GIUSEPPE CAMPAGNA A proposito di Enrico Pispisa. Dalla storia alla memoria, a cura di Pietro Dalena e Biagio Saitta (original) (raw)

La lingua della narrativa italiana d'oggi secondo Guglielmo Pispisa

Realismo, sperimentalismo o esigenze commerciali? La letteratura italiana contemporanea secondo Guglielmo Pispisa. Guglielmo Pispisa, romanziere ma anche saggista, inaugura una serie di interviste che DICO dedica alla lingua di oggi nei campi della comunicazione multimediale, dell'editoria, della narrativa, della didattica fuori d'Italia ecc.

Ugo Piscopo, poeta e critico napoletano

Aprile -Giugno 2017 n. 35 29 Angelo MANITTA Ugo Piscopo: un omaggio alla cultura. Numero monografico di "Risvolti" dedicato al Poeta e Critico napoletano Ugo Piscopo è certo uno delle personalità più di spicco della cultura napoletana. Saggista narratore e poeta, nasce a Pratola Serra, in provincia di Avellino, nel 1934. Laureato in lettere classiche all'università Federico II di Napoli, inizia ad insegnare materie letterarie nelle scuole secondarie sia in Italia che all'estero, in particolare in Libia, dove per quattro anni insegna Lingua e Cultura italiana per stranieri presso l'Istituto Italiano di Cultura. In quegli anni tiene anche un corso di conferenze sulla poesia italiana contemporanea, presso il medesimo Istituto, alle dipendenze del Ministero degli affari esteri. Fatto ritorno in Italia dal 1973 al 1984 viene nominato preside in vari licei, mentre nel 1983 è nominato dirigente superiore per i servizi ispettivi del Ministero della Pubblica Istruzione fino al 2000. Alla sua attività di insegnante accosta anche un'ampia attività giornalistica (come su «Paese Sera»), impegnandosi anche in attività politiche e sindacali di base (consiglio di distretto, consiglio di quartiere, consiglio comunale). Ha curato sotto l'aspetto culturale alcune traduzioni, ha fatto il critico d'arte, pubblicato volumi di narrativa, scritto alcuni testi teatrali, ma la sua attività culturale si dipana soprattutto su due attività complementari: quella di critico e quella di poeta. Ad una personalità di tale spicco un omaggio culturale ha fatto la rivista "Risvolti", rassegna aperiodica di linguaggi in movimento (Anno XX, n. 23, marzo 2017), diretta da Giorgio Moio, dedicandogli un numero monografico.

LO STORICO DELLA RIVOLUZIONE ROMANA: GIUSEPPE SPADA

L’analisi qui proposta ha l’obiettivo di analizzare un modo di “combattere” sul piano ideologico e propagandistico il temuto discorso nazional-patriottico, dopo la grande frattura creata dalla rivoluzione del Quarantotto. Si realizzerà attraverso l’approccio a Giuseppe Spada che si trova a raccontare la rivoluzione appena conclusa e lo fa utilizzando dispositivi narrativi ed espressivi già usati in precedenza dai liberali. Giuseppe Spada, una personalità romana, era conosciuto soprattutto per il ruolo che svolgeva al Banco di Torlonia, a cui aveva dedicato tutta la vita. L’amore per la propria città e la dedizione per l’istituzione papale lo avevano portato a compiere una capillare raccolta di documenti sul triennio 1846-49. È il punto di partenza della sua opera principale, la Storia della Rivoluzione di Roma, dove ricostruisce da un punto di vista filopapale gli avvenimenti del ’48 romano. L’autore non vuole scrivere un romanzo, ma un’opera di storia, o piuttosto una cronaca che pretende di essere il più possibile obbiettiva.