Imitatio e variatio negli epigrammi erotici di Paolo Silenziario (original) (raw)

1985, Prometheus. Rivista di studi classici

Le fonti degli epigrammi erotici di Paolo Silenziario sono ben note (1): in primo luogo le raccolte epigrammatiche dei poeti di età ellenistica e post-ellenistica, da Asclepiade a Rufino; poi gli epistolografi e i romanzieri; fors'anchema la questione è molto controversa-gli elegiaci latini, qualora non si preferisca spiegare talune consonanze fra essi e Paolo con una comune dipendenza da modelli elegiaci greci (2). Da questi autori Paolo mutua per la massima parte i materiali costitutivi dei zuoi epigrammi, sia che se ne considerino gli elementi strutturali (temi, motivi, situazioni), sia che se ne osservino gli asPetti verbali (lessico, dizione, immagini). Ma, se queste fasce letterarie costituiscono, per così dire, l'area di competenza professionale di un tardo epigrammista, il retroterra culturale di Paolo abbraccia, come è naturale in un bizantino colto (3), anche i grandi autori accolti dalla scuola: Omero, i tragici, i comici; ed anche ad essi si rivolge l'imitatio di Paolo, manifestandosi non solo sul piano formale, nel riattamento di parole rare e dotte, nella riutilizzazione di modismi espressivi, ma anche sul piano concettuale, nella ripresa di spunti e motivi (4). Una raccolta, pressoché completa, di questa ricchissima documentazione letteraria è stata c:uratl da G. Viansino nella sua edizione degli epigrammi (5). Ampio materiale era stato fornito anche in precedenza (1) La dipendenza dell'epigramma bizantino (e di Paolo in particolare) dalle fonti classiche è indagata da A. Veniero, Paolo Silenziario, Catania L9l6,7l-92. (2) Su questo problema si veda, da ultimo, J. C. Yardley, Paulus Silentiarius, Ovid and Propertius, "Class. Quart." 30, 1980,239-43, e Ia bibliografia ivi citata. (3) Cfr. H. Hunger, On the imitation of antiquity in byzantine literature, 'rDOP" 23-24, 1969-70, t7-38, in pan. 29-30 (rist. in: H. Hunger, Byzantinische Grundlagenforschungen, London 197 3>. (4) L'ep. A.P. 5.286 (59 Vians.), per es., è tutto giocato su reminiscenze omeriche: I'idea generatrice sembra attinta a Hom., Od. ó.180-85, mentre i vv. 5-ó e la 'pointe' di v. 1O si rifanno al racconto di Demodoco in Od. 8.266-366. (5) Paolo Silenziario, Epigrammi, Te$o ffaduzione e commento a cura di G. Viansino, Torino 19ó3. Ciascun epigramma è preceduto da una introduzione dove è fatta menzione di tutti i testi che possono costituire un precedente letterario. .