Le monete puniche di zecca sarda di Son Salomó Ciutadella (Minorca) e il riflesso della guerra dei mercenari in Sardegna e nelle Baleari (original) (raw)
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La produzione monetale della zecca di Salerno è sicuramente una delle più affascinanti ed ancora meno conosciute di tutto il panorama numismatico dell'Alto Medioevo. Le monete coniate in più di tre secoli e mezzo di attività riescono a riservare non poche sorprese a chi sa osservarle con attenzione, passione e spirito d'interpretazione. L'intento di questa piccola ricerca consiste nel mettere a fuoco, nel modo più semplice e diretto possibile, le vicende storiche e le controversie numismatiche che ruotano intorno ad una misteriosa monetina salernitana, "notata", per dir così, e pubblicata per la prima volta nel 1998 dagli Autori del quattordicesimo volume della collana del Medieval European Coinage. 1 Chi scrive ha infatti compreso l'importanza di chiarire ulteriormente il ruolo che potrebbe comportare una tale scoperta e la carica storica dell'autorità che fece battere questo denaro, la quale, da marginale che era, potrebbe in realtà rivelare molte sfaccettature più complesse di quanto si è creduto finora.
Bollettino di Archeologia on line XII,1, 2021
The study concerns the recognition, unpublished to date, of a penitential instrument (a scourge) present in a late 8th-early 9th century AD funerary complex. This object is part of the equipment of an élite figure, probably a warrior, who lived in Sardinia during the historical period in which objects of Byzantine, Lombard and Carolingian tradition are present in burials, characterizing individuals which were by now participating in a heterogeneous social structure. The scourge may testify to a very rare and early presence of penitential practices by an Aryan of military rank, perhaps a Lombard, who had converted. This allows us to make assumptions about other similar, but different, objects of still controversial interpretation.
Le testimonianze epigrafiche in lingua punica provenienti dall'antica Iol/Caesarea, l'attuale Cherchel ( ), sono costituite da una piccola serie di documenti che formano, comunque, un dossier di interesse non irrilevante. Due di essi, in particolare, sono importanti per le loro implicazioni storico-culturali, oltre che linguistiche. Si tratta di due iscrizioni funerarie, di cui una è il celebre epitaffio commemorativo di Micipsa e l'altra una bella epigrafe funeraria in ricordo di una donna, che ricopriva un ruolo socio-religioso di prestigio, dedicatale dai membri della sua famiglia.