Intorno all'Adriatico: archeologia dei contesti e cultura materiale nelle fasi della conquista romana. Atti del workshop del CISA (original) (raw)
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Documentare l’archeologia da Burnum (Sebenico, Croazia) a Suasa (Ancona): una tradizione rinnovata
2012
Recently, the team of researchers who collaborate with the journal ‘Groma’ was involved in two major archaeological projects relating to abandoned Roman towns in the Adriatic area: Burnum (Šibenik, Croatia) and Suasa (Ancona, Italy). The Burnum Project is primarily a remote sensing research project that aims at promoting the archaeological heritage of the site. The main results have already been presented during the first edition of the Workshop (2011). The Roman town of Suasa is located in the middle valley of the Cesano River, in the northern Marche region. The Department of Archaeology of Bologna University has spent over twenty years conducting archaeological excavations and multidisciplinary studies in the site. The present paper focuses on the new season of research, which involves new tools and methods for the analysis and documentation of the site and its territory. In particular, in recent years there has been an increased use of remote sensing techniques and the systematic management of the new data excavations through an innovative webGIS system. The integration of historical and modern aerial photographs, finalized aerial photogrammetry, new aerial and geophysical survey, made it possible to identify several buildings in the urban area and to locate the most important elements of the ancient topography in the suburban area. The large amount of archaeological data acquired from the excavations and from remote sensing techniques was managed by webGIS technology, which made it possible to conduct different levels of analysis.
Nel 2005 è stato avviato un progetto sistematico di ricerca nell'area di San Lorenzo in Carminiano, ormai quasi inglobata nei quartieri periferici meridionali di Foggia a seguito dell'espansione verso Sud del tessuto urbano e dei relativi lotti edificabili. Il luogo, frequentato in età romana, fu poi sede di un consistente abitato in età medievale. Le tracce delle opere di recinzione e fortificazione del casale-castrum risalente al Medioevo, ancora ben visibili fino agli anni della seconda guerra mondiale, sono attualmente ricomponibili in forma frammentaria solo attraverso le foto aeree e un'attenta ricognizione sul terreno. La prima campagna di ricerca a San Lorenzo, di cui si è data nota nello scorso convegno sanseverese 1 , aveva in effetti reso più corpose le tracce di una occupazione in epoca romana e tardoantica, documentata da un significativo numero di reperti ceramici e laterizi, distribuiti su una vasta area, più ampia rispetto all'estensione stessa dell'insediamento medievale, e inoltre da * Docente di Archeologia Medievale ** Dottori di Ricerca *** Dottorando di Ricerca 1 FAVIA, DE VENUTO, DI ZANNI 2006 cui si rimanda anche per un inquadramento generale del sito, del progetto di ricerca e per la bibliografia introduttiva. Università degli Studi di Foggia 92 Pasquale Favia, Caterina Annese, Giovanni De Venuto, Angelo Valentino Romano 93 Insediamenti e microsistemi ambientali nel Tavoliere di Puglia in età romana e medievale
Il contributo intende esaminare il ruolo marittimo dell’area adriatica del centro Italia (Molise, Abruzzo, Marche) alla luce dei ritrovamenti subacquei e terrestri. Partendo dalla distribuzione dei relitti e dei giacimenti marini si cercherà di evidenziare i rapporti che intercorrevano tra i porti, gli approdi e gli scali presenti lungo le coste adriatiche. In relazione a queste evidenze e alle fonti itinerarie, storiche e archeologiche si proporrà una nuova carta inerente, non solo alla distribuzione dei relitti, ma anche alle rotte che presumibilmente in età imperiale romana interessavano il Mare Superum; tenendo presente anche il ruolo che questa parte di Mediterraneo assumerà a partire dall’età bizantina essendo considerata la vera porta d’Oriente. Nello specifico del tema del convegno, la carta di distribuzione potrà essere un utile strumento per favorire futuri progetti di tutela e valorizzazione.
Nel 2005 è stato avviato un progetto sistematico di ricerca nell'area di San Lorenzo in Carminiano, ormai quasi inglobata nei quartieri periferici meridionali di Foggia a seguito dell'espansione verso Sud del tessuto urbano e dei relativi lotti edificabili. Il luogo, frequentato in età romana, fu poi sede di un consistente abitato in età medievale. Le tracce delle opere di recinzione e fortificazione del casale-castrum risalente al Medioevo, ancora ben visibili fino agli anni della seconda guerra mondiale, sono attualmente ricomponibili in forma frammentaria solo attraverso le foto aeree e un'attenta ricognizione sul terreno. La prima campagna di ricerca a San Lorenzo, di cui si è data nota nello scorso convegno sanseverese 1 , aveva in effetti reso più corpose le tracce di una occupazione in epoca romana e tardoantica, documentata da un significativo numero di reperti ceramici e laterizi, distribuiti su una vasta area, più ampia rispetto all'estensione stessa dell'insediamento medievale, e inoltre da * Docente di Archeologia Medievale ** Dottori di Ricerca *** Dottorando di Ricerca 1 FAVIA, DE VENUTO, DI ZANNI 2006 cui si rimanda anche per un inquadramento generale del sito, del progetto di ricerca e per la bibliografia introduttiva. Università degli Studi di Foggia 92 Pasquale Favia, Caterina Annese, Giovanni De Venuto, Angelo Valentino Romano 93 Insediamenti e microsistemi ambientali nel Tavoliere di Puglia in età romana e medievale