Eger és a szentszéki diplomácia. Girolamo Martinengo jelentései Eger 1552. évi ostromáról [Nuncio Martinengo and the Siege of Eger in 1552] (original) (raw)
Kanász Viktor: Eger és a szentszéki diplomácia. Girolamo Martinengo jelentései Eger 1552. évi ostromáról. Örökségünk védelme és jövője 6. - Itália öröksége Egerben, szerk. H., Szilasi Ágota, Eger 2024, 59–68.
In the 16th century, the papacy had a sophisticated diplomatic organisation with a history stretching back thousands of years. One of the most important segments of this system were the nunciatures established at certain European courts. The main tasks of these nunciatures and the papal legates in charge of them were to maintain diplomatic relations between the Holy See in Rome and their post, as well as the local churches, and to keep Rome constantly informed of news and developments reaching the nunciature. The reports of the Abbot Girolamo Martinengo, a papal legate sent by the Pope to the court of Ferdinand I (1550–1554), have survived. These sources provide an excellent opportunity to examine what and how much Rome was interested in regarding Hungary during the period of castle sieges, where the nuncio’s news came from and how he commented on the events. It is also possible to examine how the successful defence of Eger in 1552, one of the most notable battles of the castle sieges, appeared in the nuncio’s reports, what importance he attached to the castle, whether he was aware of the background, how well he knew the course of the siege, what he knew about István Dobó’s resistance, and finally, how he assessed the victory. ----------- Il papato nel Cinquecento disponeva di un organizzazione diplomatica ben evoluta, di passato secolare. Tra i componenti più importanti di questa struttura vi erano le nunziature presso le varie corti europee. Le nunziature, ed i nunzi a loro guida, avevano come compito più importante mantenere i rapporti diplomatici tra la Santa Sede di Roma e la sede loro affidata e informare Roma di continuo sulle notizie e sviluppi che arrivavano alla nunziatura. Ci sono rimaste le relazioni del nunzio apostolico abate Girolamo Martinengo (1550–1554), inviato dal papa alla corte viennese di imperatore Ferdinando I. Questo gruppo di fonti offre un’ottima occasione per capire che cosa e quanto a Roma interessava degli eventi dell’Ungheria nel periodo degli assedi dei castelli, da dove potevano provenire le notizie che il nunzio trasmetteva e come lui commentava certi eventi. In questo ambito si riesce ad esaminare come l’assedio più famoso del periodo, quello di Eger nel 1552 era inserito nelle relazioni del nunzio e quale era l’importanza che lui attrubiva al castello. Riusciamo a comprendere se era a conoscenza degli antefatti, dei particolari dell’assedio e infine che giudizio ha dato della vittoria.