2012 - Libertà religiosa e significazione (original) (raw)

2012 Categorie ermeneutiche dei diritti religiosi e libertà di culto

Sommario: 1. Introduzione. 2. Nel prisma della normativa: i condizionamenti legali e giurisprudenziali alla libertà del culto islamico. 3. Per un’ipotesi di sillogismo. Premessa maggiore: i doveri di culto del fedele secondo le norme di diritto islamico. 4. Premessa minore: ‘ibadat e gli articoli 17 e 19 della Costituzione. 5. Conclusione: la ricategorizzazione giuridica come metodo laico di governo delle questioni culturali.

Sulla libertà religiosa

Riconoscimento della natura religiosa delle associazioni: il caso (negativo, quanto controverso) dei Rosacroce Amministrativo / Giurisdizioni Di Merito Articoli -Quotidiano del: 17/11/2007 di Giampiero Buonomo La decisione del Tribunale amministrativo regionale dell'Emilia Romagna sul caso del Lectorium Rosicrucianum traspone nel nostro Paese molte delle problematiche emerse nella giurisprudenza europea dei diritti umani quando alcuni Stati di giovane democrazia sono stati trascinati a Strasburgo per il modo in cui affrontavano la questione del riconoscimento delle -nuove sette‖. Il paragone potrebbe apparire fuori di luogo, se non fosse che molte delle difese degli Stati russo, ucraino o moldavo a Strasburgo sono state travolte da nitide affermazioni di principio, che nella vicenda romagnola dei Rosacroce troverebbero ulteriore margine di applicazione. (la sentenza 2512/07 è qui consultabile nei documenti correlati) 1. I FATTI La scuola spirituale del Lectorium Rosicrucianumla cui «Direzione Spirituale Internazionale» è ad Haarlem, nei Paesi Bassiè attiva in Italia dal 1980 ed è legalmente registrata come associazione presso il Registro degli Atti Pubblici di Milano.

Libertà religiosa e pace

franceSco viola LIBERTÀ RELIGIOSA E PACE La pace è un valore molto complesso. Quando si parla di un diritto alla pace, non s'intende aggiungere un altro diritto specifico, ma indicare una condizione di vita che comprende in sé non solo il godimento effettivo di tutti i diritti fondamentali, ma anche il vivere in una società decente per quanto riguarda la giustizia e la sicurezza, un grado soddisfacente di sviluppo sociale ed economico, un clima sociale e politico segnato dal riconoscimento delle differenti identità, dalla fiducia reciproca e dal dialogo in un regime di pluralismo. Così intesa la pace è un ideale, sempre imperfettamente raggiungibile. In questo somiglia alla dignità umana. Anch'essa, infatti, non è un diritto specifico, ma indica la fonte da cui scaturiscono tutti i diritti umani e la loro unità globale per il rispetto della persona umana. Tuttavia la dignità umana è qualcosa già presente o preesistente che deve essere riconosciuta adeguatamente, è il fondamento dei diritti, mentre la pace non è già presente, ma deve essere edificata con pazienza e con tenacia. È un compito e uno stato finale, è ciò a cui aspiriamo tra mille difficoltà. Ormai ci siamo gettati alle spalle quel concetto asfittico di pace, che pure è stato molto presente, fino a ieri, nella nostra letteratura giuridica e politica, cioè la pace come pura e semplice assenza di guerra o di conflitti. È sempre più evidente che l'assenza di guerra, che pure è già ben difficile, può convivere con la profonda disuguaglianza sociale, con l'ingiustizia, lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, cioè con la profonda violazione della dignità umana. La pace a cui aspiriamo non è quella dei cimiteri e neppure quella dello Stato di polizia. D'altronde, anche quando si sosteneva che la pace è assenza di guerra, non era neppure vero che la si pensava come un'assenza pura e semplice, perché veniva identificata con il valore della sicurezza, ma è ancora troppo poco. Se si assolutizza la sicurezza, si accetta, implicitamente o meno, l'ingiustizia e la disuguaglianza, e soprattutto l'illiberalità. Alla luce di questo concetto denso e ricco di pace il mio compito è quello di mostrare che la libertà religiosa ne è una componente necessaria e particolarmente importante, anche se non l'unica. Come si sa, le religioni oggi, più che mai, presentano un volto minac

Libertà religiosa e reciprocità

The article in Italian attempts to outline the historical developments on the theme of religious freedom within the Catholic Church and the need for a reciprocal approach

I nodi della libertà religiosa in Italia

Nel panorama delle riflessioni sul rapporto tra stato e confessioni religiose, il tema della tutela del diritto di libertà religiosa in Italia non si pone certamente come una novità. Ciò che, diversamente, si attesta tra le più rilevanti questioni all'attenzione del diritto e della politica, anche ecclesiastica, è la trasformazione del tessuto sociale in cui tali riflessioni si innestano e il mutamento dell'assetto dei rapporti tra istituzioni pubbliche e comunità di fede che ne deriva 1 .

La liberta religiosa

Parlare di libertà religiosa nella Costituzione della Repubblica d'Albania del 1998, significa analizzare un intero sistema di norme costituzionali che affermano e garantiscono la sua applicazione. Nell’impossibilita’ di eseguire un'analisi completa di questo problema, questo saggio presenta alcuni aspetti della dimensione costituzionale di questa libertà fondamentale e analizza i più grandi dibattiti, che si sono svolti dopo l'entrata in vigore della Costituzione. Spiccano sopratutto le questioni relative alla regolamentazione della liberà di religione tramite una legge specifica e la definizione dei rapporti tra le Comunità religiose e lo Stato. Nello stesso tempo, ci soffermeremo sulla questione della religione come “protected ground”, ai sensi del principio di uguaglianza e di non discriminazione.

Libertà religiosa collettiva, e nuove intese con le minoranze confessionali

Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2011

SOMMARIO: 1 – Una volta ancora – 2. Una cronaca impietosa – 3. Un pluralismo confessionale “a mezzo busto” – 4. L'uguale diritto alla laicità “positiva” – 5. Un'impostazione “riduzionistica” – 6. I problemi irrisolti, i problemi nuovi, il caos delle fonti, le regole della ...