L'analisi dell'edilizia residenziale tra vecchi dati e nuove intrpretazioni (original) (raw)

Edilizia Residenziale Pubblica Storia Cronaca Attualità

Edilizia Residenziale Pubblica Storia Cronaca Attualità, 2021

Era stata dimenticata, ormai accantonata fra le tante questioni irrisolte del nostro paese. La casa in affitto ha occupato poche righe dei programmi elettorali di tutti i partiti nelle recenti elezioni, in genere con ipotesi molto superficiali e poco credibili. Ma la “questione casa” ritorna in una dimensione unitaria laddove è sfuggita la sua stretta connessione con la qualità urbana, la crisi economica e sociale più generale e diventa, oggi, uno dei temi rilevanti nella riqualificazione delle periferie, sia come luoghi fisici prodotti dalla costruzione massiva del dopoguerra, sia – indipendentemente dalla distanza dal centro cittadino - dalla dimensione immateriale della carenza dei diritti di cittadinanza. Il libro, frutto di una ricognizione per forza di cose non esaustiva delle iniziative che hanno generato alcune scelte sulla politica della casa, è diviso in tre parti: la prima descrive il tema della casa nelle politiche statali del novecento, ripercorrendo un arco temporale che va dal “Piano Marshall” e dal “Piano Fanfani” al trasferimento delle competenze in materia di politica abitativa alle Regioni alla fine degli anni ’90, con la soppressione del Comitato per l’Edilizia Residenziale e la liquidazione della gestione unitaria statale; la seconda ripercorre l’evoluzione della locazione che da sempre ha costituito un settore delicato e sensibile, anche sotto il profilo della coesione territoriale e sociale; la terza, passando dalla “storia” alla “cronaca” della casa, affronta i nuovi fabbisogni abitativi che – sebbene annunciati e già in parte visibili nel secolo scorso – si sono proposti con forza negli ultimi anni anche, ma non solo, a causa della crisi economica, ambientale e sociale dell’ultimo decennio. Ma il punto di caduta del ragionamento sull’attualità non può che essere prospettico, sviluppando le motivazioni per le quali, alla luce di una profonda trasformazione politica segnalata anche dalle recenti vicende politiche, è necessario ricostruire in una forma e con dimensioni completamente diverse un governo dell’abitare realmente sussidiario ed efficace, utilizzando al meglio le risorse disponibili.

Le nuove dinamiche evolutive del mercato residenziale italiano

Territorio Italia, 2012

L'obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare i principali fattori che influenzano il mercato immobiliare in Italia. Abbiamo esaminato in che misura e quanto velocemente i prezzi degli immobili residenziali abbiano reagito ad un cambiamento nei fondamentali. La conoscenza delle principali dinamiche e cause nella formazione dei prezzi rappresenta infatti un buon punto di partenza per ogni valutazione e/o attribuzione di diritti edificatori e di politica di gestione del territorio. L'integrazione delle informazioni presenti nelle banche dati pubbliche rappresenta infatti un evidente obiettivo che non può non tenere conto del sostanziale sottoutilizzo dell'informazione disponibile. Nel presente lavoro si è applicato ad un campione di valori immobiliari di livello regionale e riferito al periodo compreso tra il 2004 e il 2009, un modello Vector Autoregressive (VAR), al fine di consentire l'analisi delle determinanti sottese alla costituzione dei valori immobilia...

