FONDO ENNIO PEZZI (original) (raw)
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L’articolo illustra il percorso e le tecniche seguite per una catalogazione sistematica del Fondo Manini. La ricchezza e l’eterogeneità dei documenti ha rchiesto uno studio di più anni, che, sulle orme di Luigi Manini, ci ha portato oltre che in Italia ed in Portogallo, anche in Sud America. È stata eseguita un’analisi approfondita anche delle tecniche e dei materiali utilizzati dall’ecclettico maestro in tutte le attività cui si dedicò (decorazione, scenografia, pittura, disegno, architettura, fotografia).
Riproduzione di un affresco da una tomba di Tebe (XIV secolo a.C.) che mostra la pesatura di anelli d'oro di differenti dimensioni; su un piatto della bilancia sono posti dei pesi a forma animale.
Picus XLIII, 2023
S. ANTOLINI, in F. PESANDO et alii, Ritorno a Cupra. Scavi stratigrafici nel tempio del foro e nuovi dati sulla messa in opera dell'opus reticulatum nel I sec. d.C.
Il dibattito sui beni comuni é fatto recente e lo é anche il termine usato che ha un suo immediato significato che associa "comuni" con il concetto di distribuzione egualitaria dei beni. E infatti la discussione del tema si é accentrata sulla antinomia pubblico/privato e il movimento in favore del mantenimento e della riproduzione dei beni comuni, per ora apparentemente vincente, chiede la pubblicizzazione dei beni secondo la antica tradizione di tutte le sinistre. Poco si discute purtroppo sulla natura dei beni , termine il cui significato é andato cambiando negli ultimi venti-trenta anni, né si dice molto sulla loro gestione, pubblica o privata che sia. Questo rende quasi inesistente il dibattito sui modi concreti con cui affrontare la rapida distruzione di alcuni beni essenziali e sugli eventuali interventi per aumentarne la quantità e la qualità roproducendoli o abbassandone il degrado. Ciò nonostante che l'incredibile successo ottenuto nella campagna per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua abbia dimostrato che questo é un tema che tocca corde solo apparentemente nascoste della gente. E' quindi a nostro parere urgente e fondamentale affrontare un dibattito approfondito in modo da essere pronti a gestire una eventuale vittoria sul tema dell'acqua estendendo il dibattito in modo da articolare e diffondere un pensiero omogeneo che comprenda tutti i "beni comuni", partendo intanto da una loro precisa definizione. .
GIANNI BOSIO EDITORE DI PIETRO NENNI.doc
Il 17 maggio 1954, alcuni mesi dopo avere assunto la direzione delle Edizioni Avanti!, Gianni Bosio inviò una lunga lettera a Pietro Nenni. L'oggetto era l'imminente pubblicazione di una antologia delle opere di Giacomo Matteotti -per la quale era prevista una introduzione dello stesso Nenni -e, più nello specifico, la segnalazione di "alcune perplessità" sorte "in noi delle Edizioni e in qualche compagno di base al quale [i testi] sono stati dati in lettura", perplessità "che soltanto attraverso l'introduzione che tu farai potranno essere superate e venir meno". Le "osservazioni fondamentali" della redazione riguardavano essenzialmente due questioni: il modo in cui
Il luogo Oltre l'abitato di Fonteno, all'imbocco della valle (località "Calchera"), la mulattiera acciottolata è per un lungo tratto accompagnata da un alto muro a secco costruito ad arte. Uno dei sassi che si presenta smussato agli spigoli riporta incisa la data 1864 che, presumibilmente, ricorda l'anno di costruzione dei terrazzamenti. Con la stessa maestria sono stati costruiti i muri che, a monte, reggono una serie di terrazzi anticamente coltivati ed ora coperti da prateria secca (45° 45' 19,76" N / 10° 00' 51,16" E; quota 680 m; esposizione del pendio a sud-est).
MONTE PIETA FORLI, 2022
Giustifica[zioni] e Notizie che concernono la conservaz[ione] delli Privilegi del Sag. Mo[nte] della Pietà di Forlì-Ricerca storica sulle origini del Sacro Monte della Pietà di Forlì condotta su documentazione inedita. “La Fondazione Del S. Monte È Remotissima, Non Conoscendone L'Epoca Precisa” L'unica pubblicazione ottocentesca che traccia sommariamente del Monte di Pietà di Forlì assieme alle altre istituzioni cittadine è quella che ha dato origine alla data del 1511 da cui è stata tratta tutta la pubblicistica successiva. In questo breve saggio di ricerca si dimostrerà invece che la data di fondazione del Sacro Monte della Pietà di Forlì è il 21 Marzo del 1510 (primo giorno di primavera). Il presupposto da cui ci siamo mossi per ripercorrere a ritroso nel tempo la caccia alla ricerca e riscoperta della fondazione del Pio istituto forlivese ci è stata offerta dal ritrovamento di un originale e inedito manoscritto di sicura provenienza interna al Monte di Forlì. Testi e immagini: Claudio Torrenzieri