Associazionismo e imprenditorialità dei migranti latinoamericani in Italia”. In - Flussi migratori dall'America latina: Diritto, Politiche, Prospettive : Atti del Seminario Internazionale 22-23 novembre 2010 (original) (raw)

Claudio Marra, “Esperienze di imprenditori immigrati in Emilia Romagna”, tratto da Mondi migranti, n. 2, 2011, pp. 125-139.

The research was conducted on a sample of sixty companies to foreign owner in the province of Modena. Goal of the research was to detect the subjective characteristics of immigrant entrepreneurs. The picture that emerges from the research is that in general the respondents have undertaken in the face of the impossibility to improve their employment status and economic through employment, fitting in the spaces of local production left "empty" (vacancy chain) by indigenous entrepreneurs . All of this is more evident in some areas than in others, but emerges as a characteristic cross. The sectors in which at the same time would also clear the tendency of immigrants to capitalize on the work experience accumulated over years of employment would be those of the ceramic and the engineering industry. Compared to the entrepreneurial vocation, it is emphasized that, although there is some correlation between productive specialization and national origin, this correlation does not seem to be justified by categories such as "tradition" or "cultural propensity". They are, in fact, the migrant network (and the activation of processes of training ethnic) and the characteristics of the production context in which these are placed that seem to have a greater weight in the choice of immigrants of a particular nationality to imprendere in a given area than in another. Compared to the critical, finally, there was a certain difficulty in accessing credit and "additional resources" (public tenders, laws in support of the company, etc ...) on the part of immigrant entrepreneurs not only because of an information gap which responsibilities are attributed by the author of the research to economic institutions and local government.

Imprenditoria migrante

Articolo pubblicato in. "Baumeister dal Friuli. Costruttori e impresari edili migranti nell' Ottocento e primo Novecento, Udine, Graphiclinea 2005, pp. 115-134 Imprenditoria migrante. Costruttori e imprese edili friulane all'estero (1860-1915) di Matteo Ermacora 1.L'epoca dei grandi lavori L'emigrazione temporanea dall'arco alpino fu stimolata dall'intensificarsi dell'attività edile e dai processi di industrializzazione nell'Europa continentale. A partire dagli anni Trenta dell'Ottocento molte città conobbero una forte espansione urbanistica, mentre nella seconda metà del secolo fu dato avvio ad un'ampia campagna di lavori infrastrutturali che trasformò il paesaggio europeo 1 . Nel 1904 Guido Chiap affermava che non c'era forse grande opera edilizia alla quale non avesse portato un «largo contributo» la manodopera italiana; tra le opere realizzate si potevano annoverare il parlamento e la metropolitana di Berlino, il palazzo di giustizia di Lipsia, le biblioteche, i musei, i teatri, i nuovi quartieri di Vienna, Innsbruck, Klagenfurt, Lubiana, Graz, Salisburgo, Zagabria, Budapest, Bucarest. Non mancavano inoltre opere colossali quali i trafori della rete ferroviaria transalpina, manufatti in cui si distinse Giacomo Ceconi di Montececon, o i lavori legati al governo delle acque, tra i quali il grande acquedotto di Sammering che forniva Vienna di acqua potabile e i canali e le arginature sul Danubio presso St.Pölten, opere realizzate dalla ditta Baviera-Pezzutti di Vigonovo di Pordenone 2 .

La migrazione latinoamericana in Italia: uno sguardo all’‘altro latino’ nella stampa nazionale

2015

Il contributo affronta il tema della rappresentazione del/dei migrante/i latinoamericani nella stampa nazionale italiana adottando un approccio analitico quanti-qualitativo in grado di dare conto del marco discorso e delle micro strategie impiegate dalla stampa per descrivere la migrazione latinoamericana nel territorio nazionale. L’obiettivo è indagare la distribuzione delle notizie relative ai ‘latinos’ e ‘latinoamericani’ per ambiti e temi ed esaminare, altresì, le strategie discorsive e le forme linguistiche più frequenti e rilevanti nella costruzione identitaria. L’analisi del trattamento mediatico riservato all’altro latino’ che ne deriva permette di meglio comprendere i modi di costruzione sociale e di abbozzare l’immagine che i lettori ricevono e, al contempo, contribuiscono a costruire delle persone di origine latinoamericana.This paper deals with the representation of Latin American migrant/s in the Italian national press by adopting a quanti-qualitative analytical approac...

«Immigranti italiani in Brasile: le lettere di chiamata», in Fabio Caffarena e Laura Martinez Martin (a cura di), Scritture migranti uno sguardo italo-spagnolo, Franco Angeli, Milano 2012, pp. 125-142.

Le più recenti sintesi sullo sviluppo della cultura scritta concordano nell'as-segnare ai processi migratori del XIX e XX secolo un ruolo fondamentale per la diffusione della scrittura fra grandi masse scarsamente alfabetizzate. La corrispondenza e i diari dei migranti consentono uno sguardo comparato sulle testimonianze popolari, delineando un comune orizzonte metodologico di cui il lavoro intende dar conto attraverso alcune esperienze di ricerca dell'Archivio Los más recientes trabajos publicados sobre el desarrollo de la cultura escrita coinciden en asignar a los procesos migratorios de los siglos XIX y XX un papel fundamental en la difusión de la escritura entre grandes masas de población escasamente alfabetizadas. La correspondencia y los diarios de los migrantes permiten plantear una visión comparada sobre testimonios popula-res, delineando un horizonte metodológico común del cual son muestra las experiencias investigadoras del Archivio Ligure

Le attività del centro Altreitalie e lo sviluppo degli studi sulle migrazioni italiane nelle Americhe

Zibaldone Estudios Italianos De La Torre Del Virrey, 2015

L'articolo presenta la storia del Centro Altreitalie, nato all'interno della Fondazione Giovanni Agnelli negli anni ottanta, e le attività di ricerca e promozione degli studi sulle migrazioni italiane oltreoceano. Particolare rilevanza viene data alle ricerche svolte in America Latina, prima area di indagine agli albori degli studi migratori italiani. Oggi il Centro Altreitalie, all'interno dell'associazione Globus et Locus, continua a sostenere e a diffondere i risultati della ricerca attraverso la rivista Altreitalie e indagini mirate su tematiche emergenti. Tra le più recenti la pubblicazione di un volume sul voto italiano all'estero, uno sull'emigrazione delle donne piemontesi in Argentina e infine il libro sulle nuove mobilità italiane.