Ville “residenziali” in Italia nel V secolo: considerazioni su dati recenti

D’Andria R., Mannino K. (eds.), Gli allievi raccontano, Atti dell’incontro di studio per i trent’anni della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici Università del Salento, Cavallino (LE)- Convento dei Domenicani 29-30 gennaio 2010, (Archeologia e storia 10.1), Galatina 2012

ATTI DELL' INCONTRO DI STUDIO PER I TRENT' ANNI DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZt\ZIONE IN BENI ARCIIEOLOGICI UNIVERSITÀ DEL SALENTO CAVALLINO (LE) -CONVENTO DEI DOMENICANI 29-30 GENNAIO 2010 a cura di RINO D'ANDRIA e KATIA MANNINO 10.1 TIJR CONGEDO EDITORE 2012 CARLA SFAMENI VILLE "RESIDENZIALI" IN ITALIA NEL V SECOLO: CONSIDERAZIONI SU DATI RECENTI

Carla Sfameni e Patrizio Pensabene (a cura di), "La villa restaurata e i nuovi studi sull'edilizia residenziale tardoantica", Atti del convegno internazionale del CISEM (Piazza Armerina 7-10 novembre 2012), Insulae Diomedeae 23, Edipuglia 2014

Il volume raccoglie gli atti del I Convegno internazionale organizzato dal CISEM, fondato da cinque università italiane ed aperto alla partecipazione di altre università e centri di ricerca italiani e stranieri. I contenuti, che spaziano dall’architettura tardoantica dell’Italia, della Sicilia e di altre province romane, alla scultura, ai mosaici, ai marmi, a temi del restauro e delle coperture delle ville tardoantiche partendo da quelle della villa del Casale recentemente inaugurate, riflettono gli scopi istituzionali con cui è nato il Centro: una migliore conoscenza dell’edilizia residenziale tardoantica, attività scientifiche coordinate e risultati resi noti in tempi brevi. Con questa iniziativa, dunque, il CISEM intende avviare le proprie attività, proponendosi come un punto di incontro e confronto tra gli specialisti di diverse discipline per approfondire, integrare e sviluppare le conoscenze scientifiche in questo settore dell’archeologia tardoantica e, contestualmente, per affrontare in un’ottica “globale” le tematiche legate alla valorizzazione e fruizione di siti e monumenti avvalendosi dell’apporto delle nuove tecnologie applicate ai Beni Culturali.

La qualità fruitiva nell'edilizia residenziale sociale. Lettura critica comparativa tra casi studio contemporanei e alcune realizzazioni Ina-Casa

Abitare insieme. Dimensione condivisa del progetto futuro, 2015

Negli ultimi anni il tema dell’edilizia residenziale sociale è tornato al centro dell’attenzione delle amministrazioni pubbliche, del mercato, della politica, dei cittadini e, non da ultimo, del dibattito scientifico, sia in Italia che in Europa. Nella realtà nazionale uno dei contesti di riferimento per la produzione di edilizia residenziale pubblica è quello milanese, dove le sperimentazioni sono state numerose a partire dalla legge Luzzatti del 1903, passando poi per i cicli edilizi del Piano Ina-Casa (1949-1963) e del Piano Gescal (1963-1973), fino al Piano decennale per l’edilizia residenziale (1978-1988). Nella fase più recente, a partire dal Duemila, vanno segnalati i concorsi che hanno portato alla realizzazione di alcuni dei più consistenti interventi di edilizia sociale del panorama nazionale: “Abitare a Milano 1” (2002-2005), Abitare a Milano 2” (2005-2009) e il concorso internazionale “Un programma per l’housing sociale”, bandito nel 2009/2010 da Fondazione Housing Sociale. Questa nuova stagione consente di avviare una riflessione circa la qualità tecno-tipologica delle realizzazioni, con una lettura critica comparativa tra questi casi studio contemporanei e alcuni significativi esempi del primo ciclo edilizio Ina-Casa; con l’obiettivo di verificare l’evoluzione - o l’involuzione - del progetto della casa sociale rispetto a standard di qualità fruitiva valutati sia alla scala dei manufatti edilizi che delle singole unità abitative. L’attività di ricerca è strutturata lungo quattro fasi: una prima fase di definizione dei criteri di lettura e degli indicatori ad essi correlati; una seconda fase conoscitiva, con l’analisi dei progetti e sopralluoghi nei quartieri; una terza fase di definizione della matrice di comparazione tra i diversi casi e una fase finale di elaborazione critica degli esiti conseguiti. Il presente contributo rende conto di una prima esplorazione del percorso di ricerca, applicato a un numero limitato di casi studio, con l’obiettivo di verificare l’efficacia del metodo comparativo, di valutare le più corrette modalità di rappresentazione e comunicazione degli esiti interpretativi e - considerata la significatività dei casi esaminati - anche di anticipare qualche considerazione critico-interpretativa.

