EifFE-L incontra ECLIPSE: un ambiente integrato open source per il web-learning (original) (raw)


L’introduzione dei CFU nel sistema universitario nazionale ha imposto una forte accelerazione alla creazione ed all’uso del capitale sociale da condividere fra studenti e docenti. Un software sociale è altresì auspicato e il dibattito sull’uso dei tools web 2.0 è oltremodo importante ed attuale in questo momento. Il progetto mostra un ambiente eterogeneo che ospita una architettura sociale capace di fornire una prima risposta a questa nuova esigenza. Il software è stato sviluppato su piattaforma open source Eclipse integrando le esperienze maturate da EifFE-L (Environment for Freedom in E-Learning) con la espandibilità della architettura a plug-in di Eclipse.

Questo lavoro descrive le motivazioni alla base dello sviluppo di DELE (Deaf-centered E-Learning Environment). La sordità rappresenta un problema “nascosto” che viene soltanto parzialmente considerato nella progettazione di strumenti interattivi. Questo è tanto più grave quanto più ci si pone in un contesto didattico, dove i contenuti dovrebbero essere facilmente fruibili. DELE rappresenta una possibile risposta a tutto ciò, creando un ambiente “amichevole” e fortemente basato sul canale visivo, tramite l'uso di una strutturale iconicità della navigazione. Con il nostro approccio riteniamo di poter dare un contributo importante all'abbattimento reale delle barriere di accessibilità di cui, ancora oggi, le persone sorde fanno esperienza nel web in generale e, in particolare, negli ambienti di E-Learning.

Nel corso degli ultimi dieci anni, l’Unione europea ha piu volte sottolineato, nelle sue raccomandazioni e documenti, il ruolo che le ICT possono svolgere per favorire le opportunita di partecipazione ed integrazione dei cittadini piu svantaggiati. In questo contesto, il progetto ENSEMBLE, qui presentato, si e proposto di mettere a punto una strategia d’impiego delle tecnologie della comunicazione per promuovere l’integrazione socio-culturale dei cittadini immigrati, facendo leva sull’uso di tecnologie come il lettore MP3 e il telefono cellulare, e sperimentando metodologie didattiche e formati comunicativi adatti agli strumenti impiegati.

Alcune graduali ma profonde trasformazioni che stanno avvenendo nel mondo della scuola spingono gli insegnanti ad una maggior valorizzazione e condivisione della pratica professionale. Le ICT possono fornire strumenti utili a tale scopo. Il progetto web denominato I-CLEEN (Interrogarsi su Clima Ed Energia www.icleen.museum) attivo da pochi mesi, è realizzato da un team di insegnanti di scienze coordinati dal Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento. E' un progetto web e collaborativo ideato, realizzato e gestito interamente da insegnanti di scienze di comprovata esperienza e che lavorano online. I due ingredienti principali del progetto sono la condivisione di pratiche efficaci nella didattica delle Scienze della Terra e l'uso delle nuove tecnologie. Entrambi gli elementi vengono utilizzati dal progetto che adotta strumenti tecnologici innovativi appartenenti al web 2.0 (Liferay). I materiali raccolti e lo strumento di condivisione sono a disposizione, gratuitamente, d...

The rethinking of learning environments is becoming a key strategic to actualize the role and meaning of school education at the threshold of the third millennium. The need to widen the glance on what it means to improve the educational-didactic action through a redefinition of the training setting clearly emerges; a setting that is not limited to the classroom but extends to the scholastic organization and its role in the territorial community. The project "Innovative Learning Environments" promoted by the OECD in the last decade represents an essential reference point to conceptualize the construct of learning environment and to have a common vocabulary to read and discuss it. Keywords: teachers' professional development, in-service teacher training, effectiveness, research review. Estratto Il ripensamento degli ambienti di apprendimento si sta imponendo come una chiave strategica per attualizzare il ruolo e il significato della formazione scolastica alle soglie del terzo millennio. Emerge con evidenza la necessità di allargare lo sguardo su cosa significa migliorare l'azione educativo-didattica attraverso una ridefinizione del setting formativo; un setting che non si limita all'aula ma si estende all'organizzazione scolastica e al suo ruolo nella comunità territorial. Il progetto "Innovative Learning Environments" promosso dall'OCSE nell'ultimo decennio rappresenta un punto di riferimento essenziale per concettualizzare il costrutto di ambiente di apprendimento e disporre di un vocabolario comune per leggerlo e discuterlo. Parole chiave: learning environment, systemic vision, learning idea, educational innovation. 1. Progetto ILE: un framework per gli ambienti di apprendimento Negli ultimi anni il costrutto di "ambiente di apprendimento" è stato posto al centro dell'attenzione della riflessione pedagogica, a partire dalla convinzione che il rinnovamento delle pratiche educative e didattiche richieda un approccio olistico e sistemico, attento non solo alle metodologie impiegate dall'insegnante o alla gestione della relazione con gli allievi, bensì a tutti gli elementi che configurano l'evento formativo. In questa prospettiva il concetto di "ambiente" risulta significativo in quanto richiama l'eco-sistema entro il quale avviene l'esperienza formativa e rinvia ai paradigmi sistemici sottesi ad una prospettiva ecologica con cui analizzare gli ambienti di vita. La stessa specificazione "di apprendimento" è particolarmente efficace nello spostare il focus sul soggetto che apprende e sul processo che qualifica una esperienza formativa, sgombrando il campo