Intellettuali ed egemonia: narrazioni di nazione-popolo (original) (raw)
L’intellettuale organico e l’egemonia culturale
Scenari. La rivista di approfondimento culturale di Mimesis Edizioni, 2021
L'articolo intende sviluppare una breve riflessione critica sul complesso rapporto tra indipendenza e autonomia intellettuale e affiliazione politica e partitica nei primi anni del Secondo Dopoguerra prendendo come modello paradigmatico il celebre dibattito tra Vittorini, Togliatti ed altri esponenti del Pci maturato sulle pagine del "Politecnico" sul finire del 1946.
Egemonia e istituzioni come macchine collettive di enunciazione del 'General Intellect'
Lo Sguardo, 2017
The present paper deals with some main aspects of the work of two communist revolutionary: A. Gramsci and V. Lenin. Furthermore, it copes with the concept of ‘Hegemony’, its historical recognition and its subversive re-signification in the contemporary lecture of the Italian Marxist. As the phenomenology of autonomous class institution, the ‘Soviet Power’, in the work of Lenin, can be used to reconfigure a set of practices for the conflicts, in the process of subjectivation in the class war as well as in the process of collective self-government. The former part of the essay will be focused on the genealogy of this concepts, whereas the latter will analyze the possibility of a social transformation embodied in the General Intellect, based on the theoretical and political practices of the two Marxist philosophers
Aggirarsi tra le macerie della Storia. Saggio sugli intellettuali, il potere e la società
Etica & Politica, 2022
What is the role of the intellectual? And what is the relationship between culture, society and power? This essay attempts to answer these key questions by starting from the ideas that Norberto Bobbio had given us after World War II in the pages of his book Politica e cultura (Politics and Culture), in which he sketched a figure of the intellectual that was neither partisan nor Olympian, yet vaguely evocative of that Weberian wertfreiheit that already seemed a very problematic concept at the time. Bobbio’s words, which already testified to the crisis of modern public reason, had to be set against the postmodern atmosphere and its effects, its critics and its advocates. Did postmodernism authorise disengagement, inviting us to cultiver notre jardin? Should it be discarded in order to recover a ‘romantic’ image of the engaged intellectual, a sort of ‘Green Beret’ of culture? The proposal of this essay is that the intellectual should play the role of saboteur, only to find himself rummaging through the rubble of History that he himself has contributed to disseminating.
B@belonline/print è la versione a stampa della rivista elettronica www.babelonline.net Due modalità di esprimere la filosofia oggi che dialogano nell'identità e nella differenza dei modi e dei contenuti
Intellettuali e uomini di regime nell’Italia fascista
Studi e saggi, 2019
Intellettuali e uomini di regime nell’Italia fascista. This volume collects nine essays on political, economic and legal culture in Italy during fascism. The reconstruction of prominent personalities of the regime, such as Giuseppe Volpi di Misurata and Alberto Beneduce, are accompanied by studies analysing the at times critical, at times organic relationship between the regime and a series of reputed intellectuals, such as Vilfredo Pareto, Giuseppe Maranini, Jacopo Mazzei and Francesco A. Répaci. A chapter is dedicated to Edoardo Moroni, Minister of Agriculture during the Italian Social Republic, who after the war emigrated to Argentina, where he made a significant contribution to the agrarian reform of the country. This volume also includes two essays outside of the biographical trend: the first focuses on the theme of unemployment during Fascism, while the second presents the main aspects of the Urban Planning Act of 1942.
L’egemonia e i “subalterni”: utopia, religione, democrazia
2016
La mia esposizione si divide in quattro capitoli. Il primo sara dedicato a illustrare quella che chiamero “egemonia post-giacobina” nei Quaderni del carcere. Il punto di partenza sara dunque il tentativo di mostrare la presenza, nei Quaderni, non di una ma di due nozioni di egemonia. La prima di esse – quella “giacobina” – corrisponde al passaggio dall’economico-corporativo all’egemonico e al primato della “cultura”. La seconda, propria della societa di massa e standardizzata degli anni Venti e Trenta, appare come un intreccio indissolubile di aspetti progressivi e regressivi, riassunti nella formula ossimorica di “rivoluzione passiva”. Il secondo capitolo mettera a fuoco questa nuova situazione, caratterizzata da una sorta di “doppio assedio” o assedio reciproco: delle masse allo Stato e viceversa e quindi da polarita costituita da burocratizzazione e democratizzazione, come due aspetti entrambi presenti nell’egemonia “capillare” e “diffusa” in atto nelle societa post-belliche. Il ...
