Recensione a R. Esposito, Le persone e le cose (original) (raw)

Recensione a C. Esposito, Il Nichilismo del nostro tempo, Carocci 2021

I castelli di Yale, 2021

Esposito mette a fuoco i segni che in più di un secolo il nichilismo ha tracciato, considerandoli non appena come effetti, ma come processi in corso che schiudono prospettive nuove. Tra le righe dei grandi autori del nostro tempo, da Philip Roth a Foster Wallace, da Houellebecq a Sacks, nonché nella grande narrativa delle serie televisive degli ultimi anni, da True Detective a Westworld, la cronaca di Esposito dà voce a una ferita che si riapre, come l’attesa di qualcosa che balugina nel nulla.

Recensione a: "Fare umanità" di Francesco Remotti

Pandora Rivista, 2020

Si è forse poco abituati, in quest'epoca intellettualmente vivace ma ancora pesantemente condizionata dagli strascichi dell'ondata postmodernista, a contributi che propongano con coraggio e rigore scientifico concetti nuovi per pensare il mondo. "Fare umanità. I drammi dell'antropo-poiesi" di Francesco Remotti, recentemente rieditato da Laterza, è uno di questi casi felici.

Persona e Nazismo. Riflessioni a partire dall'opera di Roberto Esposito, in 'Politics. Rivista di studi politici', 12 (2/2019), pp. 99-109 (ISSN 2279-7629).

My paper presents an outline of the 'paradigm of person' and, in particular, of the deconstruction that Roberto Esposito proposes of this concept. Through a coherent debate with the philosophical, juridical and political tradition of the West, Esposito highlights that the idea of person, far from being an original concept, is an artifice based on a process of clear separation. This tendency finds, according to the author, in Nazism its extreme manifestation. At the end of the article I try to show how an unexpected and problematic contiguity can be found between the politics of Nazism and the biopolitics of the current liberal democracies.

Recensione a F. D’Alessandris, La persona e la traccia. Ipotesi sull’esistenza e il suo racconto a partire da Paul Ricœur

Logoi, X, 25, 2024

L’opera prima di Francesca D’Alessandris, "La persona e la traccia. Ipotesi sull’esistenza e il suo racconto a partire da Paul Ricœur" (Edizioni ETS, Pisa, 2023) interviene in un ambito di ricerca che si potrebbe definire dalla fortuna paradossale. La più nota fra le molte teorie elaborate dal filosofo francese al centro di questo libro è infatti quella che sostiene la natura narrativa dell’identità personale, eppure, essa è stata formulata, a differenza di altre, più nella forma di una serie di abbozzi che di un’elaborazione estesa e unitaria.