Lo scavo nell’angolo SudEst del tempio D (saggio 8) (original) (raw)

2024, ANNALI SCUOLA NORMALE SUPERIORE - CLASSE DI LETTERE E FILOSOFIA

This paper deals with the archaeological trench (8) dug at the southeastern corner of Temple D in Agrigento during the 2022 excavations, between the stereobate and the staircase at the front of the sacred building. Based on the archaeological evidence, this excavation focuses on the chronology, the building phases and construction technique of the temple foundations. The analysis of the ceramics from the foundation layers provides a chronological terminus for the start of the temple's construction. The coroplastic finds include fragments belonging to two statuettes of Athena, possibly Athena Promachos. These figurines could shed light on the worship practised in the sanctuary before the monumentalisation of the sacred area in the 5th century BC.

G. Amara, G. Rignanese, G. Vannucci, Agrigento. Lo scavo nell’angolo SudEst del tempio D (saggio 8)

Supplemento agli Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa Classe di Lettere e Filosofia serie 5 2023, 15/2, 2023

This paper deals with the archaeological trench (8) dug at the south-eastern corner of Temple D in Agrigento during the 2022 excavations, between the stereobate and the staircase at the front of the sacred building. Based on the archaeological evidence, this excavation focuses on the chronology, the building phases and construction technique of the temple foundations. The analysis of the ceramics from the foundation layers provides a chronological terminus for the start of the temple’s construction. The coroplastic finds include fragments belonging to two statuettes of Athena, possibly Athena Promachos. These figurines could shed light on the worship practised in the sanctuary before the monumentalisation of the sacred area in the 5th century BC.

Saggio di scavo nell'area settentrionale delle Terme di Diocleziano a Roma

2012

Nel dicembre 2010 è stato effettuato un piccolo saggio di scavo nel settore settentrionale delle Terme di Diocleziano, poco a sud della moderna via Cernaia (fig. 1). Le indagini sono state avviate a seguito di un intervento di manutenzione ordinaria, la realizzazione di una piccola trincea per l'alloggio di un tubo di scolo. Nonostante l'esiguità dell'area indagata e la inevitabile incompletezza dei dati raccolti, si ritiene utile la pubblicazione dei resti messi in luce in un'area, come quella delle Terme, di altissimo interesse archeologico e tuttavia poco documentata in epoca moderna 1. La trincea che ha costituito l'occasione per l'indagine archeologica attraversa in direzione est-ovest le aule comprese la chiesa di Santa Maria degli Angeli da un lato e la palestra settentrionale delle Terme antiche dall'altro; in corrispondenza delle murature romane che dividevano, correndo con andamento nordovest-sudest, la vasta area in ambienti separati, lo scavo moderno ha incontrato una serie di strutture antiche, addossate le une alle altre in una successione non del tutto chiara: per meglio comprenderne la consistenza l'area interessata è stata liberata creando un riquadro di m 3 x 3 circa (fig. 2). La prima struttura messa in luce a partire da est è una grande fondazione in laterizio (A; cfr. fig. 2), spessa circa due metri e mezzo, con orientamento analogo a quello dell'impianto termale. La fondazione presenta sui due lati una cortina in laterizio, e deve dunque essere stata realizzata fuori terra. Essa prosegue al di sotto dei circa 130 cm scavati rispetto al livello di calpestio, e non se ne è dunque messo il luce il piano inferiore. L'andamento, la posizione e le dimensioni della struttura, poco più larga della muratura di separazione tra le aule conservata fuori terra, permettono di identificarla con certezza con la fondazione di queste ultime. Il paramento, conservato in pochi punti, è costituito da laterizi separati da strati di malta non molto regolari, che vanno dai 2 ai 3,5 cm di spessore. Presso l'estremità nord-ovest dello scavo è possibile osservare come la struttura di fondazione sia ricoperta da due diverse preparazioni pavimentali: della più profonda, circa 45 cm al di sotto del calpestio attuale, resta

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Lo scavo del santuario di Saturo (Taranto)

Lo scavo del santuario di Saturo (Taranto), in Meixis, Dinamiche di stratificazione culturale nella periferia greca e romana (Atti Convegno Internazionale di Studi “Il sacro e il profano” Cagliari 5-7 maggio 2011), a cura di S. Angiolillo, M. Giuman, C. Pilo, Roma 2012, pp. 65-88, 2012