L’edilizia residenziale pubblica nel nuovo programma di recupero (dl. 47/2014) e gli effetti sul disagio economico da locazione

2019

Public owned housing in the new italian recovery program (dl.47 / 2014) and the effects on rental housing hardship One of the re-launching policies for public owned housing is the "Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pub-blica" (DL. 47/2014) The objective of this analysis is to provide a first assessment of this program, correlating the interventions financed by the public owned housing recovery program with the data on rental housing hardship (Bank of Italy).The analysis aims at relaunch the debate on the need for public housing policies, highlighting the historical path that led to their weakening before the recent revival.

Costruzioni post-sismiche: analisi storica dell'abitare in emergenza

Colloqui.AT.e 2017. Demolition or Reconstruction?, 2017

Historically, the temporary and transportable dwellings, in particular those can be dismantled and reassembled, have represented the best solution to deal with the emergency situations, due to their functional autonomy, velocity of construction , possibility of recovery and ability to adapt to different environmental and territorial situations. Since ancient times different population have developed-depending on the place's characteristics and their customs-temporary and transportable shelters, using the available restricted resources to produce functional and safe refuges. The interest to different type of constructions, characterized by their provisional nature, date back to Palaeolithic Age, which during this period nomadic population used provisional shelters such as Aurignacian huts, built with a self-supporting frame of branches recovered by heavy tents. Over the years, different solutions with increasing structural and thermal-hygrometric performances, have led to the evolution of provisional and/or transportable structures, with consequent increment of technical characteristics. In particular, with industrial revolution-from which are highlighted some events such as the high request of accommodation for averages , the colonial housing and the military emergency-themes regarding to structures that can be dismantled and transported and flexible spaces have been dealt. Through an historical overview-which begins from the first provisional shelters, passes through the emergency housing of nineteenth and twentieth century and arrives to current experimentations in the reference environment-the present work aims to produce a full framework about steps that have led to current idea of dwelling for emergency, that through its functional characteristics allow to solve, on short time and with limited cost, the problem of housing in post-seismic phase.

La riqualificazione del social housing in Italia e gli indicatori di sostenibilità. Prospettive anti-crisi e riferimenti storici.

Abitare il Futuro - Abitare il nuovo/abitare di nuovo ai tempi della crisi

"Global economic and financial crisis afflict the construction sector and induce a fall in investment and a decline in value estimates of property, especially of existing buildings. This decrease was detected not only in Italy but generally speaking, throughout Europe and in many other countries. Against this government facilities and research organizations work to identify prospects and construct pathways needed to overcome the crisis. In this paper are taken into account, in particular, two documents: • Sectorial Innovation Watch, Construction Sector (Europe Innova), drawn up by the UE • Global Agenda for Revaluing Construction, draw up by the International Council for Research in Building and Construction (CIB) The analysis of these documents guides to the identification of those can be considered as new "invisible technologies" useful to guide the construction sector out of crisis. The tools to do this may be the methods of indicators, methods for assessing the sustainability of the built environment. The scenarios of the European Union, the proposals of the CIB and methods for indicators are tools to operate in the rehabilitation and upgrading of existing buildings, but these tools define also a design methodology that is complex and new as the higher the number of stakeholders and information to manage. This methodology, however, has a historical reference in the studies that preceded and, in part, accompanied the post-conflict reconstruction in Italy, the reconstruction has built a large part of the building which now needs new policies for the redevelopment. Economic capital and social capital related to buildings to be redeveloped may increase the economic value of the construction industry and lead the market towards the exit from the crisis, this can only happen through dialogue and shared management of information."