europea, ateismo. Summary: Europe at the crossroads: apostasy or brotherhood. Epochal collapse or crucible of a new civilization? The short but dense article starts from an analysis by the Italian sociologist S. Acquaviva on the situation of our continent (L'eclissi dell'Europa, 2006). It underlines, with Catholic discernment and in the light of the magisterium of John Paul II and Benedict XVI (which speaks about the "apostasy" of Europe), how much the scholar's extremely severe judgment can be shared. However, it notes also the positive potential that still inhabits the European Church and so mitigates this critical evaluation by opening up brighter horizons with Christian hope. For instance, it is possible that Europe might adopt the Christian and reasonable ideal of "fraternity". A further reflection is therefore proposed regarding the reference to God and Christianity in the Preamble of a future European Constitution. Keywords: Europe, decline, apostasy, fraternity, European Constitution, atheism.

«Israele! Smetti di manipolare il senso di colpa dell’Europa!» (18.10. 2024)

Gli osservatori del mondo intero si chiedono COME diavolo Israele abbia potuto farla franca con simili azioni così a lungo. Si può spiegare in una sola piccola frase articolata in tre punti, nella quale i concetti chiave sono “senso di colpa” e “ricatto emotivo”. Quel COME spiega anche PERCHÉ un complesso di superiorità si è da tempo trasformato nel delirio di onnipotenza che ha portato Israele al suicidio morale attuale. Potrebbe ispirare a Hollywood un nuovo remake biblico in chiave porno soft: «Perso nel deserto che ha creato, un piccolo popolo, ubriaco di vanità e sangue umano, balla attorno a un Vitello d’Oro chiamato Israele». Il RISULTATO che ne conseguirà, dopo il disastro finale incombente su tutte le parti in gioco, può essere previsto con ottimismo. La soluzione è già stata sperimentata con successo in Europa, dopo una distruzione totale e qualche decina di milioni di morti.

Paura dei partiti antisistema e scelte sulla "protezione" della democrazia, tra Italia e Germania

www.democraziaesicurezza.it, n. 2/2019, 2019

This essay moves from the increasing fear of anti‐system (and farright) parties in Italy (e.g., CasaPound Italia and Forza Nuova), but believing that an indiscriminate criminal response cannot be the most appropriate solution for the security requests coming from citizens. The paper analyses Article XII of the Transitory and Final Provisions of the Italian Constitution, that forbids «the reorganization of the dissolved fascist party» and the laws approved to enforce that prohibition (punishing apology of fascism and usual manifestations of fascism too); several judgements of Italian Courts are considered, in order to verify their attitude over sixty years after the Constitution came into force. The paper also compares the Italian case with Germany. After the II World War, it was configured as a “militant democracy”, but in 2017 the Bundesverfassungsgericht decided not to apply the Parteiverbot (party ban) for the National Democratic Party of Germany, judging it “anticonstitutional”, but not unconstitutional; after that judgement, Article 21 of the Grundgesetz has been modified, excluding these kind of parties from state financing without banning them. The “German choice” (democracy can decide not to protect itself) is an opportunity to evaluate the different decisions made in Italy, increasing and widening criminal sanctions against neo‐fascist episodes and movements without modifying the Constitution.

Intervista ad Attilio Bartoli Langeli

Reti Medievali Rivista, 2017

The interview examines the the scholar's educational path and the main stages of his subsequent research, focusing on his personal way of presenting the results of his investigations. A panorama of the scholarly milieux and academics with whom Attilio Bartoli Langeli has collaborated ensues; finally the interview deals with the academic, teaching, editorial and evaluatuive spheres.