31 August-4 September 2015, Trento: organizer of the summer school "Language, Culture and Society. The Challenges of Transformation in Europe" (original) (raw)

Categorie: formazione, trasformazione, (inter-)azione / Kategorien: Bildung, Wandel, (Wechsel-)Wirkung, XIII Convegno dell’Associazione Germanofona di Italianistica – Deutscher Italianistiktag (Abstract e programma; Stand: 6 marzo 2024), Universität Freiburg, Friburgo in Brisgovia, 7-9 marzo 2024

Letteratura Direzione scientifica: Henning Hufnagel (Friburgo/Salisburgo), Barbara Kuhn (Eichstätt), Christian Rivoletti (Erlangen-Norimberga) Nell’ambito degli studi di letteratura, il concetto di categoria trova riscontro in una serie di campi che potranno essere oggetto di attenzione all’interno della sezione. In particolare, si intendono discutere e rimettere alla prova, anche attraverso nuovi esempi, sia categorie che negli ultimi anni sono state ridefinite, modificate o comunque sono state al centro di dibattiti; sia nuove categorie, che sono state proposte da studi recenti. La nostra attenzione si rivolgerà dunque, in primo luogo, alle categorie che definiscono un’intera prospettiva critica o che comunque presiedono all’approccio dei fenomeni letterari e indirizzano la loro interpretazione. Alcune di queste, pur essendo state introdotte già da alcuni decenni nel lessico della teoria letteraria, sono state (anche recentemente) oggetto di rinnovate riflessioni e di continue ridefinizioni. È il caso di categorie come ‘transculturalità’/‘interculturalità’ oppure ‘transmedialità’/‘intermedialità’. Un secondo grande campo di lavoro è quello inerente alle categorie storico-letterarie, le quali affrontano problemi di periodizzazione, andando alla ricerca di un minimo comun denominatore tra opere di autori e di generi diversi. Se è vero che «i tentativi di definire» «concetti come classicismo, rinascimento, manierismo, barocco, illuminismo, romanticismo» e così via «non possono condurre mai al risultato desiderato», tuttavia essi «sono spesso interessanti perché qualcuno porta nella discussione un nuovo punto di vista e contribuisce così ad arricchire le nostre concezioni» (Erich Auerbach, Epilegomena a Mimesis, 1953). Lavorare sulla periodizzazione significa inoltre costruire e ricostruire il canone degli autori letterari, con importanti ricadute, dunque, anche di ordine metodologico. In questo senso saranno benvenute proposte che, eventualmente attraverso analisi e interpretazioni di singoli testi, suscitino una riflessione su categorie esistenti da tempo e sulle quali tuttavia la discussione è stata, magari a più riprese, molto accesa (si pensi, ad esempio, alla categoria di ‘romanticismo italiano’, spesso oggetto di dibattito nel confronto con le aree tedesca e francese; oppure alla categoria di ‘ermetismo’ in poesia). Bene accolte saranno anche proposte mirate a sondare l’efficacia o a precisare i confini di categorie proposte in tempi relativamente recenti, come quelle di ‘modernismo’ (che implica, per alcuni autori, un abbandono o comunque una ridefinizione di ‘decadentismo’), ‘neomodernismo’, ‘postmoderno’ / ‘postmodernismo’ / ‘postmodernità’, ‘ipermodernità’ (o di altre categorie che tentino una caratterizzazione della fase presente). Un terzo campo è quello che riguarda l’elaborazione, rielaborazione (o talvolta la combinazione) delle categorie che definiscono generi e sottogeneri letterari. Per indicare soltanto alcuni esempi, negli ultimi decenni si è assistito alla teorizzazione e applicazione di nuove categorie come ‘biofiction’, ‘autofiction’, ‘autoritratto’ e affini oppure di generi ibridi come ‘docufiction’, ‘romanzo-saggio’, ‘romanzo-inchiesta’, ‘romanzo-verità’ – categorie che sono state perlopiù utilizzate per opere contemporanee, sebbene non siano mancati esempi di applicazione in sede storica. Un quarto ed ultimo campo è rappresentato infine dalle categorie che costituiscono lo strumentario del laboratorio dell’analisi e dell’interpretazione del testo letterario. Anche in questa sede non sono mancati, in tempi recenti, interventi e dibattiti mirati sia a saggiare la definizione o addirittura la validità di categorie correnti (si pensi, per un solo esempio, alla discussione inerente alla distinzione tra autore e narratore, discussione regolarmente rinnovata, che ha investito testi non soltanto contemporanei, ma anche medievali, rinascimentali o comunque di epoche lontane), sia a ipotizzare e suggerire nuove categorie. Saranno prese in considerazione anche proposte di contributi relativi a categorie diverse da quelle che qui sono state nominate a titolo esemplificativo per ognuno dei quattro campi di lavoro. Oltre che contributi mirati a discutere a livello teorico (e con adeguati riferimenti ad autori e testi) una o più categorie, saranno inoltre benvenute proposte di lavoro su singole figure o opere della letteratura italiana, con