Il “Jobs Act” cinese (original) (raw)
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Il cinese per il lavoro 职场实用汉语
Il cinese per il lavoro 职场实用汉语 è un manuale di lingua cinese di livello avanzato che aiuta a destreggiarsi in situazioni di vita formale e informale, nonché a interagire utilizzando lessico, costrutti e registri diversi, consapevolmente scelti in base al contesto in cui ci si può trovare una volta entrati nel mondo del lavoro. Il manuale adotta un approccio didattico lessicale, grazie al quale lo studio della lingua viene affrontato per gruppi di parole (i cosiddetti language chunks), collocazioni (co-occorrenze di alta frequenza), espressioni idiomatiche e slang che fanno riferimento a situazioni comunicative reali. Il cinese, infatti, sia quando prodotto oralmente che per iscritto, in contesti formali e informali, fa ampio uso di espressioni e frasi “fatte” e di combinazioni molto più rigide che nell’italiano.
La Grande Trasformazione del Lavoro in Cina
A bibliographic special feature on Chinese labour with contributions by Kevin Lin (University of Technology, Sydney), Chun-Yi Lee (Nottingham University), Elisa Nesossi (Australian National University), Marina Svensson (Lund University).
Il puzzle del lavoro cinese negli anni della crisi economica
Il puzzle del lavoro cinese negli anni della crisi economica, 2018
Questo volume è denso di dati, di ricerca sul campo e di riflessioni. Si focalizza prevalentemente sul mercato del lavoro e questo pare a me essere importante perché del lavoro dei migranti cinesi parlano tendenzialmente solo i giornali, e più specificamente i giornali locali che tendono a semplificare situazioni complesse e ci abituano a sovrapporre e confondere il lavoro dei cinesi con evasione fiscale, schiavismo, violazione sistematica delle regole sanitarie e di sicurezza e cose simili. Qui invece si analizza con metodi rigorosi il modo in cui il lavoro dei migranti cinesi evolve col passare del tempo e in condizioni mutate. Un pregio indiscusso di questo volume-e del lavoro di ricerca sotteso-è che non analizza la presenza cinese in sé e per sé, sotto vuoto, ma collega le dinamiche del lavoro dei migranti cinesi con quelle della forza lavoro in generale. Questo approccio è importante perché aiuta ad uscire dal metodo di ricerca finora prevalente secondo cui gruppi di migranti con una determinata provenienza nazionale o territoriale vengono comparati esclusivamente con migranti di altre provenienze nazionali ma solo raramente con coloro che si auto-definiscono autoctoni (Glick Shiller e Çağ lar 2013). È dunque nel contesto delle tendenze generali del lavoro che qui vengono analizzati i percorsi professionali, le forme del lavoro e quelle che nel capitolo "I cinesi al lavoro" Gambuzza e Rasera definiscono 'le piegature' delle regole da parte del gruppo di migranti provenienti dalla Cina. In secondo luogo, le peculiarità degli insediamenti lavorativi cinesi sono analizzate tessendo continuamente rimandi tra tendenze alle le diverse scale nazionale e locale/regionale. Su scala nazionale fin dagli anni '90 i migranti cinesi si insediavano prevalentemente nelle aree di economia distrettuale dove venivano attratti perché come terzisti offrivano condizioni prima impensabili in termini di flessibilità e di costi. Lo stesso modello insediativo si può notare nel Veneto, dove questo avviene ricalcando le maglie degli insediamenti produttivi esistenti 'secondo un modello diffuso e policentrico' come ci viene fatto notare nella prima parte del volume. Notare quanto i modi di insediamento si sovrappongano a modelli di agglomerazione della produzione esistenti è di fondamentale importanza perché permette di capire che gli insediamenti territoriali di migranti nei territori di arrivo non sono solo il risultato dell'agency dei migranti, né sono casuali ma avvengono perché determinati territori attraggono lavoratori con specifiche caratteristiche, per attività produttive specifiche, nel contesto di uno stato che favorisce specifiche modalità di incontro lavorativo tra autoctoni e migranti (Kloosterman et al. 1999, Ambrosini 2001, Rainnie et al. 2011). Nel Veneto, quindi, come in ogni altra parte del mondo, l'arrivo dei migranti non è solo determinato da flussi creatisi nei territori di partenza, ma dall'interazione dinamica tra processi che si attivano nelle aree di partenza e forme di attrazione dei territori di arrivo, gli uni e le altre legati ai cambiamenti globali che prendono forma nel locale (Ceccagno 2017). Queste interazioni dinamiche tra territori diversi sono della massima importanza perché ci aiutano a rendere conto anche di alcune variazioni nelle dinamiche migratorie e occupazionali che hanno luogo nell'intero territorio nazionale e/o nel Veneto, qui al centro della nostra attenzione.
Dalla Cina. Opere emerse dai depositi (2008)
2008
Conferenza di presentazione dei materiali cinesi individuati durante la catalogazione di reperti dalle collezioni del Mueo degli Sguardi di Rimini tenuta il 12 giugno 2008 in occasione del Festival del Mondo Antico organizzato a Rimini (12-15 giugno)