Inventario dell'archivio storico del comune di Cremona: Sezione di Antico Regime (secc. XV-XVIII) (original) (raw)
Related papers
I manoscritti datati della provincia di Cremona
A cura di Marco D'Agostino. Il volume contiene la descrizione di 47 manoscritti datati conservati a Cremona presso la Biblioteca Statale, l’Archivio Storico Diocesano, l’Archivio Parrocchiale di S. Agata e l’Archivio di Stato; a Crema presso la Biblioteca Comunale. Il catalogo è introdotto dalla storia delle biblioteche e dei fondi ed è corredato dagli indici, dalla bibliografia e da 50 tavole in bianco e nero.
Opera postuma del maggiore studioso d'organaria italiana, Oscar Mischiati, completata poco prima della prematura scomparsa. Il testo e l'integrale dei documenti archivistici (che coprono il periodo 1425-1830) sono stati trascritti e integrati da Marco Ruggeri, con il completamento delle vicende ottocentesche inerenti l'organo di Pacifico Inzoli (1879). Per la ricchezza della documentazione e la quantità degli organari coinvolti, dei progetti, dei dibattiti musicali e organologici, Mischiati definì la storia dell'organo della Cattedrale di Cremona come «l'epopea dell'organaria italiana».
Archivio Veneto, 2023
L’analisi degli atti fra privati trascritti presso l’Ufficio del Registro di Verona fra il 1408 e i primi anni del XVI secolo, per un totale di circa 144500 atti rogati da 1266 notai veronesi, mostra come la registrazione subì un progressivo calo a partire dalla metà del XV secolo e che oltre i due terzi degli atti furono rogati in città. Si stima che, nella prima metà del secolo, la registrazione riguardò solo circa un terzo degli atti fra privati visto che l’obbligo di registrazione era stabilito per i negozi giuridici superiori alle 100 lire veronesi e per tutte le locazioni perpetue. I nomi dei notai che rogarono gli atti registrati consentono di ricostruire in parte l’insieme delle imbreviature notarili veronesi del XV secolo, oggi quasi del tutto perdute. Si sono infine scoperte due istituzioni analoghe a quella veronese finora sconosciute, vale a dire un Ufficio del Registro a Salò documentato nel 1411 e uno a Legnago con Porto nel 1415, istituzione quest’ultima che esistette probabilmente fino al 1441. The analysis of the deeds between private individuals transcribed at the Ufficio del Registro of Verona between 1408 and the early sixteenth century, for a total of approximately 144500 deeds drawn up by 1266 veronese notaries, shows that the registration underwent a progressive decline starting from the middle of the fifteenth century and that more than two thirds of the deeds were drawn up in the city. It is estimated that, in the first half of the century, the registration concerned around one third of the acts between private individuals since the registration obligation was established for legal transactions exceeding 100 veronese lire and for all perpetual leases. The names of the notaries who drafted the registered deeds allow us to partially reconstruct the veronese notarial abbreviations of the fifteenth century, now almost completely lost. Finally, two institutions similar to the veronese one, hitherto unknown, were discovered, namely an Ufficio del Registro in Salò documented in 1411 and one in Legnago con Porto in 1415, the latter institution which probably existed until 1441.