l’intento di metterne in discussione l’assegnazione (totale o parziale), sinora decretata dagli studi, a una determinata categoria. ------------------------------------------------- Literaturwissenschaft Wissenschaftliche Leitung: Henning Hufnagel (Freiburg/Salzburg), Barbara Kuhn (Eichstätt), Christian Rivoletti (Erlangen-Nürnberg) Im Bereich der Literaturwissenschaft besitzt der Kategorienbegriff Relevanz in einer Reihe von Arbeitsfeldern, die im Fokus der Sektion stehen können. Insbesondere sollen sowohl diejenigen Kategorien diskutiert und – auch an neuen Beispielen – erprobt werden, die seit je im Mittelpunkt der Debatten standen, die in den letzten Jahren neu definiert oder modifiziert wurden, als auch diejenigen Kategorien, die in jüngerer Zeit erst neu entwickelt und in die Diskussion eingeführt wurden. Unsere Aufmerksamkeit wird sich daher zunächst den Kategorien zuwenden, die eine kritische Gesamtperspektive definieren oder die die Herangehensweise an literarische Phänomene prägen und ihre Interpretation lenken. Einige von ihnen, obwohl sie bereits seit einigen Jahrzehnten zum kanonisch gewordenen Inventar der Literaturtheorie gehören, waren (auch in jüngster Zeit) Gegenstand neuer Überlegungen und ständiger Neudefinitionen. Dies ist der Fall bei Kategorien wie etwa ‘Transkulturalität’/‘Interkulturalität’ oder ‘Transmedialität’/‘Intermedialität’. Ein zweites großes Arbeitsfeld sind die historisch-literarischen Kategorien, die sich mit Problemen der Periodisierung befassen und nach dem kleinsten gemeinsamen Nenner zwischen Werken verschiedener Autoren und Genres suchen. Wenn es stimmt, dass die Versuche Konzepte wie Klassik, Renaissance, Manierismus, Barock, Aufklärung, Romantik zu definieren, nie zu dem gewünschten Ergebnis führen können, sind sie doch „oft dadurch interessant , daß jemand in der Diskussion einen neuen Gesichtspunkt vorbringt und damit zur Bereicherung unserer Vorstellungen beiträgt“ (Erich Auerbach, Epilegomena zu Mimesis, 1953). Die Arbeit an einer Periodisierung bedeutet auch, den Kanon literarischer Autoren zu konstruieren und zu rekonstruieren, was wiederum wichtige Auswirkungen auf die Methodologie hat. In diesem Sinne sind Vorschläge willkommen, die, ggf. anhand von Analysen und Interpretationen einzelner Texte, zum Nachdenken anregen über seit langem bestehende Kategorien, die, vielleicht auch wiederholt, hitzig diskutiert wurden (man denke zum Beispiel an die im Vergleich zum deutschen und französischen Raum oft diskutierten Kategorien der „italienischen Romantik“ oder des „Hermetismus“ in der Lyrik). Ebenso willkommen sind Beiträge, die darauf abzielen, die Effizienz von in jüngerer Zeit vorgeschlagenen Kategorien auszuloten oder ihre Grenzen zu präzisieren, etwa die des ‘Modernismus’ (was für einige Autoren eine Aufgabe oder zumindest eine Neudefinition des ‘Dekadentismus’ bedeutet), des ‘Neomodernismus’, der ‘Postmoderne’/des ‘Postmodernismus’, der ‘Hypermoderne’ (oder andere Kategorien, die eine Charakterisierung der gegenwärtigen Phase versuchen). Ein drittes Feld betrifft die Ausarbeitung, Überarbeitung, bisweilen auch Kombination von Kategorien, die literarische Gattungen und Untergattungen definieren. Um nur ein paar Beispiele zu nennen: In den letzten Jahrzehnten war die Theoretisierung und Anwendung neuer Kategorien zu konstatieren, wie zum Beispiel ‘Biofiction’, ‘Autofiction’, ‘Selbstporträt’ und ähnlicher oder hybrider Genres wie ‘Dokufiction’, ‘Roman-Essay’, ‘Tatsachenroman’ – Kategorien, die meist für Werke der Gegenwartsliteratur verwendet wurden, obwohl es an Anwendungsbeispielen in historischen Kontexten nicht fehlt. Einen vierten und letzten Bereich stellen diejenigen Kategorien dar, die das Instrumentarium für die Analyse und Interpretation des literarischen Textes umfassen. Auch auf diesem Gebiet hat es in jüngster Zeit nicht an Interventionen gefehlt, die darauf abzielen, sowohl die Definition und die Validität gängiger Kategorien auf den Prüfstand zu stellen (man denke etwa an die regelmäßig wieder aufgenommene Diskussion um die Unterscheidung zwischen Autor und Erzähler, die nicht nur zeitgenössische Texte, sondern auch Texte aus dem Mittelalter, der Renaissance oder anderen näheren und ferneren Epochen betrifft), als auch, und sei es tentativ oder hypothetisch, neue Kategorien vorzuschlagen. Es werden gleichwohl auch Beitragsvorschläge zu anderen als den hier beispielhaft genannten Bereichen für jedes der vier Arbeitsfelder berücksichtigt. Neben Beiträgen, die darauf abzielen, eine oder mehrere Kategorien auf theoretischer Ebene und mit angemessenen Verweisen auf Autoren und Texte zu diskutieren, sind auch Arbeitsvorschläge zu einzelnen Figuren oder Werken der italienischen Literatur willkommen, mit der Absicht, deren Zuordnung zu einer bestimmten Kategorie durch die bisherige Forschung (ganz oder teilweise) in Frage zu stellen.