Gli Intellettuali e la Grande guerra
2000
editrice il Mulino, Bologna. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, non autorizzata. Gli INTELLETTUALI e la guerra / a cura di Vinceno Calì, Gustavo Corni,
Intellettuali, potere mondiale e politiche scolastiche in «Belmoro»
2023
Nel suo ultimo romanzo Belmoro, incompiuto e pubblicato postumo, Corrado Alvaro tratteggia un futuro ricco di progressi scientifici e mantenuto in pace da un unico governo mondiale, in cui l'omonimo protagonista vive picaresche avventure. Servendosi di una cornice fantastica che molto deve alla social science fiction anglosassone, Alvaro tratta argomenti di natura sociale e culturale già al centro della sua produzione giornalistica e saggistica, quali la perversione dei costumi, l'affermazione dell'edonismo, le conquiste della scienza e la crisi della cultura umanistica. L'intervento vuole concentrarsi su quest'ultimo aspetto esaminando le modalità con cui, attraverso la narrazione di Belmoro, lo scrittore calabrese ha esplorato il delicato rapporto tra potere e ruolo sociale dell'intellettuale alla luce dei totalitarismi novecenteschi, della massificazione della cultura e delle politiche di scolarizzazione. Nel suo mondo futuro, Alvaro proietta paure e tetre previsioni circa la progressiva erosione della libertà dell'intellettuale, fino al totale e cieco asservimento alle direttive del potere centrale.
Le interpretazioni del concetto di egemonia in Italia e in Francia (1948-1975)
Materialismo Storico, 2017
This essay aims at understanding the different " uses " of the concept of hegemony in Italy and abroad by reconstructing how such term has been interpreted in the different moments (and fortunes) of the reception of Antonio Gramsci's thought. A limited portion of such history will be analyzed: Italy from 1948 to 1975, i. e. from the publication of the first volume of the thematic edition of Gramscis' Prison Notebooks to the publication of the critical edition by Valentino Gerratana, and France from 1953 to 1975, i. e. from the first anthology of Gramsci's writings to the presentation in Paris of the critical edition of the Notebooks. A recognition of the remarkable amount of secondary literature dealing with such subject will highlight some tendencies of the first decades of the debate in Italy and France. Such tendencies can be traced in a pattern which includes the growing awareness of the importance of the concept of hegemony, in the whole of Gramsci's writings, as well as the issue of the relation between hegemony, dictatorship and democracy, direction and dominion; and, further than this, the mapping of the various field of application of the concept of hegemony.
SEZIONE III - Intellettuali e propaganda
«Futuro Classico», 2019
«Futuro Classico» V (2019), 272-281. Introduzione alla terza sezione, intitolata "Intellettuali e propaganda", del convegno The Old Lie. I classici e la Grande Guerra, tenutosi presso l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, il 21 marzo 2018.
Egemonia/egemonico nei “Quaderni del carcere” (e prima)
2016
Il saggio e diviso in due parti, dedicate rispettivamente all’uso del concetto di egemonia prima e negli scritti del carcere di Gramsci. Nella prima parte cerco di ricostruire una sorta di “preistoria” del termine, dall’origine greca alla lunga eclissi in eta romana, nel Medioevo e nella prima modernita. Mi soffermo quindi sulla sua ripresa ottocentesca, prima nel lessico politico dei fautori dell’unita nazionale italiana e tedesca, e poi nel dibattito marxista della Seconda Internazionale. Ma e tra i bolscevichi (Lenin, Bucharin, Radek, Stalin, Zinov’ev) che il concetto assume il significato pregnante sul quale Gramsci – dopo aver utilizzato l’espressione “egemonia” nel senso corrente di predominio (militare, politico, economico, culturale) nei suoi articoli di giornale fin dal 1916 – inizia a riflettere durante il soggiorno a Mosca (1922-23), nel periodo trascorso a Vienna (1923-24) e soprattutto dopo il ritorno in Italia (1924-26). La seconda parte del saggio tenta di ripercorrer...
Museo Storico in Trento, 2006
Questo fascicolo fornisce il materiale didattico necessario per realizzare un laboratorio di storia, rivolto in particolare a studenti del triennio di scuola superiore, L'obiettivo del laboratorio è duplice: - condurre gli studenti a sviluppare, partendo dalle fonti, conoscenze storiche su eventi di storia locale e/o generale; - favorire da parte degli studenti una riflessione sulle diverse tipologie di documenti e sui criteri epistemologici che guidano una loro corretta lettura e interpretazione. Utilizzando un archivio e un fascicolo di lavoro, gli studenti ripercorrono le operazioni storiografiche fondamentali e giungono a realizzare una piccola dispensa personale, in cui sono contenuti il percorso di analisi e di interpretazione dei documenti e un testo storico da loro prodotto.