Il pane del bosco delle Lame, cotto nel forno dai taglialegna, da "Il Secolo XIX", 27 agosto 2015, p. 18 (original) (raw)
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Il lungo addio al pane nell'Italia del Novecento
Nel 1975 il biologo americano Angel Benjamin Keys presentò la sua teoria sui vantaggi derivanti dalla cosiddetta dieta mediterranea in cui arrivò alla conclusione che l'alimentazione praticata dalle popolazione dell'Europa meridionale costituiva un efficace mezzo per ridurre i rischi delle malattie cardiovascolari. Dopo la pubblicazione del suo Eat Well and Stay Well videro la luce i lavori di altri scienziati americani (tra cui Walter Willet) che hanno finito per costituire un corpus bibliografico fondamentale ai fini della affermazione e diffusione nella società contemporanea del principio della stretta relazione tra buona qualità della vita e pratica di un corretto modello nutrizionale 1 . Senza entrare in dettagli troppo tecnici, e lasciando da parte la retorica che avvolge molti discorsi sull'ideale culinario mediterraneo 2 , ci sembra rilevante il fatto che nella piramide elevata a rappresentazione geometrica del perfetto comportamento alimentare i cereali e i loro derivati hanno un posto di fondamentale importanza. In termini di apporto proteico i carboidrati costituiscono, infatti, una componente essenziale per avere un'alimentazione sana ed equilibrata.
Ricerche Storiche Salesiane, 2015
Nel maggio 1868 don Bosco fu invitato dal vescovo di Alba, l’amico Eugenio Galletti, a tenere il panegirico di san Filippo Neri al clero della sua diocesi. Egli compose con molta cura il discorso, concentrando l’attenzione sullo zelo apostolico e sul metodo pastorale di Filippo. Evidenziò soprattutto l’impegno formativo del Santo a vantaggio dei fanciulli poveri e abbandonati, con applicazioni concrete per gli uditori, esortati a seguirne l’esempio. Il discorso contiene tematiche educative e pastorali care a don Bosco. A molti è sembrato quasi un’illustrazione autobiografica della propria missione e del sistema preventivo. L’edizione critica è fatta a partire dalla bella copia di Giovanni Bonetti, corretta da don Bosco (cf MB IX, 213-221), confrontata con la minuta autografa originale. L’analisi critica dei manoscritti e delle varianti ha permesso all’editore di ricostruire le fasi del lavoro di composizione e rifinitura del testo. Così si sono potute recuperate sette pagine di testo della minuta originale, eliminate da don Bosco in fase di revisione, ma particolarmente significative per documentare la sua sensibilità e le sue visioni, che vengono riportate in Appendice. In May 1868 Don Bosco was invited by his friend, Eugenio Galletti, the Bishop of Alba, to deliver a panegyric on St. Philip Neri to the clergy of his diocese. He wrote the speech with great care, focusing on the apostolic zeal and pastoral method of Philip. He highlighted especially the commitment of the Saint to the education of poor and abandoned children, with concrete suggestions for his listeners, and urging them to follow his example. The speech contains educational and pastoral themes dear to Don Bosco. To many it seemed almost an autobiographical illustration of his own mission and the Preventive System. The critical edition is made from the fair copy of John Bonetti, corrected by Don Bosco (cf MB IX, 213-221), comparing it with the original handwritten draft. The critical analysis of the manuscripts and their variants has allowed the editor to reconstruct the phases of the work of composition and the refinement of the text. In this way it was possible to retrieve seven pages of the text in the original draft, eliminated by Don Bosco in the process of revision, but they are particularly significant for documenting his sensitivity and his visions, which are reproduced in Appendix.
La cucina delle Alpi tra tradizione e rivoluzione, 2011
L. Giarelli, «Il consumo della lumaca in Valle Camonica durante l’età moderna», in «La cucina delle Alpi tra tradizione e rivoluzione», a cura di R. Fantoni, G. Maculotti, J. Ragozzi, Carcoforo 2011, pp 131-135
Il pane nella societ\ue0 altomedievale
2015
Il pane appare come protagonista di acculturazione alimentare tra il tardoantico e l'alto medioevo. In particolare le \ue9lites regie dispongono di materia prima di pregio ("similago" e "siligo"), di attrezzature per la trasformazione, di personale addestrato per la panificazione. Diverso \ue8 il discorso a proposito di altri strati della societ\ue0, e in particolare dei contadini, la cui dieta non era connotata in maniera forte dal pane. Occasionalmente, nelle fonti, compare la panificazione domestica, ma soprattutto per sanzionare le donne che contravvengono al divieto di astenersi dal lavoro manuale di domenica