Corsi, ricorsi e percorsi formativi. Sul progetto di una Laurea Magistrale in Lingue per la traduzione editoriale e le attività culturali

2018

In questo intervento cercherò di raccontare di un tentativo di riorganizzazione di un corso di laurea magistrale interateneo (Modena-Reggio Emilia e Parma) per esperti linguistici in traduzione editoriale e in attività culturali che è stato portato avanti dai docenti dei due atenei emiliani negli ultimi anni e che ha ottenuto l'approvazione del MIUR nel maggio del 2018. Inizierò con un breve preambolo (Pars destruens in soggettivaPars percontationis) con alcuni riferimenti a studi di Lawrence Venuti e Donald Kiraly sull'insegnamento della traduzione e gli assunti pedagogici più attuali, seguiti da considerazioni pedagogiche antiche ma attualissime di John Stuart Mill e Plutarco, e dai suggerimenti di consulenti esterni, detti anche, nel linguaggio aziendalistico oggi di moda, Stakeholders, per arrivare a una breve descrizione della proposta didattica del corso di laurea magistrale (Pars construens) e delle difficoltà strutturali, culturali e sistemiche ad attuarla (Pars languoris

Programma CONVEGNO INTERNAZIONALE L'ITALIANISTICA NEL TERZO MILLENNIO: LE NUOVE SFIDE NELLE RICERCHE LINGUISTICHE, LETTERARIE E CULTURALI -60 ANNI DI STUDI ITALIANI ALL'UNIVERSITÀ "SS. CIRILLO E METODIO" DI SKOPJE 27-28 settembre 2019 Skopje

L’Italia e la Grecia condividono legami di tradizione comune e collaborazioni nel campo dell’istruzione e della cultura. La facoltà di Filosofia dell'Università di Atene ha manifestato un interesse particolare per l'insegnamento della Letteratura italiana a partire già dal 1933. L'incarico a suo tempo, era affidato al professor Vincenzo Biagi, mentre contemporaneamente veniva introdotto all'Università di Roma «La Sapienza» l'insegnamento di Letteratura neoellenica, affidato al professor Giorgio Zoras. Dopo la sospensione della collaborazione accademica tra i due paesi dovuta all’ultimo conflitto mondiale, è passato più di un decennio perché essa riprendesse. A partire dal 1958, è stato introdotto il lettorato di Lingua italiana presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Atene, nel contempo, il professor Giorgio Zoras ha intrapreso l’insegnamento della letteratura neoellenica presso la facoltà di Filosofia di Roma. In seguito, la facoltà di Lettere e Filosofia ha invitato Salvatore Battaglia, sostituito durante la sua assenza da Vincenzo Rotolo, sino al 1964, quando entrambi hanno dovuto lasciare il lettorato per tornare in Italia. Dopo un breve periodo di inattività, la cattedra di Letteratura italiana dell'Università ateniese, vede all’insegnamento i direttori o addetti dell'Istituto italiano di cultura di Atene. Il terzo periodo di insegnamento della Letteratura italiana all'Università di Atene si inaugura nel 1990, quando la disciplina viene annessa al dipartimento di Culture Straniere. Successivamente, le autorità accademiche, al fine di avviare un regolare corso di laurea in Lingua e Letteratura italiana, hanno indetto nel 1994 un concorso per un relativo posto di ruolo nel dipartimento di Culture Straniere che è stato infine ricoperto dal professor Gerasimos Zoras in qualità di professore associato di Letteratura italiana. Nel 1998, il consiglio del dipartimento e il Senato accademico hanno deciso di istituire un nuovo dipartimento denominato Dipartimento di Studi italiani e spagnoli, il quale dall’a.a. 2010-2011 è stato diviso in due: Lingua e Letteratura italiana e Lingua e Letteratura spagnola funzionante fino ai nostri giorni.